Gli abitanti di piccole e grandi città lo sapranno, lasciare la propria bici legata e ritrovarla dopo qualche ora al proprio posto è sempre più difficile. I furti di biciclette sono sicuramente tra quello più diffusi nel nostro paese (sono raddoppiati in tutte le città dal 2016 ad oggi), ma spesso se ne evita la denuncia. Il primo consiglio che ci sentiamo ripetere è “compra un modello vecchio e malandato, eviterai di attirare l’attenzione dei ladri”, ma lo diciamo fin da subito, non è davvero utile.
Come legare la propria bici?
Innanzitutto, la regola fondamentale, è cercare un palo ben salso, che non sia già pendente o non ben ancorato al suolo, che non danno lo stesso livello di sicurezza. A differenza di ciò che si può pensare, infatti, le rastrelliere non offrono grande sicurezza. Spesso infatti in giro si vedono bici inserite nelle rastrelliere con la suola ruota anteriore legata attraverso una catena. Tale metodo è il peggiore da utilizzare in quanto lascia tutto il resto della bici scoperto, e basterà una cesoia, e pochi secondi, per perdere tutto il mezzo. In alternativa il ladro in questione potrebbe decidere di prendere con se la ruota posteriore ed il telaio lasciando in loco solo la ruota anteriore.
Un’utile pratica spesso sottovalutata o sconosciuta
Consigliamo ai possessori di biciclette di censire sempre il proprio mezzo attraverso il numero del proprio telaio. Esistono infatti organizzazioni sia locali che nazionali che si occupano di tale pratica. Tale sistema è molto utile per evitare la compravendita, spesso illegale, del nostro telaio sui vari mercati, in quanto, se censiti e registrati, risulteranno rubati nei sistemi informatici.
Cosa fare in caso di furto?
Ciò che consigliamo sempre, anche se il valore della bici sottratta risulti essere infimo, è di denunciare il furto. La denuncia fatta alle autorità competenti, infatti, spesso è l’unico modo che il cittadino ha per riavere indietro il proprio mezzo.