Fino al 2025 sarà possibile andare in pensione cinque anni prima. Ciò sarà possibile grazie alla proroga della riforma governativa che garantirà questa possibilità ai lavoratori un po’ più in la con l’ età. I cosiddetti contratti di espansione saranno gli strumenti adoperati per avere la possibilità di accedere a una pensione abbastanza precoce e anticipata. Questi contratti, in vigore nell’ anno corrente, dovrebbero avere una proroga anche per i prossimi due anni, rendendo possibile di accedere alla pensione parecchi anni prima (cinque per la precisione). Il prepensionamento è una questione inserita in un contesto più ampio che ora cercheremo di snocciolare.
Andare in pensione cinque anni prima: come fare e chi può andarci
Abbiamo menzionato i contratti di espansione e ne abbiamo sottolineato l’ importanza. Stando al nuovo Decreto del Lavoro, il contratto di espansione avrà una proroga per altri due anni e mirerà anche a favorire l’ entrata, nel mondo del lavoro, di giovani intraprendenti. Difatti, questa proroga permetterà, o almeno avrà il compito di favorire, di assumere personale molto giovane. Il vantaggio di riuscire ad integrare più giovani nel mondo del lavoro è senza ombra di dubbio un gran vantaggio per il sistema in generale. Tutto ciò, però, non apporta solo cose buone. Per capire di più la questione, entrare in pensione con così largo anticipo graverà molto sulle aziende ed in particolare sui datori di lavoro. Ma chi può andare in pensione sfruttando questa opportunità?
Tutti i lavoratori possono far riferimento alla pensiona anticipata? La risposta è no. Ci sono dei requisiti aziendali riguardanti il quadro normativo che devono essere soddisfatti. Inizialmente, le regole iniziali prevedevano che solo le aziende con un numero di dipendenti davvero alto (500) potessero far riferimento ai contratti di espansione, ma successivamente questa soglia è stata notevolmente abbattuta a cinquanta lavoratori. Andare in pensione molti anni prima rispetto a quanto si era previsto, per tanti è motivo di felicità e allo stesso tempo riesce a garantire uno spazio maggiore ai giovani.
Requisiti per andare in pensione cinque anni prima: vediamoli
Ci sono dei requisiti affinché ciò sia possibile. Aver soddisfatto il requisito di versamento dei contributi minimi è il primo passo per accedere ad una pensione anticipata. Viene previsto uno scivolo per tutti quelli che entro cinque anni dovranno andare in pensione. Parliamo di pensione di vecchiaia, che è diversa dalla pensione anticipata che invece non dipende dall’ età della persona in questione. L’ impresa, come già anticipato, dovrà avere almeno cinquanta dipendenti lavorativi. Per società che includano più di mille lavoratori, invece, è garantita un’ alternativa chiamata isopensione. L’ isopensione prevede, semplicemente, il pagamento dei contributi mancanti favorendo l’ entrata di nuovo personale più giovane.
Incentivare lavoratori più giovani è alla base del Decreto. I dipendenti, qualora ce ne fosse la possibilità, potranno avvalersi di questa situazione, ricevendo un assegno dall’ INPS ed entrare in pensione anche cinque anni prima. Raggiungere i 38 anni di contributi versati, entrare in pensione anticipata è possibile dall’ età di 62 anni. Il ricambio generazionale aiuterà, sotto un certo punto di vista, le aziende, poiché un personale più giovane sarà sicuramente più tendente alle innovazioni tecnologiche che oggi nel mondo imprenditoriale non possono mancare. La domanda per la pensione anticipata può esser compilata online sul sito dell’ INPS. La domanda non sarà molto complicata da compilare e prevederà l’ inserimento dei dati anagrafici e personali in uno spazio apposito. Ad ogni modo, qualora si incontrassero delle difficoltà durante la compilazione della domanda, sarà opportuno chiedere un aiuto che potrà essere offerto anche dal numero indicato sul sito, o in alternativa si potrà chiedere una mano ad un familiare un po’ più spigliato nel mondo della tecnologia.