Spesso i grandi registi, italiani e nostrani, hanno inserito nelle loro pellicole piatti tipici della nostra tradizione culinaria. I registi in questione utilizzano tale stratagemma sia per spiegare e mostrare il background culturale di alcuni personaggi, sia per dare un senso di veridicità ai racconti narrati. Ecco dunque a voi una breve lista dei cibi italiani presenti in alcuni film, buona lettura.
La pizza margherita in “Mangia prega ama”
Tutti conosceranno la scena in questione, Julia Roberts nella famosa pellicola di Ryan Murphy prodotta nel 2010, mangia una semplicissima pizza margherita nella famosa Antica Pizzeria Da Michele a Napoli (presente oggi in realtà in numerose altre città e paesi). La pizza in questione nel film diventa il simbolo della liberazione nei confronti della dieta e di tutti quei sensi di colpa legati comunque al mondo del cibo e dell’alimentazione.
I maccheroni de “Un americano a Roma”
Nel famosissimo film italiano diretto da Steno nel 1954 Alberto Sordi, sicuramente tra le migliori stelle del cinema italiano di sempre, cerca di immedesimarsi nei panni di un cittadino americano. Nel dopoguerra il sogno americano era forte, ed imitare il loro stile di vita divenne l’obiettivo di molti. Grazie ai giornali ed alle riviste il mito si diffuse nella popolazione e poi anche nel mondo del cinema. Dopo aver cercato di nutrirsi come un vero americano però decide, repentinamente, di tornare indietro, e non rinnegare il magnifico cibo italiano preparando proprio un meraviglioso piatto di maccheroni.
Il ragù di “Il padrino (parte I)”
Come sicuramente saprete moltissimi film che parlano di mafia, o comunque di personaggi italoamericani, presentano scene legate al cibo, e spesso anche alla preparazione dello stesso. Nella pellicola di Francis Ford Coppola girato nel 1972, Clemenza, un membro di alto livello della famiglia dei Corleone prepara in cella un classico sugo all’italiana. La cosa interessante è la durata della scena, davvero prolungata, che vede l’attore tagliare finemente anche lo spicchio d’aglio con l’ausilio di una comunissima lametta da barba. La scena è una pietra miliare del cinema, ed è ricordata ancora oggi come una delle massime espressioni dell’utilizzo di cibo all’interno di una narrazione cinematografica.
Gli spaghetti con le polpette di “Quei bravi ragazzi”
In Quei Bravi Ragazzi del grandissimo Martin Scorsese il cibo svolge un ruolo cruciale nella narrazione, ed è utilizzato per mostrare al pubblico quella che è l’indole violenta e quasi selvaggia dei personaggi presentati. Nel film, infatti, quasi tutte le scene presentate avvengono o direttamente durante i pasti, o poco dopo, per dimostrare come la sensazione di fame degli attori non venga minimamente scalfita nonostante le mattanze che gli stessi compiono. Ecco l’utilizzo quindi del cibo come strumento, e non come un mero elemento ornamentale della scena mostrata. Uno dei tanti piatti presenti nel lavoro di Scorsese, comunque, sono gli spaghetti con le polpette, una preparazione forse non puramente italiana, ma che comunque ha radici profonde nel nostro paese.
Gli spaghetti di “Miseria e nobiltà”
Questa è sicuramente una scena che tutti gli italiani hanno visto almeno una volta nella loro vita, si tratta della famosa “mangiata” di Totò diretta da Mario Mattioli. L’attore, in preda alla più totale euforia, inizia a saltare, ballare, ed urlare, ed iniziando ad addentare il suo piatto di spaghetti al sugo con le mani. Infatti, a causa della fame e delle difficoltà economiche, il personaggio inizia non solo ad ingozzarsi, ma anche a conservare nelle tasche gli spaghetti, che cadono e restano in bilico in maniera assolutamente comica ed esilarate. Secondo gli addetti ai lavori questa non era affatto una scena programmata, ma si tratterebbe anzi di un qualcosa di totalmente improvvisato al momento dall’attore, che ancora una volta dimostra la propria genialità.