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Antibiotico resistenza: cos’è, cause e conseguenze

Antibiotico resistenza, cioè quella capacità dell’agente patogeno di sviluppare appunto una resistenza, quindi una barriera nei confronti del farmaco. Il risultato consiste nell’inefficacia del farmaco. Ciò rappresenta un rischio molto grave per la salute pubblica, dal momento che le terapie antibiotiche potrebbero risultare inutili e nei casi estremi persino dannose.

L’Italia, insieme alla Grecia, purtroppo è il Paese europeo che mostra la più alta percentuale di batteri resistenti. La causa principale, come vedremo nelle prossime righe, risiede nell’utilizzo scorretto degli antibiotici. Basti pensare che, secondo le ultime stime dell’AIFA, ogni anno nel nostro Paese, dal 7 al 10 per cento dei pazienti va incontro a un’infezione batterica multiresistente, con migliaia di decessi. Vediamo nello specifico che cos’è l’antibiotico resistenza, cosa la provoca e quali sono le conseguenze sulla nostra salute.

  • Teixobactina, uno degli antibiotici più resistenti in commercio

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Antibiotico resistenza: cos’è

L’antibiotico resistenza è un fenomeno multifattoriale. In parole povere, significa che le cause sono più di una. Come anticipato, una delle ragioni principali si ricollega all’utilizzo eccessivo degli antibiotici: la prescrizione di un farmaco di questo tipo, ha regole precise importanti da seguire. Frequentemente, infatti, vengono prescritti antibiotici anche senza una reale proliferazione batterica che ne giustificherebbe l’assunzione. Tra le ipotesi più ricorrenti, troviamo sicuramente il trattamento di sintomi influenzali, anche e soprattutto in età pediatrica.

In linea generale, è importante tenere a mente che gli antibiotici sono medicinali efficaci esclusivamente nel contrastare le malattie causate da batteri. Non sono utili, invece, per curare infezioni virali, come ad esempio il raffreddore o l’influenza. Proprio per questo, sono medicinali per automedicazione e possono essere venduti esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica. Un uso scorretto può anche provocare disturbi intestinali e una alterazione della flora batterica intestinale, che può subire una riduzione del suo effetto protettivo.

Ma nella proliferazione dell’antibiotico- esistenza dobbiamo considerare anche un altro elemento, ovvero il loro impiego massiccio nell’industria della carne, ovvero nella medicina veterinaria. Basti pensare che le stime parlano di un consumo di oltre il 50% degli antibiotici utilizzati globalmente nel solo settore veterinario. Il trasferimento di batteri resistenti dall’animale all’uomo può avvenire sia per contatto diretto, quindi attraverso alimenti di origine animale, che mediante cicli di contaminazione ambientale.

Cause dell’antibiotico resistenza

Ma come avviene la trasformazione dell’organismo patogeno, processo che lo rende “immune” al farmaco? Alcuni ceppi lo diventano dopo un processo naturale, quindi determinato da mutazioni del corredo genetico, che renderà il batterio capace di proteggersi. In parole povere, i microbi sviluppano meccanismi di difesa che evitano loro di essere uccisi da altri patogeni. A causa della cosiddetta pressione selettiva, con il nostro abuso di antibiotici favoriamo il meccanismo di difesa naturale dei microbi. Al posto di combatterli, sostanzialmente li rendiamo più forti. Questa capacità di mutare esiste da miliardi di anni, e al giorno d’oggi rappresenta la maggiore sfida per l’industria farmaceutica e la ricerca.

antibiotico resistenzaLa missione è quella di riuscire a sviluppare un antibiotico davvero efficace. Ad ogni modo, il fenomeno dell’antibiotico resistenza ha diverse cause, e non tutte sono da ricercarsi nell’utilizzo scorretto dei farmaci.  Sicuramente la possibilità di acquistare gli antibiotici senza prescrizione medica sta contribuendo.

Altre concause possiamo trovarle nell’insufficiente lavaggio delle mani, nel non utilizzo del profilattico nei rapporti a rischio, ma anche nella scarsa igiene alimentare. Infine, ma non da ultimo, troviamo anche la non completa adesione alle campagne vaccinali. Ad ogni modo, per quanto In Italia la situazione sia ancora grave, è doveroso riportare qualche piccolo miglioramento, perché dalla fine del 2017 il governo ha attivato un Piano Nazionale per contrastare il fenomeno. Qualche piccolo risultato è stato conseguito.

Antibiotico resistenza: conseguenze

L’OMS ha evidenziato come l’antibiotico-resistenza debba essere considerato come uno dei fenomeni più preoccupanti per la salute umana. Proprio per questo motivo, ha invitato i Paesi a sviluppare linee guida e protocolli di intervento immediati. L’impatto del fenomeno sugli uomini ha due nature:

  • Epidemiologico. Aumento della mortalità associata alle infezioni causate da patogeni resistenti.
  • Economico. La perdita di vite e di giornate lavorative, che hanno ovviamente un costo per l’economia di qualsiasi Paese.

Inutile sottolineare come le conseguenze sia molto gravi per entrambe le condizioni, oltre che strettamente correlate tra loro.

Antibiotico resistenza e decessi

Nel 2019, per infezioni causate da antibiotico resistenza, sono morte più di 1,2 milioni di persone nel mondo. Altre 4,9 milioni invece, sono purtroppo decedute per cause indirette sempre legate al fenomeno. L’antibiotico resistenza, ad oggi, è diventata la principale causa di morte, con numeri ancora più importanti dell’HIV e della malaria. Basti pensare che, nello stesso anno, la prima ha provocato 860.000 decessi, mentre la seconda 640.000.

Centinaia di migliaia di decessi si verificano successivamente a infezioni che fino a non molti anni fa venivano curate facilmente. Questo accade proprio perché i batteri causa di queste infezioni hanno sviluppato una resistenza ai trattamenti antibiotici. Le infezioni delle basse vie respiratorie, ad esempio, sempre prendendo come riferimento il 2019, hanno causato 400mila decessi direttamente collegati all’antibiotico resistenza, senza dimenticare gli oltre 1,5 milioni di decessi indiretti.

  • Leggi anche l’approfondimento dedicato al coronavirus. Secondo gli esperti, l’eccessivo e scorretto uso degli antibiotici durante la prima fase della pandemia ha causato un aumento dei batteri resistenti agli antibiotici.

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Antibiotico resistenza: situazione in Italia

Il trattamento delle infezioni causate da batteri resistenti sta diventando un problema davvero molto serio per la salute pubblica. Gli antibiotici usati comunemente, infatti, non sono più efficaci. Questo significa che i medici si trovano costretti a scegliere antibiotici differenti. La primaria conseguenza consiste in un possibile ritardo del trattamento efficace per i pazienti, con tutta una serie di complicanze, incluse invalidità permanenti e decesso. Un paziente, inoltre, potrebbe aver bisogno di antibiotici alternativi diversi e più costosi, che potrebbero anche avere effetti collaterali più gravi.

La situazione anche nel nostro Paese sta peggiorando, con l’emergere di nuovi ceppi batterici resistenti a più di un antibiotico in contemporanea.  Senza antibiotici davvero efficaci, il pericolo è quello di tornare all’era pre-antibiotica. Questo significa che trapianti di organi, chemioterapia, terapia intensiva e altre procedure mediche, diventerebbero a rischio infezione. Le malattie batteriche quindi, si diffonderebbero a macchia d’olio, e non potendo essere curate causerebbero un numero di morti indefinito.

In Italia la resistenza agli antibiotici si mantiene purtroppo tra le più elevate in Europa e, comunque, al di sopra della media europea. Ogni anno, una percentuale compresa tra il 7% e il 10%  dei pazienti italiani si scontra con un’infezione batterica multi resistente. I decessi purtroppo, sono diverse migliaia. Le infezioni legate all’assistenza colpiscono ogni anno quasi 300.000 pazienti causando un numero di decessi stimato tra i 4.500 e i 7.000.

AIFA ha sottolineato diverse volte come l’antibiotico resistenza sia un fenomeno che richiede un cambiamento culturale che necessita del contributo di tutti, medici e pazienti. Fino a non molti anni fa, si pensava all’antibiotico resistenza come ad un qualcosa di lontano, di poco tangibile e di conseguenza altrettanto poco importante. Ma non è cosi, perché si tratta più di minacce lontane e apocalittiche: l’antibiotico resistenza è reale, aumenta costantemente e di conseguenza mette a repentaglio decenni di scoperte scientifiche. Chiaramente oltre  alla nostra salute.