Sta arrivando anche da noi l’influenza del Cammello, probabilmente portata dai turisti e da chi è tornato dal Qatar per la Coppa del Mondo. L’influenza si sta diffondendo a causa degli spostamenti delle persone. Questa nuova malattia arriva quindi, dal Qatar.
In questi ultimi mesi si sta parlando molto di questo Paese, soprattutto per i Mondiali di Calcio ma anche per lo scandalo della corruzione che ha travolto i membri del Parlamento Europeo. La cosa che preoccupa di più è che questa nuova influenza del Cammello rischia di creare più danni del Covid. Il nome in realtà, non suscita preoccupazione ma le autorità sanitarie stanno già lanciando l’allarme. Vediamo di cosa si tratta, i sintomi e le cure.
Che cos’è, i sintomi e quanto è preoccupante
Come possiamo già immaginare dal nome, è una malattia particolare che colpisce le vie respiratorie. Infatti, il ceppo che causa l’infezione è lo stesso del Coronavirus ed è noto agli scienziati con il nome di “Mers-CoV, sindrome respiratoria mediorientale”.
In molti paesi è già allerta, in Gran Bretagna sono stati diffusi diversi comunicati alle autorità sanitarie in modo che i medici siano preparati a eventuali ondate. La diffusione di questa malattia nel nostro territorio è causata in parte dai viaggiatori che sono tornati dal Qatar per via dei Mondiali. Ma la malattia è nota nel Paese già dal 2012. Si tratta di una forma virale che dai cammelli passa all’uomo. Chi viene infettato può manifestare diversi sintomi lievi o più gravi alle vie respiratorie. Quando la malattia degenera, gli infetti accusano gravi problemi gastrointestinali e insufficienza renale. Il contagio avviene se si entra a stretto contatto con i cammelli ma anche consumando alimenti derivanti da questi animali, ad esempio il latte che non è stato pastorizzato.
La pericolosità di questo virus è evidente e possiamo accorgercene dai numeri. Secondo gli esperti dell’Heath Security Agency del Regno Unito, un terzo degli infettati muore a causa delle complicanze. Anche Il Messaggero, tra i 2.600 casi rilevati in 12 paesi del Mediterraneo orientale e del Medio Oriente ci sono stati ben 935 decessi, pari al 36% del totale. L’influenza del Cammello è quindi molto più letale del Covid.