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Dieta Ferrea: Significato, Esempio Menù Per Dimagrire

Dieta Ferrea, a che cosa ci riferiamo? Questo articolo non sarà riferito a un tipo di dieta nello specifico, ne esistono di diverso tipo in circolazione come la dieta Plank piuttosto che la dieta Dukan. Possiamo dire che, per definire in poche parole una dieta ferrea, ci riferiamo a un regime alimentare o anche a un approccio nutrizionale con alcune caratteristiche essenziali. Prima tra tutte, una dieta ferrea deve essere seguita con estremo rigore e attenzione per permettere di ottenere risultati visibili e, soprattutto, soddisfacenti. Non a caso, un controllo nelle quantità e nella tipologia di alimenti, riuscirà a farci cambiare idea sulla dieta. Vedremo come poter perdere peso anche mangiando, in modo sano e controllato naturalmente. Vi sembra incredibile? Iniziamo!

Il presupposto importante da cui partire è che è possibile perdere peso anche mangiando. Un regime come quello di dieta ferrea deve, in poco tempo, entrare a far parte della nostra routine. Non solo, una dieta ferrea deve diventare una abitudine se desideriamo notare risultati adeguati. Questo non significa che saremo costretti, per il resto dei nostri giorni, a fare massima attenzione a tutto ciò che mangiamo. Molto meno restrittive un regime come quello della dieta dell’acqua, che costruisce un regime alimentare proprio a partire dall’assunzione di 8 bicchieri di acqua prima dei pasti per dimagrire. Vitale mantenere uno stile di alimentazione equilibrato anche per la dieta in gravidanza.

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dieta ferrea

Ma, senza ombra di dubbio, all’inizio di un percorso di dimagrimento, sarà necessario rispettare alcune regole fondamentali. Vedremo come poter scegliere il tipo di dieta ferrea più adatto a noi e a quelle che sono le nostre esigenze. Ricordiamo, come sempre, che un articolo di questo tipo ha lo scopo di informare e non di insegnare. Essere affiancati da un medico esperto di alimentazione o da un nutrizionista, è sempre molto importante prima di iniziare qualsiasi tipo di dieta. Un altro argomento degno di nota però, quando parliamo di perdita di peso, è la motivazione insieme all’aspetto psicologico. Perché spesso falliamo in una dieta ferrea? (Vedi anche: La Dieta Plank)

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Dieta Ferrea: significato

Dieta Ferrea, significato? L’etimologia dell’aggettivo ferreo può darci un’idea del reale significato del termine. Deriva dal latino “ferreus” e indicava, in origine, oggetti fatti di ferro. Con la dieta ferrea, non a caso, ci riferiamo a un regime alimentare rigido, inflessibile e molto tenace. Uno dei limiti, possiamo dire, della dieta ferrea è proprio la grande limitazione che richiede. Questo è anche uno dei motivi, rispondendo a una domanda posta qualche riga fa, per cui fallire è così facile. Il rischio è proprio quello di eliminare in toto categorie di alimenti, di nutrienti e di correre così il pericolo dei tanto temuti “attacchi di fame“. In piena notte o non appena osserviamo un bel croissant caldo nella vetrina del bar, il rischio è proprio quello di cedere a causa di un regime alimentare troppo serrato e rigido. Allora, come possiamo evitare il problema?

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La peculiarità della dieta ferrea, come ci suggerisce il nome, è il porre un gran numero di limiti e di regole parlando di alimentazione. Come la psicologia sociale ci insegna, d’altra parte, l’uomo non reagisce sempre bene all’imposizione di norme che non comprende e condivide. La trasgressione, tipica non solo degli adolescenti, nasce proprio da questo presupposto. Tutto questo, in poche parole, ci suggerisce che iniziate una dieta-fai-da-te, in cui seguire regole scritte su un foglio e mai discusse insieme a un esperto, non ci farà andare molto lontano. Per dimagrire, è necessario costruire un regime personalizzato, prima di tutto, alle nostre esigenze e anche al nostro livello di motivazione. Una tipologia di dieta equilibrata è, ad esempio, la dieta della longevità piuttosto che la dieta mediterranea, con alcune ricette dietetiche e salutari.

Una caratteristica importante della dieta ferrea da valutare, d’altra parte, è il punto di partenza cioè, detto in altre parole, le peculiarità del soggetto. Età, altezza, livello di peso e BMI, ma anche la motivazione, esperienze passate con altre diete e l’obiettivo che ci si è posti. Per questo approfondiremo, tra qualche paragrafo, anche l’importanza dell’aspetto psicologico quando si parla di dieta e di dimagrimento. Se eliminiamo intere categorie di cibi, senza pensare che il deficit calorico creato deve sempre essere proporzionato alle calorie consumate, il rischio sarà non perdere abbastanza peso oppure recuperarlo molto in fretta. Non osservare i risultati sperati porta a un’assenza di motivazione a progredire, naturalmente.

Dieta Ferrea: Esempio per Dimagrire Velocemente

Dieta Ferrea per Dimagrire Velocemente, quali sono le caratteristiche che una dieta di questo tipo deve avere permettere una perdita di peso così veloce e repentina? Abbiamo già detto che scegliere un regime alimentare, anche se rigido e ben strutturato, non pensato per le proprie esigenze non porta ad un risultato soddisfacente. Affiancarsi ad un esperto include anche questo vantaggio, capace di aumentare la nostra motivazione e di farci raggiungere più rapidamente all’obiettivo. Esistono alcune strategie e alcune tips che dobbiamo tenere a mente per creare una dieta ferrea efficace e adatta a noi. Come sempre, è meglio abbandonare il fai-da-te e affidarsi a qualcuno che l’argomento lo conosce e lo padroneggia.

Una delle tecniche che viene adottata più spesso, per dimagrire velocemente, è quella di eliminare grandi categorie di nutrienti senza fare un vero e proprio calcolo delle calorie. In questo modo, non mangiamo più carboidrati, zuccheri o grassi di origine non vegetale senza però effettuare un calcolo preciso e adeguato del deficit calorico. Questo avviene perché non siamo degli esperti e certe cose non possiamo saperle! In poche parole, per ottenere un calo di peso, dobbiamo avere ben presente il nostro punto di partenza e il nostro punto di arrivo. (Vedi anche: esercizi e allenamento home fitness)

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Quanto pesiamo, quanti anni abbiamo, quanto siamo alti e a che peso vorremmo arrivare. Non solo, anche il nostro stile di vita ricopre un ruolo centrale. Una vita sedentaria, con poco movimento, necessiterà un deficit calorico maggiore perché consumiamo meno energie. Non a caso, se eliminiamo troppe calorie rispetto a quelle che consumiamo nell’arco della nostra giornata, rischiamo di andare incontro a veri e propri attacchi di fame. Perderemo peso ma lo riacquisteremo altrettanto velocemente. Per questo, la dieta Carb Lovers sembrerebbe sostenere un regime dietetico basato sull’assunzione di carboidrati, senza troppe restrizioni.

Un conteggio delle calorie risulta quindi essenziale per ottenere un buon risultato ma può non essere sufficiente. Non tutti coloro, infatti, che iniziano ad assumere un quantitativo di calore più controllato riescono a dimagrire velocemente. A che cosa può essere dovuto questo fallimento? A tanti fattori differenti, ma ora parleremo di un indice estremamente importante che potrebbe rendere più incisiva ed efficace la propria dieta ferrea. Vediamo insieme più nel dettaglio.

Total Daily Energy Expenditure e Dieta Ferrea

Total Daily Energy Expenditure, pochi di voi ne avranno sentito parlare ma forse il suo acronimo risulta più familiare: TDEE. A che cosa corrisponde, più nel dettaglio? Il TDEE fa riferimento al numero totale di calorie che bruciamo in un giorno tipo. Non solo, ognuno dei quattro elementi che lo compone ci servono per definire una adeguata dieta ferrea. La somma di queste 4 componenti indica il numero di calorie necessarie per mantenere il peso corrente, da diminuire per perdere peso.

Ognuno ha un TDEE soggettivo, tenendo conto del fatto che è determinato da quattro fattori principali:

  • Metabolismo basale. Di cosa stiamo parlando? Viene spesso indicato anche con la sigla BMR, facendo riferimento al termine in lingua inglese. Il metabolismo basale si riferisce al numero di calorie bruciate dal nostro corpo ogni giorno, per permetterci di agire e anche di rimanere in vita. Il metabolismo basale non include però l’attività fisica che svolgiamo, il processo di digestione o azioni come il camminare, anche solo da una stanza all’altra. Bisogna tenerne conto perchè ognuno possiede un BMR differente!
  • Effetto termico del cibo. Come abbiamo già detto, il metabolismo basale non prende il considerazione il processo di digestione. Quando mangiamo degli alimenti, però, il nostro corpo deve consumare energia per digerire questo cibo che ingeriamo. Secondo alcune ricerche, l’effetto termico del cibo corrisponde in generale al 10% del nostro dispendio energetico totale giornaliero. Più in generale, può essere leggermente superiore o inferiore in base ai nutrienti che assumiamo di solito nella nostra dieta, ferrea o meno.

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  • Termogenesi dell’attività non esercizio. Spesso indicata con l’acronimo NEAR, cosa intendiamo? La termogenesi dell’attività, e non di esercizio, corrisponde al numero di calorie consumate durante il movimento che svolgiamo nel quotidiano. Questa fetta di attività non viene dunque classificata come esercizio strutturato, a tutti gli effetti. Il NEAT, per fare alcuni esempi, include attività come fare una passeggiata con il proprio, camminare da una stanza all’altra piuttosto che salire le scale nel proprio condominio. Come possiamo dedurre, il NEAT dipende da soggetto a soggetto, oltre a svolgere una grande influenza sul totale di calorie consumate.
  • Effetto termico dell’attività (esercizio). L’effetto Termico dell’attività corrisponde al numero di calorie bruciate, in seguito a una sessione esercizio fisico come nel caso di cardio stazionario, allenamento di resistenza, corsa piuttosto che boxe o CrossFit. Come nel caso del NEAT, l’effetto termico dell’esercizio cambia molto, da persona a persona. Non solo, può subire modifiche anche da un giorno all’altro per la stessa persona. Questo perchè la durata dell’allenamento, l’intensità dell’allenamento e la frequenza dell’allenamento influiscono sull’effetto termico settimanale dell’attività.

Dieta Ferrea: Psicologia e Impatto

Come abbiamo già accennato, ottenere risultati soddisfacenti dal proprio regime alimentare e da una dieta ferrea non è affatto semplice. L’obiettivo di dimagrimento, non a caso, dipende soltanto dal controllo delle calorie, dal deficit calorico e dal calcolo del TDEE. Molto dipende anche dalla nostra capacità di auto controllo, di auto regolazione e dalla motivazione che abbiamo a cambiare il nostro stile di vita. Essere seguiti da un esperto, consapevole anche dei risvolti mentali e psicologici di un regime alimentare e di una dieta, è lo strumento migliore a nostra disposizione per evitare di fare danni. Affidarsi a diete ferree trovate online, preparate senza un vero campione di riferimento, è molto pericoloso.

Vediamo alcuni punti importanti da considerare, anche insieme al professionista al quale ci si è affidati nel percorso di dimagrimento, per ridurre lo stress e per prevedere quali potrebbero essere gli ostacoli. Sottoporsi a un regime di dieta ferrea non è affatto semplice, come già si può immaginare. Ma soprattutto, funziona oppure no? Dobbiamo fare una valutazione attenta di queste caratteristiche, soprattutto per evitare di apprendere comportamenti alimentari che potrebbero risultare dannosi. Partiamo dal presupposto che la nostra mente collabora e agisce insieme al nostro corpo, non stiamo parlando di due unità discrete e distinte. Allo stesso modo, per perdere peso, è necessario un approccio anche relativo all’aspetto psicologico del soggetto.

Perdere peso o perdere la testa?

  • Punto di partenza.

 Approfondendo il punto di vista psicologico, non ci riferiamo al nostro peso piuttosto che alla nostra altezza. Il punto di partenza indica la motivazione che abbiamo a perdere peso, intraprendere un regime di dieta ferrea non significa avere per forza successo. Desideriamo perdere peso per una questione estetica, di stato di salute oppure per raggiungere un obiettivo di altro tipo? Si tratta di una decisione presa in prima persona oppure imposta e consigliata dall’esterno? Tutti questi aspetti potrebbero sembrarci secondari ma non lo sono affatto. Se, infatti, iniziamo a seguire un regime di dieta ferrea sperando di ottenere risultati miracolosi, stiamo compiendo un errore. Questo ci porterà a fallire e, più in generale, ad aumentare il senso di colpa e di inferiorità. Ecco perché dobbiamo avere una motivazione sana e adeguata a perdere peso!

  • Autocontrollo. 

Anche in questo caso, stiamo parlando di un aspetto molto importante da considerare. Alla base di numerosi disturbi del comportamento alimentare, abbiamo proprio la scarsa presenza di auto controllo e di auto regolazione. Intraprendere un regime di dieta ferrea, soprattutto in assenza della corretta supervisione di un medico, corre il rischio di instaurare meccanismi disfunzionali di questo tipo. Non solo, imporre regole e strategie rigide e severe, come avviene in una dieta rigida, corre il rischio di aumentare la frequenza di attacchi di fame e abbuffate. Comportamenti alimentari di questo tipo, come vedremo più avanti, sono caratterizzati da una mancanza di auto controllo.

  • Ricerca di equilibrio. 

L’obiettivo, come in ogni cosa, è quello di trovare il giusto equilibrio e, arrivati a questo punto dell’articolo, ci sentiamo di dire che la dieta ferrea ha maggiori probabilità di fallire piuttosto che di funzionare. Questo perchè, da una parte, non possiamo pensare di limitare così tanto il nostro regime alimentare, in orari e quantità, per il resto della nostra esistenza. D’altra parte, difficile è che un sistema così inflessibile di norme possa giovare al nostro stato di salute, anche e soprattutto mentale. Creare un regime alimentare adeguato e personalizzato vi condurrà, senza ombra di dubbio, a risultati più soddisfacenti.

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  • Ossessione. 

Questo è un rischio ulteriore che si corre, quando parliamo di dieta ferrea. Parliamo di ossessione come di un pensiero ricorrente e impossibile da controllare, spesso associato a un risvolto comportamentale, la compulsione. Soprattutto in soggetti con una certa tendenza allo sviluppare comportamenti morbosi e ossessivi, il pericolo è dietro l’angolo. Questo perchè tendiamo a preferire alcune categorie di cibo, a pensare in continuazione a cosa mangiare, ad avere delle crisi quando l’organizzazione non viene rispettata e sviluppare un perfezionismo dilagante. Tutto questo peggiorerà semplicemente la situazione, allontanandoci dall’obiettivo.

  • Comportamento alimentare dannoso.

Non è questa la sede per parlare di disturbi alimentari, naturalmente, ma un accenno è necessario farlo. Questo perchè è uno dei rischi principali, quando parliamo di dieta ferrea e regimi simili. Dopo una iniziale fase piuttosto tranquilla, possiamo iniziare a perdere il controllo. Questo, in poche parole, significa avere paura di ingrassare, di introdurre troppe calorie e di uscire, semplicemente, fuori casa per mangiare. Come possiamo immaginare, risulta estremamente limitante fino a sviluppare un vero e proprio comportamento alimentare dannoso. Corriamo ai ripari prima!

Dieta Ferrea: Benefici

Arrivati a questo punto, potremmo chiederci quali sono gli effettivi benefici di una dieta ferrea e se funzionano. La dieta ferrea fa bene alla nostra salute oppure no? Abbiamo già detto che la chiave è trovare un buon punto di equilibrio, definire regole e strategie troppo rigide aumenta il rischio di trasgredirle e non ottenere risultati soddisfacenti. Trovare una dieta che sappia rispondere a quelle che sono le nostre esigenze risulta essere la cosa più importante. Non solo, perdere peso è sicuramente la cosa più attesa e motivante, ma non la sola. Oltre a dimagrire, una dieta e un regime alimentare adeguato devono offrirci la reale possibilità di mantenere quel peso a lungo termine, non solo una pancia piatta.

Dunque, la dieta ferrea, se riusciamo per davvero a seguirla, ci porta a una perdita di peso piuttosto veloce. Allo stesso tempo però, il cosiddetto l’effetto yo-yo è assicurato, soprattutto se abbiamo tagliato troppo le calorie. Cosa significa? Che perdiamo peso ma non lo manteniamo nel tempo. Quando torniamo alle nostre abitudini quotidiane, torniamo a mangiare come al solito e a riprendere tutto il peso perso. Non appena ricominciamo una alimentazione meno controllata, i chili tornano ad essere esattamente quelli di prima, se non addirittura qualcuno in più. La dieta Dash nasce proprio per contrastare il problema dell’ipertensione arteriosa e per evitare il fastidioso effetto yo-yo.

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Non solo, dobbiamo valutare anche dei rischi significativi per la nostra salute. Abbiamo già detto quanto è pericoloso togliere ed eliminare del tutto alcuni preziosi nutrienti e alimenti. Vengono spesso considerati troppo calorici ma questo peggiora il funzionamento del nostro metabolismo. Alla prima fetta di torta, guadagneremo parte del peso perso proprio perché sarà rallentato.

Mettersi a dieta richiede una buona cognizione di causa, come abbiamo già detto. Le diete devono essere pensate e scelte insieme a uno specialista, che sappia proporci il giusto regime alimentare, con il giusto apporto calorico e il giusto bilanciamento tra i macro nutrienti. Una dieta sana ed equilibrata, abbinata alla giusta quantità di attività fisica, è la risposta migliore alle nostre esigenze, senza troppe restrizioni. Questo significa che, magari, ci vorrà più tempo per perdere peso rispetto a una dieta ferrea lampo. Allo stesso tempo però, ne guadagnerà la nostra salute. A quel punto, noi non solo perderemo peso e ritroveremo la forma ideale per la nostra corporatura, ma avremo anche capito come mangiare sano, secondo le nostre reali esigenze.

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Scritto da Bianca Pesenti

Bianca Pesenti, Psicologa Clinica laureata all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e specializzanda in Psicoterapia. Lavoro come psicologa, tutor DSA e terapista ABA, soprattutto con bambini e ragazzi con Disturbi dello Spettro Autistico, Disturbi del Comportamento e dell'Apprendimento. Ad maiora!