La colazione, lo dicono da decenni i medici ed i nutrizionisti di tutto il mondo, è il pranzo più importante della giornata. Purtroppo, in un mondo sempre più veloce come il nostro, spesso si evita di fare colazione per mancanza di tempo, ma ciò è quanto di più sbagliato possa esserci. La colazione ci dona infatti le energie necessarie per svolgere al meglio tutte le attività da compiere di mattina, garantendoci nutrienti per il cervello.
Fare colazione col del semplice caffè, ad esempio, non garantisce il giusto quantitativo di energia al nostro corpo, che ha bisogno di calorie. Sebbene quanto detto sia vero, è anche importante sapere cosa mangiare a colazione, evitando magari cibi eccessivamente pesanti, o piatti troppo abbondanti. Quasi ogni paese ha una propria cultura diversa a riguardo, in Italia siamo soliti mangiare qualcosa di dolce, nel Regno unito l’esatto opposto e così via. Degli studiosi giapponesi si sono chiesti, dunque, quale fosse il miglior alimento da assumere a colazione, la risposta, almeno apparentemente, è stata il gelato. Approfondiamo questo argomento di seguito all’interno dell’articolo.
L’interessantissima ricerca giapponese
Il gruppo di studiosi giapponesi era guidato da Yoshihiko Koga, lui ed altri esperti hanno suddiviso in più gruppi una serie di persone proprio per verificare quale cibo riuscisse ad attivare al meglio il cervello umano. Come asserivo in precedenza, il cibo che ha ottenuto i risultati migliori è proprio il gelato, ma vediamo insieme come funzionava l’esperimento.
Gli specialisti hanno suddiviso le suddette persone in due diversi team, al primo è stato dato del semplice gelato per colazione, mentre al secondo altri cibi. Subito dopo il pasto i medici hanno intervistato i membri dei due gruppi e gli hanno posto delle semplici domande di cultura generale. Gli studiosi hanno osservato che il gruppo che aveva assunto da poco il gelato ha dato molte più risposte corrette rispetto all’altro. Ciò ha fatto scattare la scintilla nell’equipe di Koga, che ha subito deciso di ripetere tale test con due nuovi gruppi e con dei nuovi alimenti a base di ghiaccio.
Gli ulteriori studi fatti dagli studiosi
Gli scienziati hanno pensato, inizialmente, che fosse stata tutta opera del ghiaccio, mi spiego meglio, che il ghiaccio fosse riuscito ad attivare il cervello dei partecipanti grazie alle bassissime temperature. Proprio per questo motivo Koga ha chiesto di dare da bere a colazione, ad un nuovo gruppo, solo dell’acqua ghiacciata, ed ha ripetuto il test fatto precedentemente.
I risultati di questo secondo test però sono risultati deludenti, il gruppo in questione non ha ottenuti gli stessi risultati di quello a cui era stato servito solamente il gelato. Sembrerebbe dunque che sia stato proprio quest’ultimo ad “accendere” il cervello dei partecipanti al test, e non il ghiaccio in se. La scoperta per gli scienziati resta comunque molto interessante, e dopo ulteriori analisi, gli studi in merito proseguiranno sicuramente. Siamo trepidanti come voi di scoprire le novità in merito a tale faccenda, novità che sicuramente arriveranno nei prossimi mesi.