Martin Scorsese ha portato con se sul famoso red carpet di Cannes due degli attori che hanno preso parte al suo nuovo lavoro Killers of the flower moon. Robert De Niro e Leonardo Di Caprio hanno condiviso col regista gli addirittura nove minuti di applausi che la stampa, e gli addetti ai lavori, hanno dedicato alla pellicola. La stessa stampa internazionale ha già definito il film un vero e proprio capolavoro moderno. Capace non solo di narrare una storia avvincente, ma allo stesso tempo di scandagliare i lati più oscuri e tetri dell’essere umano.
Il regista ha anche preso parola dopo questi grandi riconoscimenti, ringraziando tutti per essere stato accolto nuovamente in maniera così positiva, apparendo anche profondamente emozionato. Si è detto particolarmente felice per gli attori e per gli sceneggiatori che gli hanno permesso di tirar fuori il massimo da questa pellicola. Scorsese ha inoltre apprezzato la capacità della stampa, e delle varie star presenti a Cannes, di immedesimarsi negli Osage, il popolo nativo americano intorno al quale ruotano tutte le vicende narrate.
Chi sono gli Osage
Gli Osage, popolazione presenta ancora oggi negli Stati Uniti d’America con circa quindicimila anime, si riferivano a loro stessi con un nome particolare. Usavano “Ni-U-Kon-Ska“, che significa letteralmente “gente delle acque di mezzo”, come già segnalato e mostrato dal trailer del film presente in rete da qualche settimana. Nel corso della storia però, ed in particolate con l’arrivo delle truppe francesi nel 1600′, gli esploratori iniziarono a definirli Ouazhagi. Termine che fu poi poi anglicizzato nei decenni successivi dai coloni inglesi in Osage.
Tra i primi consumatori abituali di tabacco e marijuana, gli Osage nel corso del 1800′ sono costretti ad abbandonare le proprie terre d’origine. Questo a causa dell’espansionismo dei “bianchi”, che minacciavano il loro stile di vita ed i loro possedimenti. Lo “spostamento” di grandi fette della popolazione avvenne in periodi distinti. Prima gli uomini, poi le donne ed i bambini, e poi gli anziani, nei primi anni 70′ dell’1800′ oltre 5000 Osage raggiunsero l’Oklahoma (ambientazione del film). Qui acquistarono la propria riserva personale per circa 1 milione di dollari. Tutto sotto l’occhio vigile ed attento del presidente degli Stati Uniti Grant. Questo è inoltre l’unico caso di acquisto di una riserva naturale da parte di una popolo nativo negli Stati Uniti.
Breve spiegazione della trama
Il film di cui abbiamo discusso in precedenza, e diretto dal grande Scorsese, è un misto tra un film action, western, ed un thriller, ambientato, come asserito, in Oklahoma. Nello specifico negli anni 20′ del 1900′. Mostriamo dunque in seguito una breve trama della pellicola che servirà al lettore per giungere preparato al cinema. L’opera si apre con una presentazione davvero spettacolare del popolo Osage. Mostrando sia le bellezze naturali e paesaggistiche dello stato americano, sia le difficoltà che in realtà l’intera nazione stava vivendo in quegli anni.
In ogni caso, nella famosa riserva naturale che ospitava i “nativi”, avvengono una serie di omicidi che devastano la comunità. Lo stato invia degli agenti dell’FBI, tra cui proprio Leonardo di Caprio, ad investigare su tali fatti ed a cercare di fermare quest’ondata di sangue e violenza. L’agente scoprirà ben presto però che dietro a tali omicidi c’è il dio denaro. Poche settimane prima dell’inizio di queste carneficine, infatti, si era scoperto che nelle terre degli Osage c’erano giacimenti di petrolio, giacimenti che ovviamente molti bianchi agognavano.
Ricordiamo agli appassionati, ed agli interessati, che “Killers of the flower moon” sarà nelle sale italiane a partire dal prossimo 19 ottobre.