Cos’è l’assegno postale e come funziona? Richiedere un assegno postale e incassarlo è semplice? Quali sono le procedure? Cerchiamo di capirlo insieme. L’assegno postale è uno strumento funzionale offerto da Poste Italiane. Da la possibilità di offrire una vasta gamma di servizi a un costo piuttosto conveniente, soprattutto se paragonati ai conti bancari, anch’essi molto utilizzati. In questo articolo andremo a vedere come funziona l’assegno postale, come riscuoterlo e come richiederlo.
- Leggi anche il nostro articolo dedicato alla carta libretto postale
Assegno postale: Cos’è?
Poste Italiane permette a tutti i suoi clienti, possessori di un conto corrente postale o BancoPosta, di poter richiedere un proprio libretto degli assegni ad un costo di emissione di 3 €. L’assegno postale non è altro che un metodo di pagamento, o strumento di credito, che consente di concludere dei pagamenti attraverso la cessione al venditori di beni o servizio un assegno. Quest’ultimo sarà incassabile a partire dal giorno indicato sull’assegno. La differenza dai comuni assegni bancari è che in questi casi non si può andare in rosso, in quanto per poter concludere il pagamento è necessario che sul conto sia presente la somma richiesta per coprire la spesa.
La particolarità degli assegni postali è che questi sono “non trasferibili”. In poche parole significa che l’assegno diventa nominativo e quindi non può assolutamente essere ritirato da un’altra persona. Questo è previsto dalla legislazione italiana per le somme di importo pari o superiore a 1.000€. L’alternativa a ciò è l’assegno postale “trasferibile” quindi che non richiama la legge precedente, i cui titoli di credito possono essere utilizzati per le somme di importo inferiore a 1.000€. In questo caso Poste Italiane però richiederà il costo aggiuntivo di 1,5€.
Diverso è invece il caso di un’ulteriore tipologia di pagamento che è l’assegno postale circolare “non trasferibile”. In questo caso bisognerà andare direttamente negli uffici postali e rivolgersi a un operatore che andrà a verificare il saldo disponibile dell’intestatario. Gli assegni circolari o vidimati si emettono già compilati di data, nome del beneficiario, motivazioni e importo incassabile. Questi vengono utilizzati solo per determinate ragioni che hanno esigenze particolari: per l’acquisto di un immobile, oppure per effettuare pagamenti di somme elevate. Un assegno vidimato quindi, non è altro che un assegno che ha il timbro e la firma della Posta che garantisce la disponibilità del saldo necessario per coprire la spesa con l’assegno.
Assegno Postale: Come funziona?
Un assegno postale per essere “attivato” deve essere compilato. Per compilarlo bisognerà seguire un iter specifico, che è lo stesso del’assegno bancario.
- Luogo
- Data di emissione
- Importo in euro (cifre), sistemando la parte intera della somma e dopo la virgola i centesimi (se la somma non prevede centesimi, dopo la virgola basta aggiungere due zeri)
- Importo in euro (lettere)
- Nome del beneficiario
- Firma dell’emittente
Assegno Postale: Come richiederlo?
Dopo aver capito le caratteristiche di un assegno postale, andiamo ora a vedere come richiederlo. Il libretto degli assegni si può richiedere presso qualsiasi ufficio postale presente nella zona, anzi preferibilmente nella stessa dove si è aperto il conto. Bisognerà ricordare il documento di riconoscimento e il codice fiscale, in alternativa il proprio BancoPosta.
Poste Italiane agevola i propri clienti fornendo servizi anche tramite un Call Center: Contact Center di Poste Italiane, al numero 803 160 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20. Utilizzare possibilmente il modulo di contatto online presente sul sito ufficiale di Poste Italiane, oppure mandare una email all’indirizzo di posta elettronica servizio.clienti@posteitaliane.it.
Assegno bancario: Come incassarlo?
A differenza di quanto si possa pensare, l’assegno postale non si riscuote soltanto negli sportelli degli Uffici Postali, ma è anche presso una sede bancaria nella quale si possiede il proprio conto corrente. Il rapporto di fiducia che Poste Italiane ha con i propri clienti ha permesso di mantenere le modalità di incasso di sempre: riscossione in contanti (solo per importi bassi) o versamento direttamente sul conto corrente di cui si è titolari.
La riscossione può avvenire solo ad opera dell’intestatario dell’assegno, visto e considerato che si tratta di un documento “non trasferibile”. Si tratta di un meccanismo che va assicura al titolare che la somma indicata sia coperta, tracciando con esattezza i movimenti di denaro, soprattutto quelli di elevate somme.
Tempi di incasso
L’incasso degli assegni postali solitamente è pari a due o tre giorni lavorativi. Il termine entro cui il beneficiario può riscuotere l’assegno circolare postale è di due mesi dalla data di emissione; periodo oltre al quale non sarà più possibile incassare presso l’Ufficio Postale ma bisognerà rivolgersi direttamente al mandante.
Assegno postale vidimato
L’assegno postale vidimato è un tipo di assegno sul quale viene apposto un visto da parte dello sportello postale. Si tratta di un visto postale che garantisce la copertura dell’assegno in quanto collegato a un conto corrente postale reale. L’assegno postale vidimato, dunque, è dotato di garanzia di vidimazione postale e non vi sono limiti di importo. Vi sono limiti, invece, per quanto riguarda la quantità di assegni vidimati elargiti per un’unica richiesta. In questi casi non possono essere più di cinquanta. Il termine di pagamento di questo tipo di assegno è di due mesi dopo l’apposizione del visto da parte dello sportello postale, mentre la riscossione dell’assegno può essere effettuata a vista e successivamente può anche essere versato su conto corrente postale o bancario.
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