Negli ultimi anni, per nostra fortuna, sempre più spesso si producono documentari di altissima qualità, paragonabili a delle vere e proprie serie televisive. L’articolo di oggi si pone come obiettivo il mostrare al lettore cinque dei migliori documentari presenti su Netflix, da lavori che trattano di sport ad altri che parlano della brutalità della vita reale, cominciamo.
La ragazza nella foto
Quella di “La ragazza nella foto” è una storia davvero mozzafiato e struggente, colma di colpi di scena che vengono fuori pian piano nel corso della pellicola. Il genere del documentario potrebbe essere definito “true crime”, raccontando cioè di un fatto realmente accaduto, di omicidi e delle relative investigazioni della polizia locale. In particolare questo narrato da Netflix risulta essere uno dei più famosi omicidi non risolti della storia degli Stati Uniti d’America.
All’inizio il lavoro presenta la morte misteriosa di una giovane madre, con il corpo trovato sul ciglio di una strada. La povera donna presentava ecchimosi, segni di aggressione, lividi, ma inizialmente si pensò ad un incidente, idea che fu ben presto accantonata. Successivamente a tale macabro accaduto venne rapito il piccolo figlio della donna, una matassa davvero ingarbugliata per gli ispettori di polizia. Il documentario porta pian piano alla luce il segreto della vera identità della donna e dell’assassino, ricercato per anni dalle autorità federali.
Il caso Alex Schwazer
Il secondo lavoro che vorrei presentare riguarda invece un famoso sportivo italiano, Alex Schwazer, e discute della sua vita, dei suoi successi, e della sua caduta. Il documentario viene presentato al pubblico diviso in quattro episodi. Questi parlano sia degli errori commessi dall’atleta, sia della sua forza di volontà, che gli ha permesso di uscire da anni bui. Il titolo “Il caso Alex Schwazer” racconta infatti la vera storia dell’atleta, e permette al pubblico di addentrarsi nelle problematiche che i campioni mondiali di determinati sport affrontano quotidianamente.
The Last Dance
Il titolo è stato presentato sulla piattaforma Netflix il 19 Aprile 2020 con i primi due episodi, terminando invece il 17 Maggio 2020. Netflix ha proposto il lavoro con un totale di 10 episodi, superando addirittura le 8 ore di girato totale. Il documentario tratta delle imprese sportive dei Chicago Bulls, parlando degli anni che vanno dal 1991 fino al 1998, soffermandosi in particolare su una particolare annata, quella del 1997. La stagione del 1997 è infatti l’ultima del famoso campione americano Michael Jordan. Il lavoro mostra anche interviste inedite, e fotografie rare. Sia di elementi di spicco del gruppo squadra, sia di altre personalità che oggi giocano a livelli altissimi nel mondo del basket americano.
Keep Sweet, pregare e obbedire
Un altro straordinario lavoro è invece “Keep Sweet, pregare e obbedire”, ancora una volta ambientato negli Stati Uniti. Il docu tratta degli orrori di una setta religiosa gestita da Warren Jeffs. Il titolo ci riporta al 7 aprile del 2008, quando le autorità federali dello stato del Texas entrarono in un ranch e presero in custodia oltre 400 bambini. La polizia locale, nei giorni precedenti, aveva infatti ricevuto alcuni avvisi, tramite telefonate, di abusi fisici e sessuali attuati nei confronti di questi minori. Il documentario vuole indagare le origini e lo sviluppo successivo di una delle religioni più controverse sviluppatesi negli USA, la cosiddetta setta poligamica fondamentalista gestita proprio da Jeffs, che contava centinaia e centinaia di adepti, tutti costretti a vivere secondo regole rigidissime ed a sposarsi tra di loro.
Volo MH370
Questa volta ci spostiamo nello spazio aereo. Il titolo presentato da Netflix racconta infatti di uno dei più grandi misteri di sempre dell’aviazione, la scomparsa improvvisa del volo MH370 nella notte dell’8 marzo 2014. Un boeing 777 della Malesia Airlines, infatti, all’ 1:20 di notte venne totalmente perso dai radar delle torri di controllo. Insieme all’aereo, ovviamente, si volatilizzarono anche le 239 persone a bordo del velivolo. Sebbene il lavoro si basi principalmente su tesi mai accertate, o su idee complottistiche, il titolo resta di alta qualità.