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Dismenorrea: cos’è? Sintomi, Cause, Rimedi e farmaci

I dolori mestruali, o dismenorrea, colpiscono moltissime donne in età fertile, dalle adolescenti a quelle più mature. I disturbi del ciclo sono una condizione molto comune di interesse ginecologico e si manifestano con dolori al basso ventre che si manifestano nei primi giorni del flusso mensile. Il dolore può essere acuto, ma più comunemente è sordo, costante e crampiforme. Altri sintomi sono mal di testa, nausea, stitichezza o diarrea, lombalgia.

La dismenorrea è più frequente nelle adolescenti, specialmente se il menarca (prima mestruazione) è stato precoce. Molto spesso si tratta di una sindrome primaria, ovvero senza malattie scatenanti; solo raramente c’è una patologia sottostante che scatena il dolore. Ci sono diversi rimedi per i dolori mestruali: approfondiamo quindi l’argomento della dismenorrea e scopriamo la prevenzione e i rimedi.

Dismenorrea: cos’è?

La dismenorrea è un disturbo doloroso che colpisce le donne nei primi giorni del flusso mestruale, una volta al mese. È caratterizzata da dolori intensi che hanno un impatto negativo sulla vita quotidiana, specialmente quando le donne colpite saltano giorni di scuola o sono costrette ad assentarsi dal lavoro; nella maggioranza dei casi tuttavia la dismenorrea colpisce ragazze sotto i 20 anni di età, le donne con mestruazioni abbondanti o irregolari e le donne che non hanno avuto figli.

In genere, la dismenorrea inizia qualche giorno prima del flusso mensile, raggiunge la massima intensità durante il primo giorno di flusso e può protrarsi per 2-3 giorni. I dolori mestruali vengono distinti in:

  • dismenorrea primaria (o intrinseca, essenziale o idiopatica): se i dolori non hanno una evidente causa organica;
  • dismenorrea secondaria: il disturbo è la conseguenza di una patologia.

Per alcune donne il ciclo non è affatto doloroso; altre avvertono fastidio, ma senza eccessivo disagio; per alcune, invece, l’arrivo del flusso mensile rappresenta motivo di ansia, perché sanno che dovranno confrontarsi con dolore, crampi ed altri sintomi che impediscono la vita quotidiana. Il dolore mestruale necessita di approfondimento quando impedisce le normali attività; si consigliano quindi una visita ginecologica con ecografia pelvica e, in caso di necessità, la TC, la risonanza magnetica e l’isteroscopia.

dismenorrea

Dismenorrea primaria

La dismenorrea primaria non è collegata ad alcuna patologia ginecologica e si manifesta subito dopo il menarca (prima mestruazione). I sintomi proseguono per tutta l’adolescenza, con il passare degli anni si attenuano e possono scomparire dopo la prima gravidanza. I dolori mestruali sono attribuibili alle modificazioni ormonali causate dal ciclo ovulatorio e dalla produzione di prostaglandine, le quali causano contrazioni dolorose della muscolatura uterina nei primi giorni di flusso. Infatti, le contrazioni uterine hanno lo scopo di eliminare la mucosa interna (endometrio) che si sfalda. Possono anche esserci sintomi come nausea, mal di schiena, mal di testa, diarrea o stitichezza. Entro certi limiti, il dolore è da considerarsi fisiologico.

I fattori di rischio per la dismenorrea primaria sono:

  • età precoce del menarca
  • flusso mestruale prolungato o intenso
  • fumo
  • anamnesi familiare di dismenorrea
  • ansia legata alle mestruazioni
  • mancanza di esercizio fisico

Dismenorrea secondaria

La dismenorrea secondaria insorge in età più tardiva rispetto alla primaria, spesso in donne adulte che non ne hanno sofferto in precedenza e hanno già avuto figli. Non è legata al flusso mestruale ma a tutto il ciclo mensile ed è conseguenza di anomalie o patologie ginecologiche, come:

  • endometriosi
  • stenosi della cervice uterina
  • adenomiosi pelvica
  • fibromi o polipi uterini
  • cisti ovariche
  • presenza di dispositivi contraccettivi uterini
  • malattia infiammatoria pelvica (spesso legata a patologie sessualmente trasmissibili)
  • neoplasie benigne o maligne

Il dolore della dismenorrea secondaria è intenso, si presenta già qualche giorni prima del ciclo e dura a lungo. Insieme al dolore possono apparire nausea, vomito, diarrea, dispareunia (dolore durante o dopo un rapporto sessuale) e metrorragia (perdita di sangue tra un flusso mensile ed il successivo).

Dismenorrea: sintomi

I dolori mestruali, di tipo crampiforme e irradiati anche alla schiena o alle cosce, si possono accompagnare a:

  • Mal di schiena
  • Nervosismo
  • Sbalzi d’umore
  • Stanchezza
  • Diarrea
  • Nausea
  • Lombalgia
  • Tensione mammaria
  • Capogiri e svenimenti

In qualche caso, la sintomatologia dolorosa può divenire talmente intensa da rendere difficile qualsiasi tipo di attività. I dolori mestruali possono provocare stress e sbalzi di umore.

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Dismenorrea: cause

Le mestruazioni dolorose spesso non hanno una causa nota (dismenorrea primaria); sono state formulate diverse ipotesi per spiegare i disturbi correlati al flusso mestruale, ma nessuno è stato dimostrato. Si ritiene che i dolori dei primi giorni del ciclo siano da imputare alla produzione abbondante di prostaglandine, che provocano la contrazione spasmodica del muscolo uterino. In casi meno comuni, la dismenorrea è causata da patologie sottostanti come adenomi uterini, endometriosi, fibromi, malattie infiammatorie; in questo caso bisogna intervenire innanzitutto sulla patologia primaria.

Le cause della dismenorrea sono piuttosto difficili da definire, perché coinvolgono anche fattori psicologici ed ambientali, come ad esempio lo stress psico-fisico o l’ansia del ciclo correlata al dolore. Inoltre i sintomi sono differenti, variano da donna a donna e possono essere presenti cause ormonali e fattori soggettivi. Esistono fattori di rischio che aumentano la probabilità di soffrire di dismenorrea, specialmente nelle adolescenti:

  • Fumo di sigaretta
  • Familiarità per dismenorrea (essere figlie o nipoti di una donna che soffre di dismenorrea)
  • Pubertà precoce (menarca a meno di 11 anni)
  • avere meno di 20 anni
  • avere mestruazioni con flusso abbondante
  • flusso mestruale irregolare
  • non aver mai partorito (nulliparità)

Dismenorrea: Rimedi

La dismenorrea può essere tanto intensa e invalidante da impedire le normali attività quotidiane, sociali e lavorative delle donne colpite. Non esiste un modo per prevenire totalmente l’insorgenza del dolore, ma è possibile agire sui fattori di rischio ed alleviare i sintomi, con alcuni accorgimenti:

  • Non fumare
  • Praticare uno sport: l’attività fisica agisce sui meccanismi del dolore producendo endorfine ad effetto antidolorifico e combatte l’ansia legata all’arrivo del ciclo
  • Ridurre lo stress
  • Seguire una dieta equilibrata, prestando attenzione ad assumere le quantità corrette di sali minerali e vitamine (in particolare vitamina E, vitamina B1, vitamina B6, acidi grassi omega-3 e magnesio)
  • Riposare adeguatamente nei giorni precedenti al ciclo e nei primi giorni di flusso

Ci sono anche rimedi casalinghi o naturali che possono alleviare i dolori del ciclo anche senza ricorrere ai farmaci:

  • Applicare una borsa dell’acqua calda sul basso ventre
  • Bere tisane rilassanti (a base di camomilla, valeriana, tiglio, passiflora)
  • Praticare tecniche di rilassamento e respirazione profonda (yoga, pilates, training autogeno, meditazione)
  • Praticare massaggi sul basso ventre
  • Fare una doccia calda o un bagno nei momenti di maggior dolore

Nella dismenorrea secondaria, bisogna eliminare la patologia sottostante per risolvere i dolori mestruali. A seconda della problematica riscontrata, verranno eseguiti esami diagnostici di primo e secondo livello.

Dismenorrea: farmaci

Il dolore del ciclo mestruale (dismenorrea primaria) può essere controllato efficacemente con farmaci antidolorifici (FANS) come ibuprofene, naprossene e ketoprofene, acquistabili in farmacia senza ricetta; anche l’Aspirina è efficace, ma non va mai somministrata sotto i 16 anni. In alcuni casi il medico può prescrivere anti-spasmodici che riducono le contrazioni muscolari dolorose (Buscopan) o la pillola anticoncezionale, che blocca l’ovulazione e riduce notevolmente l’intensità dei crampi causati dal rilascio di prostaglandine. Le terapie ormonali sono consigliate solo nei casi più gravi, quando gli altri rimedi hanno fallito.

Prima di prescrivere un farmaco, il medico deve accertarsi che non sussistano condizioni di salute tali da sconsigliare l’assunzione di alcuni principi attivi (ad esempio problemi epatici, malattie della coagulazione del sangue). Se l’intensità del dolore è tale da dover assumere parecchi farmaci, o quando i farmaci non sembrano funzionare, bisogna rivolgersi al proprio medico per una visita di approfondimento. Il dolore del ciclo può essere considerato fisiologico solo fino ad un certo punto: nessuna donna dovrebbe sopportare dolori tali da impedire le attività quotidiane, inoltre è doveroso e necessario escludere patologie sottostanti che potrebbero mettere a rischio la salute.

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Scritto da Sara Roversi

Specializzata in Microbiologia e Virologia. Esperienza in laboratorio di diagnostica microbiologica (batteriologia, virologia, micologia, parassitologia, micobatteriologia, sierologia), conoscenza delle tecniche diagnostiche di biologia molecolare, anche per ricerca SARS-CoV-2.