La Food and Drug Administration, l’ente governativo degli Stati Uniti che si occupa della regolamentazione dei farmaci ed anche dei prodotti di tipo alimentare, ha approvato un particolare medicinale rinominato “Veozah” (fezolinetant), un farmaco che si introduce nel corpo per via orale, che ha il compito di aiutare le donne ad affrontare le vampate di calore, sia gli attacchi più lievi che quelli più forti.
I consigli che l’azienda produttrice da ai consumatori sono i seguenti: innanzitutto il paziente non deve superare una sola dose di prodotto al giorno, ed anzi, quando la gravità delle vampate risulta essere lieve o trascurabile, la dose giornaliere deve essere assolutamente dimezzata. Il prodotto statunitense, in linea generale, agisce contrastando un particolare recettore presente nel nostro cervello, quello della neurochinina, che si occupa proprio di regolare la temperatura dell’ organismo umano. Il farmaco, stando agli studi fatti in merito, risulta essere totalmente diverso da tutti gli altri in commercio, ed ha permesso di fare grandi passi in avanti nella lotta contro questa condizione di salute. Il medicinale, in ogni casso, presenta anche molte meno controindicazioni rispetto ai suoi concorrenti, ne parleremo in seguito.
Cosa sono le vampate di calore
Discutiamo brevemente del cosa siano le vampate di calore e del perché siano collegate alla menopausa. Negli anni che precedono la menopausa, nelle donne, esiste un perfetto equilibrio tra il recettore di cui abbiamo discusso in precedenza, la neurochinina, e gli ormoni femminili detti estrogeni. Quando la donna entra nel periodo della menopausa invece, questo equilibrio va via via scemando, con i livelli di estrogeni che diminuiscono.
La mancanza di equilibrio tra le due sostanze fa sì che il cervello non sia più in grado di controllare in ogni occasione la temperatura corporea, ed addirittura più del 75% delle donne soffre di tale disturbo. Le vampate di calore provocano non solo calore e forte sudorazione, ma anche una sensazione di stanchezza e spossatezza. Il farmaco di cui abbiamo parlato ha proprio il compito di riequilibrare tali valori, evitando così il verificarsi di tali episodi.
Gli studi in merito e gli effetti collaterali
L’approvazione del farmaco è arrivata dopo attente verifiche ed analisi, ed addirittura il susseguirsi di tre diverse fasi di studi clinici. Gli studiosi americani hanno provato il loro medicinale su oltre tremila persone in tutto il mondo ed ha avuto una durata di circa 52 settimane. Nonostante sia risultato indubbio l’effetto positivo del prodotto nell’affrontare le vampate, sono stati osservati vari effetti collaterali, osserviamoli in seguito.
Tra i vari effetti collaterali che il farmaco può dare riscontriamo: dolore addominale, episodi di diarrea, insonnia, mal di schiena, presenza di vampate di calore di diversa intensità. I medici, e l’azienda produttrice, consigliano assolutamente di fare delle analisi del sangue di controllo almeno ogni 3 mesi durante il primo anno di trattamento, così da osservare i dati ed assicurarsi che tutti i valori siano in norma. L’azienda, nello specifico, sottolinea di osservare prima dell’inizio della cura con questo farmaco, se il paziente abbia problemi al fegato. Nel caso ce ne fossero, infatti, l’azienda produttrice sottolinea l’importanza di contattare il proprio medico di fiducia prima di iniziare ad assumere il farmaco.