Bere un caffè di qualità è ormai diventata una vera e propria esigenza per un gran numero di italiani. La cara e vecchia moka, infatti, sta per essere rimpiazzata quasi completamente dai modelli di macchine per il caffè espresso disponibili sul mercato. Queste macchine hanno il pregio di realizzare un espresso buono come quello del bar, direttamente a casa nostra, ad un prezzo sempre più conveniente (i modelli disponibili sul mercato arrivano addirittura ad un prezzo base di 50 euro). Ma la scelta, in questo caso, non è facile perché ci sono modelli differenti, che propongono un sistema a capsule, un sistema a cialde oppure un sistema a caffè macinato. Quale di questi modelli scegliere? Mantiene le stesse proprietà nutritive in ognuno di questi sistemi? In questo articolo cercheremo di fornirvi una piccola panoramica sull’argomento.
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Caffè: Valori Nutrizionali
Quando si beve del caffè, che sia espresso, lungo o macchiato, quante calorie si stanno introducendo nell’organismo e quali sono i valori nutrizionali di questa bevanda? In generale si può affermare che 100 grammi di espresso apportano all’organismo:
- 2 kilocalorie, delle quali l’80% sono grassi ed il 20% circa carboidrati
- 97 grammi sono di acqua
- 200 mg di caffeina
- 120 mg di proteine
- 180 mg di grassi
- 230 mg di ceneri
- possiamo anche trovare pochi milligrammi di minerali come calcio (2 mg), ferro (0,13 mg), magnesio (80 mg), potassio (115 mg), fosforo (7 mg), sodio (14 mg), zinco (0,05 mg), rame (0,05 mg), manganese (0,05 mg)
E le vitamine? Se ne trovano pochissime nell’ordine dei milligrammi o dei microgrammi e sono generalmente niacina (vitamina B3, 5,2 mg), vitamina E (0,01 mg), vitamina K (0,1 mg), gamma-tocoferolo (0,01 mg), riboflavina (vitamina B2, 0,17 mg), vitamina C (0,2 mg), acido pantotenico (vitamina B5, 0,03 mg), tiamina (vitamina B1, 0,001 mg), colina (2,6 mg) e piridossina (vitamina B6, 0,002 mg). Tra i grassi presenti, in 100 grammi di espresso ci sono acido palmitico (0,04 g), acido oleico (0,015 g) e acido linoleico (0,09 g).
Caffè: Calorie espresso e in cialda
Come abbiamo visto le proprietà nutritive del caffè rimangono le stesse. Si tratta di un alimento in grado di stimolare il metabolismo a bruciare i lipidi accumulati. Quindi viene da molti considerato un alimento a calorie negative, ovvero che per essere metabolizzato necessita di più energia di quanta ne fornisce.
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Si calcola che per smaltire una tazzina di caffè espresso (senza latte o correzioni) l’organismo consumi circa 20 kcal e ne apporti invece circa 2kcal. Si tratta infatti di uno degli alimenti brucia grassi migliori. È sconsigliato consumare molto caffè per dimagrire perché potrebbe portare a problemi di nervosismo, ipertensione e insonnia. (Vedi anche: rimedi naturali efficaci contro l’insonnia). Non tutti però bevono l’espresso amaro: molti ci aggiungono lo zucchero, altri un po’ di latte, alcuni lo correggono con bevande alcoliche. Esiste poi anche il famoso ginseng e il cappuccino. Quali sono i valori calorici di queste aggiunte e variazioni?
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Caffè calorie con zucchero
Una ricerca dell’Università di Barcellona ha sdoganato l’aggiunta dello zucchero al caffè: non fa male, anzi, la combinazione di caffeina e zucchero migliora l’efficienza delle aree cerebrali deputate al mantenimento della concentrazione e della memoria. Una tazzina con una bustina di zucchero bianco arriva a 30 kcal e – sorpresa – lo zucchero grezzo di canna non è meno calorico, nonostante sia meno raffinato e quindi più sano. Un cucchiaino di zucchero bianco o grezzo, invece che una bustina, porta la kcal per tazzina a 20.
E il miele? Le calorie di un cucchiaino di miele portano il caffè a 30 kcal. Il miele è leggermente più calorico dello zucchero, ma ha anche un potere dolcificante maggiore quindi se ne può usare meno per ottenere lo stesso effetto. In compenso però il miele contiene molti zuccheri complessi, di difficile assimilazione. Né zucchero né miele sono alleati nella dieta. I dolcificanti si sono diffusi negli ultimi anni come alternativa allo zucchero per rimanere in forma; infatti il dolcificante non è calorico, quindi l’espresso rimane fermo a 2 kcal. Alcuni studi hanno però rivelato i rapporti tra i dolcificanti e il diabete.
Calorie caffè macchiato e calorie cappuccino
Il caffè macchiato con latte intero arriva a circa 10 kcal, mentre macchiato con latte scremato a sole 5 kcal; questo perché il latte intero è più ricco di grassi di quello scremato, cui è stata tolta la maggior parte della componente lipidica. Allo stesso modo, un cappuccino con latte intero apporta 110 kcal, mentre con latte scremato scende a 70 kcal. Per quanto riguarda le correzioni, generalmente l’apporto calorico dipende dalla percentuale di alcol nel liquore, ma si arriva più o meno a 25 kcal (lo stesso valore di un caffè con una bustina di zucchero).
Calorie ginseng
Il caffè al ginseng è un’alternativa al caffè tradizionale; è una bevanda naturale che si ottiene da estratto di ginseng, crema di latte, caffè istantaneo e zucchero. Una tazza di caffè al ginseng di dimensioni uguali a quelle di un caffè espresso apporta 70 kcal, valore che aumenta se la tazza è media o grande e se ci si aggiunge zucchero o miele.
- eliminare lo stress è sempre più importante, attenti al caffè!
Caffè in cialde: valori nutrizionali
In realtà, le proprietà nutritive del caffè restano le stesse per ciascuno di questi tre sistemi. La differenza più consistente è, però, nella quantità di caffè contenuto nella cialde, nelle capsule o nel macinato.
- Per quanto riguarda la prima categoria, infatti, il caffè contenuto dalle capsule è variabile a seconda della marca e, di conseguenza, non è mai lo stesso. Di conseguenza cambiando la quantità di prodotto, cambiano anche i valori nutrizionali ad essa correlati.
- Per quanto riguarda, invece, il sistema a cialde e il caffè macinato, dobbiamo innanzitutto dire che le cialde hanno una quantità di caffè predeterminata e che è uguale per tutte le marche. Questa quantità è la stessa che si impiegherebbe riempiendo l’apposito vano con del macinato. Di conseguenza, i valori nutrizionali del caffè restano perlopiù invariati.
Per questa ragione scegliere un sistema a cialde, che abbia magari anche la possibilità di utilizzare del caffè macinato, è preferibile rispetto al sistema a capsule. Inoltre le cialde, come del resto il macinato, hanno un impatto ambientale decisamente minore rispetto al sistema a capsule. Quest’ultime infatti non sono riciclabili e ci costringono, per questo, a buttarle nella raccolta indifferenziata. In questo modo contribuiamo ad inquinare l’ambiente per forza di cose. Un altro grande pregio del sistema a cialde, inoltre, è che è estremamente comodo e richiede uno sforzo minimo per erogare il caffè. Il prezzo è decisamente più sostenibile rispetto a quello delle capsule che sono, invece, molto più costose.
Il nostro consiglio, dunque, è quello di scegliere un sistema a cialde combinato con la possibilità di utilizzare del caffè macinato. In questo modo potrete scegliere direttamente la qualità di caffè che desiderate, sapendo esattamente che tipo di miscela utilizzare. Molte capsule, infatti, si limitano a dare una descrizione del gusto finale, senza specificare nel dettaglio la provenienza del caffè e se sia questo un cento per cento arabica, robusta o una miscela delle due qualità di caffè.
Caffè: controindicazioni
A lungo andare il caffè può causare diversi danni alla salute di chi ne fa uso quotidianamente (soprattutto più volte al giorno). I divulgatori più convinti affermano che il famoso principio attivo contenuto all’interno di questo infuso, la caffeina, produce prima di tutto uno stato di veglia. Quindi allontana la necessità di riposo, provoca una certa (quanto blanda) stimolazione mentale. Tra i fenomeni di parasonnia dovuti all’eccesso di caffeina, troviamo anche la paralisi del sonno. Ne hai mai sentito parlare?
Stimola il miocardio nella sua funzione contrattile e conseguentemente abbiamo pure un aumento (anche se molto temporaneo, circa 20 minuti) della la gittata cardiaca. Anche se “potrebbe” offrire dei piccoli vantaggi positivi, tramite questo effetto psicoeccitabile, aumentando le capacità di prestazioni in palestra, in particolare in esercizi ad alta intensità.
Dunque, tutti associano il caffè alla caffeina, pochi approfondiscono, e soprattutto nessuno spiega che non c’è solo caffeina ma tante, tantissime altre tossine. È anche doveroso precisare che il caffè non ha niente di lontanamente alimentare (quello che beviamo noi abitualmente). Non è altro che il risultato finale di lavorazioni industriali ad altissime temperature che ne fanno tutt’altro che un prodotto sano e nutriente, quale potrebbe essere considerato. In soldoni, la bevanda che si ottiene dalle nostre amiche aziende è poco più che un concentrato di elementi aromatici. Il caffè è un vero e proprio anti-alimento: contiene incredibilmente 2 Kcal a tazzina, al cui interno vi si trovano anche più di duecentoventi (220) sostanze tossiche, ma vediamone alcune e i loro effetti:
- teobromina
- teofillina
- betamina
- tannino
Sono solo 4 e danneggiano il sistema nervoso, altre il sistema vascolare e l’apparato digestivo. Altre ancora sono all’origine di sintomi come palpitazioni, vampate di calore, aumento del ritmo cardiaco, tremori e persino le nevrastenie.
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Caffè e caffeina
Anche veramente piccole dosi di caffeina sono dannose a chi già ha l’insorgenza di quasi qualsiasi tipo di problema. Ad esempio per:
- i nevrotici
- cardiopatici con segni di insufficienza aortica
- persone che soffrono di affaticamento fisico
- artritici
- affetti di aritmia extrasistolica
- dispeptici
- arteriosclerotici per le eventuali brusche modificazioni cardiovascolari
- affetti di malattie renali ipertensive
- per chi ha problemi alla prostata (prostatite o prostata ingrossata) o/e infiammazioni croniche della vescica
Abbiamo quindi festosamente controindicazioni anche per tutte le forme di gastriti e ovviamente duodeniti, enterite, ulcera gastroduodenale, stitichezza e colite. Controindicato anche alle donne in stato di gravidanza ovviamente. Infatti è stato accertato il passaggio della caffeina dalla madre al feto: questo può portare gravi danni dal momento che la caffeina si deposita per un certo periodo di tempo nel cervello del feto. Ciò incide negativamente sull’attività di numerosi enzimi con gravi conseguenze tutt’ora oggetto di studio, ma per nulla promettenti. Inoltre l’effetto illusorio della caffeina:
ogni qualvolta ne beviamo una tazzina il nostro corpo si “attiva” per eliminarla. Per eliminare questo veleno che stimola ghiandole endocrine a produrre ormoni come, per esempio l’adrenalina. Quindi l’energia che sembra attivarsi dopo aver usufruito di un caffè, in realtà, non è apportata dall’esterno ma bensì, è quella del nostro organismo che viene spremuta ulteriormente.
Caffè e Tannini
Il caffè superlavorato residua una notevole quantità di tannini, la cui presenza nell’organismo può provocare molto facilmente danno alla salute. Infatti i tannini inattivano gli enzimi proteasi, amilasi e lipasi, che svolgono nel nostro organismo una funzione insostituibile. La loro inibizione comporta gravissime interferenze negative nell’utilizzazione metabolica di quasi tutte le sostanze nutritive. Un esempio lampante di tale interferenza è dato dall’assunzione del caffè (contenente anche tannino), con il latte (contenente grassi, proteine e zuccheri). La spiegazione è che la caffeina stimola la secrezione gastrica (aumento ben visibile della produzione di acido cloridico), mentre tannino ostacola l’assimilazione e la digestione. In particolare delle proteine ma anche degli altri componenti del latte: facciamoci caso, il caffèlatte per quanto tempo ci rimane nello stomaco?