Gli studiosi fanno risalire la sua coltivazione addirittura a 8000 anni fa. Sicuramente l’uso delle moderne tecniche di colture ha favorito la diffusione del grano tenero e del grano duro a discapito del farro. C’è da dire tuttavia che negli ultimi anni questo cereale è tornato nuovamente alla ribalta per le sue straordinarie proprietà nutritive e per i numerosi benefici alla salute. Rientra a pieno titolo in una alimentazione corretta, infatti.
Il farro viene coltivato in Italia, essenzialmente tra l’Emilia e la Liguria (precisamente in Garfagnana), ma anche in Toscana, Lazio e in Umbria. Ricordiamo che quello della Garfagnana ha avuto la certificazione IGP. Questa pianta preferisci terreni poveri e non teme le basse temperature. Il farro viene consumato o in chicchi oppure in forma di farina. In commercio, ne troviamo tre tipologie:
- farro monococco o piccolo;
- farro dicocco o medio;
- grande o spelta.
La prima tipologia, ossia il farro monococco, è il più antico mai coltivato nonché il cereale più antico conosciuto. Come varietà è una delle più resistenti e contiene solo il 7% di glutine (il che non lo rende molto adatto alla panificazione).
Il farro dicocco, poco noto in passato, è oggi la tipologia più coltivata in Garfagnana ed è chiamato così perché la spiga contiene due chicchi. Ideale per piatti freddi come insalate, questa varietà contiene molto più glutine della precedente ed è più adatta alla panificazione. Il farro grande nasce dall’incrocio tra farro e frumento ed è chiamato così perché la sua spiga è grande. Delle tre tipologie è il più adatto alla panificazione, anche se rispetto al frumento ha una minore quantità di glutine.
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Proprietà del prodotto
Che proprietà ha il farro? Mangiare questo cereale fa bene alla salute, ma quali sono i reali benefici per il corpo? Essendo un alimento a basso indice glicemico (40) è consigliato a chi soffre di diabete e insulino resistenza. Quindi una delle proprietà del farro è quella di tenere sotto controllo la glicemia. Per la presenza di fibre, non c’è il pericolo di picchi glicemici.
I benefici del cereale riguardano anche il benessere dell’apparato cardiovascolare. Per l’alto contenuto di ferro e minerali quali il fosforo, è inoltre consigliato per chi soffre di anemia e carenze di ferro. Un’altra proprietà di cui vanta è quella di abbassare i livelli di colesterolo LDL. Vista la presenza di sodio e potassio, è utile anche per regolare la pressione sanguigna.
Sapevate che questo cereale è anche un buon alleato delle ossa? Mangiarlo è utile nella prevenzione per l’osteoporosi. Donne prendete nota per la vostra dieta alimentare! Essendo ricco di fibre insolubili, il farro è buono anche per abbassare le secrezioni biliari e quindi prevenire la formazione dei fastidiosi calcoli. Inoltre questo alimento è anche un buon alleato dell’intestino: aiuta a contrastare il fenomeno delle stipsi e regolare il transito intestinale.
Molto interessante anche il ruolo di questo cereale nel processo di dimagrimento e nella prevenzione del cancro. Grazie alla presenza di lignani il suo consumo è utile per prevenire l’insorgenza del cancro al seno e alla prostata. Il farro non ha particolari controindicazioni, a meno che non si soffra di celiachia poiché questo cereale è ricco di glutine. Inoltre il farro contiene nichel. In caso di intolleranza al nichel, meglio preferire il riso o la quinoa.
Valori Nutrizionali del Farro
Quali sono i valori nutrizionali del farro? Scopriamoli insieme. Il farro contiene essenzialmente carboidrati (ben il 70% del suo peso) e proteine. Questo cereale è povero di grassi, ma molto ricco di fibre e pertanto è un buon alleato del benessere intestinale. Se consideriamo i micronutrienti, è una buona fonte di vitamine del gruppo B (in particolare acido folico, vitamina B2 e B6), ma anche magnesio, ferro e potassio. Per quanto riguarda le calorie, il farro non è “molto diverso” dagli altri cereali: nella fattispecie 100 g di farro contengono 353 Kcal. Ecco nello specifico la tabella dei valori nutrizionali:
- acqua 11,3 g
- kcal 353
- proteine 14,6 g
- grassi 2,4 g di cui saturi 0,4 g
- carboidrati 69,3 g di cui zuccheri 2,4 g
- fibre 6,5 g
- fosforo 387 g
- potassio 407 mg
- ferro 1,9 mg
- zinco 2,6 mg
- acido folico 31 mg
- indice glicemico 40
- colesterolo 0 g
Farro Perlato, cosa cambia?
Il farro è un cereale “vestito” ovvero presenta una pellicola esterna chiamata glumetta. C’è da dire che la glumetta è ricchissima di fibre e in minima parte anche vitamine e minerali. In commercio si trova sia il farro decorticato che il farro perlato: ma qual è la differenza? Semplice. Il farro decorticato ancora presenta la cuticola esterna, mentre il farro perlato ne è privo ed è molto più raffinato in quanto subisce un processo di lavorazione che ricorda quello del riso e dell’orzo.
Un’altra importante differenza da considerare è nei tempi di cottura che sono molto più brevi nel caso del farro perlato. Il nostro consiglio è quello di preferire il farro decorticato che conserva tutti i benefici in termini di fibre. Per mangiare il farro decorticato, è necessario prima mettere i semi in ammollo per 8 ore e poi procedere alla preparazione della ricetta scelta. Ma quante gustose ricette si possono fare con il farro? Scopriamole insieme.
Ricette con il Farro
La prima ricetta che vogliamo proporvi è il minestrone di verdure, zucchine e farro. Una ricetta vegana. Se usate la pentola a pressione si riducono i tempi di cottura (20” anziché 60”). Ecco gli ingredienti per 4 persone:
- 300 g di zucchine;
- 300 g di melanzane;
- 280 g di farro;
- basilico;
- Un cipollotto bianco;
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva;
- Acqua q.b.;
- Sale q.b.
Procedimento: dopo aver messo il cereale in ammollo per una notte, si procede a farlo bollire per circa un’ora. Dopo aver lavato e pulito le verdure, si tagliano a cubetti e si aggiungono a metà cottura circa. Se necessario si può aggiungere acqua. A cottura finita, si condisce con olio, sale e basilico.
La seconda ricetta è il farro arlecchino, un’insalata ottima come pausa pranzo chic. Anche questa ricetta è vegana. Ecco gli ingredienti:
- 250 g di perlato;
- 1 peperone giallo;
- 1 peperone verde;
- 200 g pomodorini ciliegia;
- 2 cipollotti
- 2 uova
- 150 g pancetta affumicata
- 150 g pecorino fresco
- 3 cucchiai olio extravergine d’oliva
- 1 rametto menta
- sale q.b.
- pepe q.b.
Procedimento: Dopo aver pulito e tagliato a striscioline i peperoni, si cuociono per 10’ con 1 cucchiaino di olio d’oliva. Dopo aver tagliato a dadini la pancetta si fa rosolare per 10’ in padella antiaderente. Si fanno le uova soda e poi si sgusciano e fanno a spicchi. I pomodorini vanno tagliati a metà dopo averli lavati. Dopo averlo sciacquato, si lessa per 20’ e si scola. Quando si fa tiepido si mette in un’insalatiera e si aggiungono peperoni, pomodorini, pancetta e uova. Poi sale, pepe e foglia di menta. Infine si aggiunge il pecorino, si mescola e si serve.
La terza ricetta che vi suggeriamo è quella dei carciofi ripieni di farro allo zafferano, un contorno sfizioso e gustoso. Ecco gli ingredienti:
- 8 carciofi
- 150 g farro
- 1 bustina zafferano in polvere
- 30 g olive taggiasche snocciolate
- 1 scalogno tritato
- 2 cucchiai polpa pomodoro
- 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
- 2 limoni
- prezzemolo tritato
- sale grosso
Preparazione: mettere a bollire 1 l di acqua, zafferano, sale grosso ed aggiungere il cereale e cuocere 40”. Nel frattempo pulire i carciofi, staccando le foglie esterne dure, poi metterli in acqua fredda e infine cuocerli a vapore. In un wok rosolare lo scalogno per 1’ e poi aggiungere olive, polpa pomodoro e prezzemolo tritato e cuocere per un altro minuto. Poi aggiungere farro e saltare in padella per 2’. Infine farcire ogni carciofo con il farro. Si può accompagnare il piatto con una tazza di tè bianco che facilita la digestione.