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Dieta della Longevità: Menù e schema, controindicazioni

Dieta della Longevità, di che cosa si tratta? Stiamo parlando di un regime alimentare da seguire per tutta la vita, quindi differente dalla maggior parte delle diete in circolazione. La mente dietro la dieta della longevità è Valter Longo, lo scienziato italo-americano considerato massimo esperto degli studi sull’invecchiamento. All’interno di questo regime, come vedremo più nello specifico all’interno dell’articolo, troviamo alimenti che diventano i migliori amici dell’uomo e permettono di vivere più a lungo. La base principale per conoscere gli obiettivi e le caratteristiche di questa dieta, formulata non solo per dimagrire velocemente, è scritta nel libro pubblicato da Longo. Qui spiega come vivere meglio e più a lungo, anche attraverso un ritorno alle origini, cioè alle tradizioni culinarie dei nostri antenati.

dieta della longevità

Valter Longo parte da un concetto di fondamentale importanza, capovolgendo, per alcuni aspetti, le tradizionali visioni che si hanno riguardo alle diete. Infatti, non si parla di cibo cattivo, ma esclusivamente di cibo amico, pronto a vestire i panni di un valido alleato che aiuta a vivere meglio e più a lungo. La Dieta della longevità, quindi, si presta come valido strumento per arrivare là dove la medicina non sempre allunga le sue mani. Sia l’alimentazione che il digiuno intermittente sono sottoposti ad una accurata analisi. Questo per capire quanto possano essere utili per la nostra salute, sia per mantenerci sempre in forma, ovvero per perdere quei chili di troppo, pericolosi per la nostra salute.

Il libro La dieta della longevità si presenta, quindi, come una speciale guida cartacea, che aiuta a ripercorrere le strade alimentari calpestate dai nostri antenati, fatti di poveri regimi alimentari e anche di digiuno. Una rivoluzionaria enciclopedia dell’alimentazione per vivere più a lungo, che si va ad inserire nel mondo sempre più vasto delle diete, alcune molto leggere, altre molto restrittive, come la dieta ferrea o la liposuzione alimentare.

Dieta della Longevità: cos’è?

Dieta della longevità, non una semplice dieta per perdere peso ma un regime alimentare a tutti gli effetti. Prendendo spunto dai concetti basilari della dieta mediterranea, qui l’obiettivo è modificare l’alimentazione e renderla più sana. Non a caso, il regime alimentare della longevità viene definito cronico proprio perchè non temporaneo. La dieta della longevità si basa su un particolare schema di alimentazione, definito Dieta Mima Digiuno. Come possiamo intuire dal nome stesso, il punto di partenza è quello di trovare un equilibrio tra il mangiar bene e il razional digiunare. Di base, il digiuno sembrerebbe portare il nostro corpo a uno stadio di rigenerazione. In questa fase, si attiva la produzione interna di cellule staminali, capaci di rigenerare il nostro sistema immunitario.

In altre parole, si cerca di ingannare positivamente il proprio organismo, attraverso un regime da 800/1000 calorie, da seguire per soli 5 giorni al mese. Un digiuno non effettivo, che non provocherebbe alcun effetto negativo sull’organismo, così come invece potrebbero esserci con diete troppo restrittive. Ma a cosa servono 5 giorni di digiuno mese? Non per dimagrire a vista d’occhio, ma per rigenerare l’organismo a livello cellulare. In questo modo, si agisce allo stesso tempo ad agire sul sistema immunitario e sulle cellule staminali. In questo modo restiamo giovani più a lungo.

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La dieta della longevità non richiede, quindi, sforzi fisici e mentali esagerati per rientrare nel regime alimentare prima descritto. Occorrono, soltanto, una buona dose di volontà e sforzi minimi, che presto si tradurranno in una evidente perdita di grasso viscerale. L’attività fisica aerobica e anaerobica rimangono essenziale, da accompagnare alla dieta. Una premessa importante da fare è che la supervisione di un professionista dell’alimentazione è fondamentale. Farsi seguire da un esperto è di grande importanza, servono controlli del nostro stato di salute per capire se un regime di questo tipo può fare al caso nostro. Vedi anche il nostro approfondimento sulla Dieta Lampo.

Dieta della Longevità: Menù e schema giornaliero

Entriamo ora più nello specifico e cerchiamo di capire quali sono le regole per creare un menù che rispetti i precetti della dieta della longevità. Nel primo paragrafo abbiamo fatto riferimento a un ritorno alle origini, come accade anche nella dieta paleolitica. In questo caso, in realtà, vedremo che le caratteristiche del menù includono un grande consumo di verdure e legumi, riducendo l’apporto di carboidrati. A differenza di ciò che potremmo immaginare, l’obiettivo è quello di introdurre nel nostro organismo più grassi e proteine vegetali rispetto alle proteine animali.

La varietà di alimenti rimane, proprio per evitare un regime troppo restrittivo. I cibi consumati dai nostri antenati sono quelli più adatti, come spiega Valter Longo, Sono perfetti per il nostro genotipo e spazzano via il problema delle intolleranze alimentari. A questo scopo, leggi il nostro articolo sulla Dieta Fast o dieta intermittente. Le linee guida generali sono:

  • Poche proteine, incluse nel menù 2 o 3 volte alla settimana. Meglio preferire il pesce alla carne, soprattutto se rossa.
  • Giusto apporto di acqua, come ci ricorda la dieta dell’acqua di Nicola Sorrentino.
  • Carboidrati e zuccheri inclusi nel menu devono essere integrali, non raffinati.
  • Spuntini di frutta fresca, almeno una volta al giorno.
  • Integrare la dieta Mima Digiuno per 5 giorni, 1 o 2 volte all’anno.
  • Limitare il consumo dei pasti in 12 ore.
  • Camminare almeno un’ora al giorno, aggiungendo attività fisica aerobica 2 volte alla settimana.

Schema settimanale

Vediamo ora un esempio di schema settimanale, ricordando che l’obiettivo della vita della longevità non è quello di creare un regime estremamente restrittivo. Le nostre abitudini, secondo Valter Longo, devono essere modificate a lungo termine per migliorare il nostro stato di salute a lungo termine e dar vita a una alimentazione corretta. Per quanto riguarda il caffè, massimo 3 al giorno e senza zucchero.

Lunedì

  • Colazione: Pane integrale con marmellata di mirtillo, un bicchiere di latte d’avena e della frutta fresca.
  • Pranzo: Insalata d’orzo o quinoa con tonno, zucchine saltate in padella con olio EVO e una banana.
  • Spuntino: Frutta fresca
  • Cena: Polpette di pollo cotte con la verza, gallette di riso e frutta

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Martedì

  • Colazione: Fette biscottate integrali con latte d’avena o di mandorla, 30 grammi di noci e uvetta
  • Pranzo: Vellutata di zucca e patate con pane integrale
  • Spuntino: Frutta fresca
  • Cena: Pasta con fagioli freschi di Lamon, pane integrale e un frutto

Mercoledì

  • Colazione: Focaccina di farina integrale con marmellata di lamponi con verde
  • Pranzo: Panzanella con pane raffermo, pomodori, cipolla e cetrioli con gallette di riso soffiato
  • Spuntino: 10 grammi di cioccolato fondente
  • Cena: Pasta con le vongole, melanzane alla griglia e frutta

Giovedì

  • Colazione: Fette biscottate integrali, latte d’avena e 30 grammi di mandorle
  • Pranzo: Risi e bisi, pane integrale e frutta
  • Spuntino: Frutta fresca
  • Cena: Carciofi ripieni, pane integrale e frutta

Venerdì

  • Colazione: Pancake di banana, senza burro, con 1 bicchiere di latte d’avena
  • Pranzo: Falafel di ceci al forno, pane integrale e frutta fresca
  • Spuntino: Yogurt greco
  • Cena: Farro con cicoria e carote, gallette di riso soffiato e frutta

Sabato

  • Colazione: Pane integrale, marmellata di mirtillo senza zuccheri e 1 bicchiere di latte d’avena
  • Pranzo: Linguine al pesto di fave
  • Spuntino: 30 grammi di cioccolato fondente
  • Cena: Hummus, pane integrale e frutta fresca

Domenica

  • Colazione: 1 bicchiere di latte di mandorla e pane integrale con marmellata di arancia
  • Pranzo: Peperoni e patate cotti al forno, gallette di riso e frutta fresca
  • Spuntino: 30 grammi di frutta secca
  • Cena: Dentice alla tarantina con olive e pomodori, pane integrale e frutta

Dieta della longevità: controindicazioni

Parlando di eventuali controindicazioni, è importante partire dalla premessa fatta in precedenza. Intraprendere qualsiasi tipo di dieta o regime alimentare diverso da quello abituale implica il bisogno di essere seguiti da un professionista. In questo caso specifico, la consulenza di un esperto è necessaria per capire se la riduzione di alcuni alimenti possa avere conseguenze negative su nostro stato di salute. Per esempio, per coloro che soffrono di carenza di ferro, sostituire la carne rossa con i legumi può risultare molto pericoloso.

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Non solo, anche per soggetti sovrappeso la dieta della longevità potrebbe non essere la scelta più adatta. Ne avevamo parlato anche in riferimento alla dieta Dott. Nowzaradan, l’intervento e la supervisione di un medico sono sempre fondamentali soprattutto per chi vuole perdere molto peso. In questo caso infatti, quando il soggetto interrompe la dieta della longevità per cominciare la dieta mima digiuno, si può arrivare a ridurre il proprio apporto calorico del 54%. Questo implica la consulenza di un professionista dell’alimentazione. Inoltre, nonostante sul sito dedicato alla dieta della longevità siano presenti varianti per donne in gravidanza, in allattamento o altre categorie, non stiamo parlando di una dieta adatta a questi soggetti.

Dieta della longevità: Recensioni

Le recensioni e le opinioni di chi ha provato la dieta della longevità sono per la maggior parte positive. In generale, l’obiettivo di questo regime alimentare cronico è proprio quello di apporre delle modifiche al proprio stile di vita. Pensare che l’importanza della nostra alimentazione abbia conseguenze anche sul nostro stato di salute a lungo termine è un’affermazione veritiera. Inoltre, per chi ha provato questa dieta, i risultati sono positivi anche in termini di dimagrimento.

Prevenire, o meglio, intervenire sui processi di invecchiamento è solo il primo passo da fare. Considerare questa lieta come un miracolo per la longevità uno strumento per contrastare malattie come il tumore è infondato. Come dice il professor Longo stesso, l’oncologia è una branca della medicina indipendente. Sicuramente, evitare l’assunzione di alcuni alimenti in grandi dosi può avere effetti anche sulla prevenzione di alcune malattie, come il diabete.

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Sul sito del dottor Longo leggiamo: “Parlate col vostro oncologo della possibilità di assumere giornalmente per alcune settimane 6 grammi di vitamina C orale al giorno nelle forme liposomiche o Ester-C o altre forme che limitano gli effetti collaterali gastrointestinali. Un buon numero di ricerche ha dimostrato che questa vitamina ha la capacità di combattere il cancro, benché questi effetti siano controversi. Anche se non dovesse funzionare, l’assunzione in queste dosi di vitamina C ogni pochi mesi è sicura e non dovrebbe comportare problemi.”

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