Il gonfiore addominale è un fastidio comune che colpisce prima o poi chiunque, anche se alcune persone ne soffrono cronicamente per tutta la vita. Ad esempio, chi soffre della sindrome del colon irritabile o di intolleranza al lattosio. Il gonfiore addominale è una spiacevole sensazione di tensione e pienezza a livello di stomaco ed intestino. Molto spesso è da attribuirsi a problemi alimentari, altre volte può essere sintomo di un problema di salute più serio.
Chi soffre di gonfiore addominale dovrebbe innanzitutto modificare il proprio stile di vita e, se il disturbo non passa, rivolgersi al proprio medico. Spesso però si tratta di un disturbo multifattoriale, ovvero causato da una serie di cause diverse. Scopriamo quindi quali sono le cause del gonfiore addominale, che cosa mangiare per alleviarlo e quali sono i possibili rimedi.
Gonfiore addominale: cause
I meccanismi alla base del gonfiore addominale sono molto complessi e spesso si combinano tra di loro. In generale, il gas presente nell’apparato gastrointestinale deriva dall’aria ingerita e dal metabolismo della flora batterica intestinale. Questo gas viene espulso con l’eruttazione e la flatulenza circa 20 volte al giorno, ma nonostante questo c’è chi soffre di flatulenza, meteorismo e gonfiore.
Il gonfiore intestinale può essere associato a disturbi gastrointestinali ma appare anche in persone senza problemi di salute. Tra le cause più comuni di gonfiore addominale ci sono:
- Ingestione di aria durante i pasti
- Abbuffate di cibo
- Assunzione di cibi ad elevato contenuto di fibre (verdura e legumi)
- Stitichezza
- Problemi a metabolizzare alcuni nutrienti (intolleranza al lattosio)
- Proliferazione di batteri nell’intestino tenue
- Aumento di peso
- Assunzione di alcuni farmaci (antidiabetici e medicinali contenenti lattulosio o sorbitolo)
- Reflusso gastroesofageo
- Sindrome del colon irritabile
- Celiachia
- Insufficienza pancreatica
- Sindrome da svuotamento (complicanza di trattamenti dell’ulcera duodenale o dell’obesità)
- Ascite (accumulo di liquido nella cavità addominale)
Inoltre, il gonfiore addominale viene comunemente associato anche a:
- Cisti ovariche
- Sindrome premestruale
- Fibromi uterini
- Ostruzioni intestinali parziali
Lo stress è sicuramente una delle cause più comuni di pancia piatta assente, perché aumenta la produzione di cortisolo ed adrenalina che generano nel corpo segnali di allarme. Di conseguenza, la pancia tende a gonfiarsi, provocando stitichezza, meteorismo e difficoltà a digerire.
Fattori di rischio
Ci sono anche altre possibili cause del gonfiore addominale, identificate da studi scientifici, definite più che altro come fattori di rischio che aumentano la probabilità di soffrirne:
- Ipersensibilità gastrointestinale al dolore
- Alterazioni della motilità intestinale che portano a loro volta ad una alterazione della distribuzione dei gas nell’intestino
- Grasso intra-addominale (in soggetti con un indice di massa corporea superiore a 30) che può aumentare la sensibilità alle fluttuazioni del volume del contenuto intestinale
- Fattori psicogeni, come stress, depressione, ansia, attacchi di panico ed insonnia
- Fattori ormonali (nelle donne)
- Alterazioni della flora batterica intestinale (dismicrobismi) che possono causare gonfiore sia direttamente, producendo gas, sia indirettamente, promuovendo un’infiammazione cronica
La flora batterica intestinale è la responsabile della fermentazione dei residui digestivi, in particolar modo dei polisaccaridi fermentabili e delle proteine. La fermentazione da parte dei batteri residenti produce molecole come metano, ammoniaca ed idrogeno, componenti gassosi responsabili in larga parte del gonfiore addominale. La flora batterica intestinale può produrre più gas rispetto al normale a causa di alterazioni della digestione e dell’assorbimento, come:
- Cattiva digestione dovuta a insufficienza pancreatica esocrina, pancreatite cronica, resezione pancreatica, interventi gastroduodenali, colestasi di origine biliare.
- Malassorbimento associato a celiachia, proliferazione eccessiva dei batteri o dei funghi nell’intestino, candida, malattie infiammatorie intestinali, parassitosi, linfomi intestinali.
- Malassorbimento di carboidrati (in particolare i FODMAPs, fermentable oligosaccharides, disaccarides, monosaccarides and polyols), specialmente:
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- Galatto-oligosaccaridi presenti in legumi, verdure, aromi, frutta, cereali
- Inulina, contenuta negli integratori a base di fibre
- Lattosio, presente in latte, yogurt, formaggi freschi, gelati e creme
- Fruttosio, presente nella frutta fresca e disidratata, in alcune verdure, nel miele e nello sciroppo di mais
- Sorbitolo, mannitolo e xilitolo, presenti in frutta fresca e succhi di frutta, verdure, gomme da masticare e dolciumi
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Gonfiore addominale: rimedi naturali
Ci sono diversi rimedi naturali che aiutano a digerire correttamente. Ecco alcuni esempi:
- Bere almeno due litri di acqua al giorno. Alla base del gonfiore addominale potrebbe esserci anche la ritenzione idrica. Se l’organismo non riesce ad eliminare tutte le tossine e i liquidi in eccesso, questi finiscono per accumularsi a livello intestinale.
- Peperoncino. In quantità modiche, è un alimento che può favorire la digestione e l’eliminazione di gas e tossine, quindi prevenire il gonfiore addominale.
- Finocchio. Sotto forma di tisana o infuso è perfetto per prevenire e ridurre il gonfiore. La tisana può essere bevuta anche fredda durante l’arco della giornata.
- Anice. La tisana all’anice è perfetta soprattutto nel caso in cui il gonfiore sia dovuto ad una cattiva digestione.
- Aloe. Ottimo il succo di aloe perché pulisce l’intestino, riequilibra la flora batterica e regola la digestione. Se ne devono assumere un massimo di 2 cucchiaini al giorno per ottenere risultati soddisfacenti.
- Tè verde. Il tè verde sgonfia e drena i liquidi in eccesso.
- Anche l’artiglio del diavolo è indicato nel trattamento.
Gonfiore addominale: cosa mangiare?
Molti pazienti che lamentano dolore e gonfiore addominale presentano anche la sindrome del colon irritabile o problemi di cattiva digestione, non associabili ad una specifica patologia ma probabilmente risultato di una serie di fattori. La maggior parte delle terapie e dei trattamenti allevia i disturbi digestivi, ma prima di assumere farmaci è importante agire sullo stile di vita, modificando abitudini non sane.
L’alimentazione è il primo aspetto da prendere in considerazione, trattandosi di un disturbo gastrointestinale. Molte volte, addirittura, modificare la dieta può risolvere il problema. I nutrienti a cui è necessario fare più attenzione sono gli zuccheri fermentabili (i cosiddetti FODMPAs), presenti in moltissimi alimenti. Eliminarli del tutto è difficile e comporterebbe squilibri nutrizionali, ma per ottenere un beneficio è sufficiente ridurli per almeno 6-7 settimane. Gli alimenti poveri di carboidrati fermentabili, quindi da preferire in caso di gonfiore addominale, sono:
- alcuni tipi di frutta: arance, fragole e frutti di bosco, melone, limone e lime, banane, ananas e avocado
- alcune verdure: carote, zucchine, lattuga, radicchio, verza, cetrioli, peperoni verdi, rape, barbabietole e spinaci
- piselli
- riso e avena (anche in fiocchi)
- quinoa
- patate
- latte e derivati (anche a ridotto contenuto di lattosio) e formaggi stagionati (per esempio il parmigiano)
- carni non processate
- uova
- pesce
Sono invece ricchi di zuccheri fermentabili:
- tutta la frutta eccetto quella sopra indicata, la frutta candita e la frutta sciroppata
- cavoli, broccoli, carciofi, asparagi, porri, pomodori e peperoni rossi
- funghi
- legumi (ad eccezione dei piselli)
- cipolla, aglio e scalogno
- frumento e derivati
- tutti gli alimenti che contengono glutine
- latte vaccino, yogurt, burro, ricotta e formaggi freschi
- creme dolci
- latte di soia
- carni lavorate, marinate o speziate
È anche bene ridurre il consumo di bevande gassate, perché molto ricche di zuccheri. Ridurre l’assunzione di cibo contenente carboidrati fermentabili è anche utile a risolvere i problemi di stitichezza.
Come eliminare il gonfiore addominale
Una volta esclusi problemi di natura patologica, per eliminare il gonfiore addominale è necessario modificare il modo di mangiare e fare attenzione a cosa si mangia. Riassumendo:
- Mangiare lentamente, masticando bene per non ingerire aria
- Preferire piccoli pasti alle abbuffate
- Eliminare fritti, grassi, dolciumi, cibi industriali e trattati, gomme da masticare ed in generale ogni alimento di difficile digestione
- Limitare il consumo di fibre perché generano aria nello stomaco
La pancia gonfia può anche essere causata da una flora batterica squilibrata. In questo caso è utile assumere fermenti lattici vivi e probiotici, che aiutano a ricostituire la normale flora intestinale e favoriscono la digestione, riducendo il gonfiore. Fare attività fisica regolarmente aiuta a mantenere in salute l’intestino. Esistono poi alcune sostanze che alleviano il gonfiore addominale, come:
- Prodotti che facilitano l’espulsione del gas (dimeticone, alfa-galattosidasi, carbone vegetale)
- Molecole che aumentano la motilità gastrointestinale (procinetici)
- Integratori a base di fibre solubili, lassativi osmotici (nei pazienti con stipsi)
Gonfiore addominale dopo i pasti
Capita molto spesso di soffrire di gonfiore addominale dopo i pasti, specialmente dopo aver mangiato abbondantemente, ma ad alcuni succede anche dopo aver mangiato poco. A volte la spiacevole sensazione di pienezza è accompagnata da diarrea, meteorismo e flatulenza. Anche se ciò sembra accadere senza motivo, in realtà è un disagio provocato da cattive abitudini alimentari, intolleranze e problemi di digestione.
Mentre dopo un’abbuffata (specialmente di grassi, fritti e dolci, bevande gassate e salumi) il gonfiore addominale può definirsi normale, il discorso è diverso se il problema si presenta anche dopo i pasti “normali”. Una delle cause più comuni è l’alimentazione, ma non solo ciò che si mangia, anche come si mangia. Mangiare in fretta e nervosamente, masticare poco e incamerare aria (ad esempio parlando mentre si mangia) favorisce la formazione di gas intestinale.
Pancia gonfia e intolleranze alimentari
Le intolleranze incidono molto sulla salute dell’apparato gastrointestinale, perché possono generare degli stati infiammatori. Le intolleranze alimentari sono una comune causa di gonfiore addominale. Un esempio molto comune è l’intolleranza al lattosio, provocata dalla scarsa o assente produzione dell’enzima lattasi che permette di metabolizzare il lattosio. Se quest’ultimo non viene digerito, viene fermentato dalla flora batterica originando gas. Anche in caso di celiachia si manifesta un meccanismo simile, ma quest’ultima è accompagnata da infiammazione che danneggia l’intestino. I sintomi di una intolleranza alimentare, che si accompagnano al gonfiore addominale, sono assolutamente riconoscibili:
- Crampi addominali
- Pancia gonfia
- Stipsi
- Cefalea
- Mancanza di concentrazione
- Debolezza