Grazie ai continui controlli del servizio pubblico messo in essere dal Ministero della Salute, possiamo finalmente fare la spesa in tutta tranquillità e sicurezza. Il monitoraggio dei prodotti che si trovano nei supermercati sono in contante aggiornamento e soprattutto le aziende sono incitate a distribuire solo alimenti sicuri per la nostra salute. Per questo motivo, a volte, ci troviamo davanti ad allerte alimentari.
Può capitare infatti, che alcuni prodotti vengano ritirati dagli scaffali del supermercato. Questo perché alcuni cibi confezionati potrebbero causare eventuali rischi fisici o chimici, o per la presenza di allergeni che non sono stati dichiarati sull’etichetta. Se nei primi due casi, l’allarme è un po’ per tutti e quindi, ci dissuade dal consumare un determinato prodotto, l’ultimo invece, è rivolto solo ai soggetti allergici e intolleranti. Insomma, riguarda solo una cerchia ristretta di italiani che potrebbero essere a rischio. Ecco perché, questo articolo è importantissimo. Ci mette in guardia sulla presenza di un prodotto pericoloso in commercio, per alcune persone. Scopriamo di cosa si tratta!
Di che prodotto si tratta?
Al momento il prodotto colpito dal mirino del Ministero della salute è un noto marchio di pasta fresca: i pizzoccheri. Si tratta di un prodotto molto ricercato e acquistato nei supermercati a marchio “Viva la mamma” con ragione sociale: Piatti freschi Italia SPA. Infatti, si tratta di pasta fresca precotta prodotta a Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano, nello specifico nello stabilimento di Via Silvio Pellico 8.
I lotti ritirati sono due, entrambi distribuiti in confezioni da 300 g:
- R672221005, data di scadenza o termine minimo di conservazione al 05-10-2022
- R652221019, data di scadenza o termine minimo di conservazione al 19-10-2022.
Ma perché questo prodotto è stato ritirato dagli scaffali? Il rischio è determinato dalla presenza di un’allergene che non è stato dichiarato sull’etichetta. Si tratta del lupino. Ciò che scatena una reazione invalidante è la proteina contenuta nella pianta stessa. Le conseguenze variano, possono presentarsi sintomi lievi come ad esempio il prurito e gonfiori, o effetti più gravi come difficoltà respiratorie. Per questo non ci sono delle cure specifiche, ecco perché bisogna evitare la consumazione di questi cibi.
In generale però, di solito viene sempre specificato quando il prodotto non comporta alcun rischio per la salute dei soggetti non allergici. Se rientrate in questo ultimo gruppo potete consumarlo tranquillamente. Se siete allergici e intolleranti, riportatelo al punto vendita, sarete rimborsati anche senza scontrino fiscale.