Afte o afta, cioè piccole e fastidiose lesioni superficiali della cute, che colpiscono maggiormente la popolazione femminile. Si formano all’interno della bocca e, più precisamente, sui tessuti molli della mucosa orale ovvero lingua, guance e palato o anche alla base della gengiva. Le afte orali vengono anche definite stomatite aftosa o ulcera aftosa. A prima vista, si presentano come piccole abrasioni di pochi o pochissimi millimetri co, una forma ovale o tondeggiante e dal colore biancastro, circondate da un alone rosso acceso. Possono comparire una singola afte o un gruppo più numeroso.
Eccetto rari casi in cui rappresentano un campanello d’allarme per problemi di salute più seri, le afte, pur essendo particolarmente dolorose e fastidiose, guariscono nell’arco di una settimana o un massimo di dieci giorni. Molti soggetti lamentano il ripresentarsi delle afte numerose volte nel corso dell’anno: in questo caso si parla di stomatite aftosa recidivante. Se soffri di ulcera aftosa o ti è appena uscita un’afte all’interno della bocca e non sai come curarla, non ti resta che continuare la lettura di questa mini guida molto interessante.
Afte: cosa sono
Le afte sono delle micro abrasioni all’interno della bocca e sono tra le più comuni affezioni della mucosa orale. Questo tipo di ulcere colpiscono il 10% della popolazione e sono più frequenti in età pediatrica. Nei giorni precedenti alla comparsa della stomatite, si avverte una strana sensazione di fastidio, accompagnata da lieve bruciore e a volte anche da dolore. Queste formazioni ulcerose sono benigne e non contagiose, a differenza dell’Herpes Simplex. Mentre le vesciche dell’herpes, anche detto febbre delle labbra, compaiono all’esterno della bocca (labbra, narici, mento, guance) e sono trasmissibili attraverso baci o scambi di bicchiere, le ulcere orali non possono essere trasmesse ad altri soggetti.
La stomatite aftosa si presenta, quindi, sotto forma di piccole piaghe dolorose all’interno della bocca, ma anche sulla lingua o nella gola. Una curiosità: l’ulcera aftosa non colpisce mai i fumatori, forse a causa della nicotina o perché il fumo rende la mucosa orale inadatta allo sviluppo di questa patologia. Ad oggi, non esiste una cura realmente efficace per l’ulcera aftosa, ma piuttosto rimedi che alleviano il dolore e, se possibile, evitano la ricomparsa del problema. Approfondiremo questo tema a fine articolo.
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Cause delle afte
Perché compaiono le afte? La stomatite è una problematica piuttosto frequente che colpisce 1 persona su 5. La causa scatenante precisa non è tuttora nota, ma c’è sicuramente coinvolta una risposta immunitaria dell’organismo. Come per l’Herpes simplex, il fattore scatenante è spesso un episodio di forte stress psicofisico.
Altre possibili cause sono:
- predisposizione genetica;
- piccoli traumi della bocca come cibi piccanti, mordersi accidentalmente la guancia o uso energico dello spazzolino elettrico;
- deficit nutrizionali come carenza di ferro, zinco, vitamina B12 e acido folico;
- squilibri ormonali;
- mestruazioni;
- infezione da Helicobacter Pylori;
- farmaci immunosoppressori;
- celiachia;
- interventi odontoiatrici;
- colite ulcerosa;
- morbo di Crohn;
- HIV;
- malattia di Behçet;
- squilibrio della flora intestinale.
Per la diagnosi della stomatite aftosa, è sufficiente una visita medica. Se la problematica persiste per più di due settimane o il soggetto lamenta recidive, è necessario rivolgersi ad un medico specialista per fare un trattamento di prevenzione.
[md_boxinfo title=”Curiosità”]Alitosi, afte, bocca secca e denti macchiati sono alcuni disturbi orali che alcune persone attribuiscono all’uso della mascherina a partire dall’inizio della pandemia. Ad oggi, non esistono prove scientifiche che dimostrino la relazione tra uso di dispositivi medici di questo tipo e la comparsa di tali patologie orali.[/md_boxinfo]
Afte: sintomi
Come riconoscere la comparsa dell’afte? Solitamente il soggetto avverte un dolore, a volte anche particolarmente intenso tale da impedire di bere o mangiare, all’interno della bocca. In corrispondenza del punto del dolore noterà un arrossamento della zona e la presenza di una piaga biancastra di pochi millimetri circondata da un alone di colore rosso acceso. Altri sintomi sono bruciore intenso, gonfiore dei linfonodi sotto la mandibola e in alcuni casi febbre (se le afte sono numerose ed estese).
Le afte si presentano solitamente singolarmente e la loro durata è di 7-10 giorni. Le recidive compaiono da un minimo di tre ad un massimo di sei volte l’anno, causando grave disagio psico-fisico nel soggetto.
Afte nei bambini
Le afte nei bambini solitamente si risolvono spontaneamente nel giro di 2 settimane. Si presentano come singole ulcerazioni dolorose del cavo orale dalle dimensioni minori di 1 cm. Sono molto più rare le ulcere aftose di grandezza superiore ad 1 cm. Se i genitori del bimbo soffrono di afte, con molta probabilità anche il bambino ne soffrirà, ma solitamente non c’è un fattore scatenante, se non un abbassamento delle difese immunitarie. In caso di afte ricorrenti (2-3 volte l’anno) contattare subito il pediatra per eseguire visita di approfondimento ed esami del sangue. Normalmente l’afte nei bambini non è mai accompagnata da febbre né da disturbi intestinali: qualora si presentino, sono campanelli d’allarme da non sottovalutare.
Come curare le afte nei bambini? Prima di tutto, meglio evitare cibi troppo caldi o troppo freddi, oltre che fare sciacqui a base di bicarbonato o collutori con clorexidina. Far bere spesso il bambino è importante per evitare disidratazione e calmare il bruciore. Se il dolore è intenso, su consiglio del pediatra o del farmacista, è possibile usare un prodotto lenitivo locale appositamente creato per bambini, come Aftamed Junior.
Rimedi per le afte
Come si curano le afte? Non esiste una cura definitiva, che elimini la possibilità di ricomparsa, ma rimedi specifici per il cavo orale. Solitamente, la stomatite aftosa scompare spontaneamente nel giro di 2 settimane. Se il dolore è particolarmente intenso ed impedisce al soggetto di bere e mangiare, allora si può intervenire con l’uso di farmaci da banco consigliati dal farmacista di fiducia, come Alovex sotto forma di collutorio, gel o spray.
Per chi non vuole ricorrere a farmaci, esistono dei rimedi naturali che aiutano a curare l’ulcera aftosa come:
- bicarbonato: basta applicarlo direttamente sulla lesione in bocca o fare gargarismi con un bicchiere d’acqua in cui è stato sciolto un cucchiaio di bicarbonato;
- sale;
- aloe vera: vanta proprietà antinfiammatorie e riduce il dolore;
- olio di Tea Tree;
- propoli: tre gocce sull’abrasione mattina e sera;
- ghiaccio: basta applicarlo tre volte al dì per un paio di minuti sulla ferita in bocca;
- camomilla
- olio extravergine di noce di cocco.
Per chi soffre di stomatite aftosa recidiva, molto importante diventa la prevenzione. Cosa fare? Una corretta igiene orale quotidiana è il primo step da seguire, oltre ad evitare cibi piccanti o acidi ma anche duri o taglienti, spezie e mangiare molta frutta e verdura. Importante è anche bere almeno due litri d’acqua al giorno e usare solo lo spazzolino con setole morbide o ultra-morbide. Ovviamente, il nostro consiglio per chi soffre di afte, è quello di tenere a bada lo stress – per quanto possibile– ed evitare situazioni lavorative o personali che possono generare malessere e ansia. Relax e cura della persona sono la miglior forma di prevenzione per la stomatite aftosa.