L’uscita dell’ultima console Sony è stata da subito accompagnata da polemiche, spesso riguardanti il prezzo e la carenza di prodotti disponibili sul mercato per via della difficoltà nel reperimento di alcuni componenti fondamentali. Da allora, le vendite non sono mai decollate, soprattutto se paragonate a quelle delle vecchie console. Adesso, una nuova notizia apparentemente negativa spaventa i consumatori.
La PlayStation 5, da un giorno all’altro, è diventata ancora più difficile da trovare nella maggior parte dei paesi del mondo. Non a causa di problemi di fornitura, anche se persistono, e non a causa di rivenditori o robot o un altro intermediario che impedisce alle masse di console di gioco di Sony. Invece, è stata la stessa Sony ad impedire la diffusione della sua console sotto forma di un aumento dei prezzi senza precedenti di circa il 10% nella maggior parte dei mercati del mondo, salvo gli Stati Uniti.
Questo il comunicato del CEO di Sony Jim Ryan: “L’ambiente economico globale è una sfida che molti di voi in tutto il mondo stanno senza dubbio affrontando. Stiamo assistendo a tassi di inflazione globali elevati, nonché tendenze valutarie avverse, che incidono sui consumatori e creano pressione su molti settori. Sulla base di queste difficili condizioni economiche, SIE ha preso la difficile decisione di aumentare il prezzo di vendita consigliato (RRP) di PlayStation 5 in mercati selezionati in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), Asia-Pacifico (APAC), America Latina ( LATAM), così come il Canada.”
Gli Stati Uniti per ora si salvano, ma potrebbero essere i prossimi. Questa è la prima volta che una console di gioco ha avuto un aumento dei prezzi post-lancio, e sebbene la PlayStation 4 abbia venduto più del doppio delle Xbox One a marchio microsoft, in molti pensano che Sony stia tirando decisamente troppo la corda, e che alla gente non piacerà questo aumento dei prezzi e sicuramente non apprezzerà il suo tempismo, poiché in contemporanea con l’aumento tragico delle bollette di luce e gas. La reputazione di tutto il marchio PlayStation potrebbe uscirne parecchio malconcia, ma è fin troppo presto per giudicare questa mossa.