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Com’è morto Pelè? La causa di morte di O rei svelata

Pelé, che è il capocannoniere di tutti i tempi del Brasile con 77 gol in 92 partite, è diventato un'icona del calcio dopo aver vinto la Coppa del Mondo nel 1958 a 17 anni, segnando due volte in finale contro i padroni di casa della Svezia.

Cristo redentore di Rio
Cristo redentore di Rio - Foto di Marco Antonio Victorino/Pexels.com

Il mondo del calcio piange la scomparsa di una delle sue leggende più importanti, forse la più famosa di sempre. Pelé, che è l’unico giocatore nella storia ad aver vinto tre Mondiali, è morto all’ospedale Albert Einstein di San Paolo a seguito di una battaglia contro il cancro; è diventato un’icona del calcio dopo aver vinto la Coppa del Mondo nel 1958 a 17 anni, segnando due volte in finale contro i padroni di casa della Svezia.

Pelé, che è il capocannoniere di tutti i tempi del Brasile con 77 gol in 92 partite, è diventato un’icona del calcio dopo aver vinto la Coppa del Mondo nel 1958 a 17 anni, segnando due volte in finale contro i padroni di casa della Svezia. Un messaggio dall’account Twitter ufficiale di Pelé giovedì recitava: “L’ispirazione e l’amore hanno segnato il viaggio del re Pelé, che è morto pacificamente oggi. Amore, amore e amore, per sempre”.

Cristo redentore di Rio
Cristo redentore di Rio – Foto di Marco Antonio Victorino/Pexels.com

Il calciatore che è cresciuto da una favela povero fino a diventare l’atleta più famoso – e, per un certo periodo, meglio pagato – del mondo è morto giovedì all’età di 82 anni. Non lontano dal gioco che amava tanto, Pelé ha ceduto a un collasso di più organi a causa di un cancro al colon, secondo il centro medico di San Paolo dove era ricoverato dalla fine di novembre. La figlia di Pelé, Kely Nascimento, che ha fornito aggiornamenti sulla salute del padre dall’ospedale, ha scritto su Instagram: “Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. Il governo brasiliano ha dichiarato tre giorni di lutto per Pelé.

Ma i numeri da soli non potevano definire la magia di Pelé, che era così speciale che gli eserciti di entrambe le parti di una sanguinosa guerra civile in Nigeria hanno concordato una tregua di due giorni in modo che i soldati potessero guardarlo giocare. Lo scià dell’Iran una volta ha aspettato tre ore in un aeroporto solo per parlare con lui, i servizi segreti gli hanno fatto rimbalzare una palla sulla testa del presidente Ford e un sondaggio negli ultimi giorni della sua carriera da giocatore ha mostrato che la Coca-Cola era l’unico marchio più popolare di Pelé in Europa.

Scritto da Luca Petrone

Sono un giornalista pubblicista dal 2021 ed ho conseguito un MA in Journalism alla Birkbeck University di Londra. I miei interessi sono troppo vasti per essere riassunti in una descrizione, ma ogni cosa che faccio inizia dalla scrittura. Attualmente sono web writer ed ho collaborato con svariati siti e testate online. Il mio profilo LinkedIn.