Avviso di giacenza: come capire il contenuto della raccomandata associata dal colore (bianco, giallo o verde) e i codici delle raccomandate che compaiono sull’avviso di giacenza. Se abbiamo ricevuto un avviso di giacenza la prima cosa che vogliamo fare di solito è capire il mittente e il contenuto, se si tratti di atti giudiziari e le diverse caratteristiche dell’avviso di giacenza. Quando il postino tenta un recapito di una raccomandata al destinatario della stessa, senza riuscire a consegnare fisicamente la lettera, è tenuto a lasciare presso la cassetta della posta un avviso di giacenza.
Si tratta di un vero e proprio avviso che ha il compito di comunicare al ricevente di una raccomandata che si è tentato un recapito. Dunque vuol dire che siamo i destinatari di una raccomandata che non ci è stata consegnata direttamente per diversi motivi. Per tale motivo, attraverso l’avviso di giacenza, possiamo in seguito rivolgerci agli uffici postali più vicini e ritirare fisicamente la raccomandata. Ma vediamo, nello specifico, cos’è un avviso di giacenza e come capire mittente e contenuto della lettera attraverso i codici identificativi.
Avviso di giacenza: cos’è?
Si tratta di un cartoncino di diversi colori, a seconda del contenuto della raccomandata. Più spesso, però, può presentarsi sotto forma di una sorta di scontrino che ci comunica del tentato recapito e della possibilità di ritirare la raccomandata all’ufficio postale. Difatti, l’avviso di giacenza non è altro che una comunicazione da parte del postino di un tentato recapito della lettera a noi destinata. Dal momento che il porta lettere non ha trovato nessuno in casa, la lettera o raccomandata in questione verrà riportata all’ufficio postale. Sarà, allora, il destinatario a dover preoccuparsi di recarsi all’ufficio postale per il ritiro entro i giorni stabiliti.
Una delle caratteristiche principali dell’avviso di giacenza, inoltre, sono i codici identificativi, tramite i quali risalire al mittente e al possibile contenuto della lettera, prima di proseguire con il ritiro! Ovviamente ciò non significa che sarà possibile evitare il ritiro in presenza di un codice raccomandata che possa contenere avvisi spiacevoli come multe o atti giudiziari. Difatti il mancato ritiro non viene considerato come mancata visione della raccomandata in questione. Anzi, si rischierà di perdere anche il diritto di impugnare un determinato documento, proseguire con una denuncia o un ricorso.
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Avviso di giacenza bianco
Come abbiamo già accennato, spesso l’avviso di giacenza può presentarsi sotto forma di cartoncino colorato. Nel caso in cui quest’ultimo sia bianco, le comunicazioni potrebbero essere di varia natura:
- Lettere o comunicazioni semplici
- Diffide
- Contestazioni
- Richieste di pagamento
- Mancata consegna di un pacco
- Comunicazioni generiche bancarie
- Avvisi generici da parte di fornitori di energia elettrica, gas, acqua ecc.
[md_boxinfo title=”N.B.“]Queste comunicazioni potrebbero essere associate anche ad un avviso di giacenza di colore giallo, ma mai di colore verde![/md_boxinfo]
Avviso di giacenza verde: atti giudiziari
Nel caso in cui l’avviso di giacenza si presenti di colore verde, allora il contenuto della lettera in questione è ben presto svelato: si tratta di Atti Giudiziari. Gli atti giudiziari possono essere:
- Civili: quindi si parla, in questo caso, di citazioni o ricorsi, atti in appello, atti di pignoramento, ricorso in cassazione, atto di sfratto ecc.
- Penali: informazioni di garanzia, decreti di condanna, decreti di citazione in giudizio, avviso di fissazione di una udienza preliminari, decreti penali, condanne ecc.
- Amministrativi: si tratta, in questo caso, di ricorso al T.A.R., ricorso al Consiglio di Stato, Cartella Esattoriale, Ricorso in Ottempranza ecc.
Avviso di Giacenza: codici raccomandata
Negli articoli precedenti, ci siamo occupati principalmente dei possibili codici descritti sugli avvisi di giacenza. Oltre il colore dell’avviso di giacenza, infatti, uno dei metodi sicuri per scoprire mittente e contenuto della raccomandata è proprio quello di rifarsi ai codici identificativi. Ogni codice può definire una comunicazione differente, andiamo a vedere i codici principali di cui abbiamo trattato:
- Codici 75-76-77-78-79: generalmente riferiti ai tanto odiati atti giudiziari
- 152 e 154: spesso riferiti a comunicazioni da parte di privati, come: solleciti di pagamento, lettera da parte di una compagnia assicurativa, convocazione di una riunione condominiale, comunicazione da parte di un avvocato ecc.
- 614: che si riferisce solitamente a comunicazioni riservate come invio di Carte di credito, PIN ecc.
- 615: spesso riferito ad avvisi importanti, come: casi di irregolarità nei moduli 770 o dell’Unico, comunicazioni riguardanti il bollo auto, richiamo di un autovettura da parte della casa produttrice, comunicazioni riguardanti contributi pensionistici o da parte di Poste Italiane.
- 616 da Bologna, Napoli, Milano
- 617: riguarda solitamente dei solleciti di pagamento, ma anche comunicazioni da parte di enti pubblici come INPS o INAIL, comunicazione per il controllo di un veicolo.
- 649: che può contenere, ad esempio, lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate, da parte dell’INPS, ma anche comunicazioni bancarie o da parte del fornitore di energia elettrica, gas, acqua ecc.
- Codice 648: indica solitamente comunicazioni come multe, avviso di errori riguardanti la dichiarazione dei redditi, solleciti di pagamento o rimborsi.
Altri codici raccomandate comuni
- Codici 689, 665: Il primo codice è impiegato spesso per avvisi da parte di Equitalia, Agenzia delle Entrate o comunicazioni da parte dell’INPS come. Si tratta, spesso di un estratto conto assicurativo o di comunicazioni pensionistiche. Il secondo, invece, riguarda spesso l’apertura di conti correnti, la richiesta di un duplicato di una carta o sostituzione di un documento scaduto.
- Codice 669: si tratta di un codice che, nella maggior parte dei casi, si riferisce a raccomandate e comunicazioni private. Ad esempio: solleciti di pagamento, comunicazioni bancarie, richiami di autovetture.
- 787, 786 e 788: anche questi codici possono contenere atti giudiziari, ma spesso il 787 è impiegato anche per multe, avviso di pagamento per tasse non versate (IMU, TASI, TARI), atti di citazione ecc.
- 573, 5730: spesso questi codici sono associati al messo Equitalia. In questo caso, spesso, si tratta di comunicazioni da parte dell’INPS o Agenzia delle Entrate che vengono consegnate all’ufficio atti del comune di residenza.
Avviso di giacenza: quando e come ritirare una raccomandata
Ritirare sempre la raccomandata in giacenza è una giusta abitudine, anche perché il mancato ritiro potrebbe costituire un problema per lo stesso destinatario. Ciò accade perché la mancata consegna di una raccomandata, notificata comunque tramite un avviso di giacenza, non costituisce una prova di mancata visione da parte del destinatario. Far finta di non aver ricevuto nulla, infatti, non significa che la raccomandata non sia stata notificata da parte del postino. La raccomandata, in questi casi, comunque si dà per ricevuta decorsi i termini di giacenza! Il periodo di tempo dedicato al ritiro di una raccomandata in giacenza è diverso a seconda della tipologia stessa di raccomandata:
- 15 giorni: per la Raccomandata 1
- 30 giorni: per Raccomandate generiche
- 180 giorni: per gli Atti Giudiziari
Inoltre, esistono anche altri metodi per il ritiro di una raccomandata in giacenza, oltre al classico ritiro fisico in ufficio postale:
- Si può telefonare all’Ufficio Postale e concordare un nuovo recapito
- Tramite il Ritiro Digitale: attraverso il quale il destinatario può farsi inviare la raccomandata digitalmente.
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