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MCH: Alto, Basso, Cosa significa e Cosa Mangiare

Con la sigla MCH si intende il Mean Cell Hemoglobin, ovvero il contenuto medio di emoglobina dei globuli rossi. L’emoglobina è particolarmente importante per il funzionamento del nostro organismo dal momento che la sua funzione principale è quella del trasporto di ossigeno. Il suo percorso comincia dai polmoni, dove raccoglie l’ossigeno, per trasportarlo nei tessuti; successivamente nel percorso inverso raccoglie gli scarti dai tessuti (ad esempio l’anidride carbonica).

Per tale motivo, la sigla MCH nelle analisi del sangue rappresenta un parametro di particolare importanza, specie nella diagnosi di patologie legate al sangue come le anemie. Nell’articolo vedremo come interpretare quando questo valore è alto o basso, i valori normali, le problematiche e i sintomi causati da possibili alterazioni con i consigli utili e i fattori di valutare in caso di alterazione dei risultati delle analisi del sangue.

MCH: cos’è?

L’MCH (Mean Cell Hemoglobin) tradotto alla lettera significa emoglobina media per cellula, ovvero parliamo della misurazione dell’emoglobina nei globuli rossi (le cellule adibite al trasporto di questa sostanza attraverso tutto il corpo). Più precisamente attraverso questo parametro si misura la quantità media di Emoglobina contenuta in ciascun globulo rosso. L’Emoglobina (HB) è una proteina “quaternaria“, contenuta nei globuli rossi e la sua funzione principale è quella di trasportare l’ossigeno e anidride carbonica nell’organismo. Ciò significa che svolge un ruolo di rilevanza per la nostra salute e, soprattutto, per la nostra sopravvivenza. Attraverso i vasi sanguigni permette il trasporto di ossigeno dai polmoni agli organi interni.

[md_boxinfo title=”Curiosità”]L’ossigeno, trasportato dai globuli rossi, verrà trasportato dentro le singole cellule, dentro delle strutture microscopiche chiamate mitocondri, dove insieme ad altre molecole alimentari verrà usato per produrre energia. [/md_boxinfo]

Nell’ambito di analisi del sangue specifiche, stiamo parlando di emocromo (o esame emocromocitometrico). L’MCH fa parte degli indici corpuscolari e viene spesso letto insieme ad altri valori quali: l’MCHC e l’MCV (leggi la definizione poche righe sotto). In effetti, se l’MCH calcola il livello di emoglobina contenuto nei globuli rossi, le altre due sigle procedono sistematicamente al:

  • Calcolo della grandezza media dei globuli rossi (MCV)
  • Calcolo della concentrazione media dell’emoglobina in un solo globulo rosso (MCHC)

Solitamente questi valori sono spesso controllati e analizzati nell’ambito della diagnosi di tipologie diverse di anemia (anemie normocitiche, microcitiche, ipocromiche ecc). Difatti, l’analisi specifica degli indici corpuscolari serve, soprattutto, nell’identificazione e prevenzione di condizioni come:

  • Anemie
  • Tumori
  • Infezioni del sangue
  • Infiammazioni
  • Problemaiche nella coagulazione

MCH alto: cosa significa

Solitamente quando si parla di MCH alto si fa riferimento automaticamente anche a un innalzamento dell’MCV. L’MCH alto, però, rappresenta una condizione particolarmente pericolosa dal momento che potrebbe comportare forme più evolute di anemia. Ad esempio, nel momento in cui questo valore è alto, vorrà dire che i globuli rossi vengono prodotti in numero minore ma la grandezza degli stessi, invece, è in aumento. Questa problematica potrebbe anche incorrere a:

Spesso, l’MCH alto potrebbe essere causato anche da:

  • Anemie emolitiche
  • Anemie aplastiche
  • Disfunzioni tiroidee
  • Ipertiroidismo
  • Anemia macrocitica
  • Anemia causata da celiachia
  • Problematiche al fegato
  • Sindrome mielodisplastica

MCH basso: cosa significa

Quando il valore di MCH è basso, questo potrebbe indicare una condizione di riduzione della grandezza dei globuli rossi nel sangue. Ciò significa, automaticamente, anche una riduzione di emoglobina nel sangue e, quindi, problematiche legate al trasporto di ossigeno e alla produzione di energia. Solitamente l’MCH basso è associato all’anemia ipocromica microcitica, ma può essere causata anche da altre patologie e condizioni gravi, come:

  • Carenza di ferro
  • Anemia sideropenica
  • Talassemia
  • Anemia sideroblastica
  • Anemia da celiachia
  • Emoglobinopatie
  • Emorragie
  • Tumori
  • Artirte reumatoide

MCH basso: cosa mangiare

Dal momento che un MCH basso spesso è sinonimo di una carenza di ferro, uno dei rimedi veloci ed efficaci per normalizzare il parametro è proprio grazie a un’alimentazione equilibrata e ricca di ferro. Per tale motivo è utile seguire i consigli di uno specialista dell’alimentazione in grado di elaborare una dieta adatta alla nostra condizione clinica. Questo valore è da tenere sotto controllo specie in gravidanza quando una carenza di ferro è del tutto normale ma non deve diventare patologica. Nei casi di MCH basso una dieta ricca di vitamina C e di vitamina B12 è essenziale per facilitare l’assorbimento di ferro. Per tale motivo è utile seguire una dieta che preveda alimenti come:

  • Frutta secca a guscio: mandorle, arachidi ecc.
  • Carni bianche
  • Carne di cavallo
  • Tonno fresco
  • Cereali integrali
  • Timo
  • Riso
  • Verdura a foglia verde scura

MCH: valori normali

Seppure i valori cosiddetti “normali” possono subire delle variazioni in base a sesso, età, patologie e strumentazioni dei diversi laboratori d’analisi, esistono valori nella norma a cui fare riferimento. I valori “normali” di MCH variano tra i 26 e i 32 picogrammi. Nel momento in cui l’MCH risulta più basso o più alto di questi indicatori di riferimento, vorrà dire che bisogna tenere sotto controllo la condizione fisica. Spesso si tende a confondere le sigle MCH e MCHC, qual è la differenza precisa?

  • Con la sigla MCH si intende un valore definito in termini di peso nel calcolo dell’emoglobina per ogni singolo globulo rosso
  • Con la sigla MCHC, invece, il valore si intende in termini di percentuale

Consigli e fattori da valutare

Prima di farsi prendere dal panico raccomandiamo severamente di rivolgersi a un medico specializzato per poter leggere con consapevolezza i risultati delle nostre analisi. Sfogliare i siti web è sì utile per comprendere a cosa si può andare in contro ma la preparazione di un medico è altresì fondamentale. Ricordiamo che, spesso, quando si tratta di MCH basso, come abbiamo precedentemente specificato, una delle cause può essere associata al mancato apporto di ferro. Si tratta, in questi casi, di controllare l’alimentazione e il regime alimentare che seguiamo, facendosi aiutare da un nutrizionista o dietologo, in modo da integrare la nostra dieta con alimenti utili alla produzione di ferro; ad esempio:

  • Legumi
  • Farina di soia
  • Frutta secca
  • Verdure a foglie verdi scure
  • Carne di cavallo e carni rosse
  • Tuorlo d’uovo
  • Carne di tacchino ecc.

I risultati dell’MCH, però, possono anche essere alterati da altre condizioni, come:

  • Obesità
  • Alcolismo
  • Carenza di Vitamina B12 e acido folico
  • Infiammazioni croniche
  • Assunzione di alimenti prima dell’esame del sangue

[link_analisi_sangue]

[md_domande_e_risposte]
{“domanda”: “Cosa significa MCH alto?”, “risposta”: “L’MCH (emoglobina corpuscolare media) misura il peso dell’emoglobina presente all’interno dei globuli rossi.”},
{“domanda”: “Cosa è MCH nelle analisi del sangue?”, “risposta”: “MCH viene rilevato tramite analisi del sangue per poter individuare il contenuto di emoglobina medio presente nei globuli rossi del sangue. E’ un parametro espresso in picogrammi ovvero un milionesimo di milionesimo di grammo, cioè 1/10^12”},
{“domanda”: “Cosa è MCHC?”, “risposta”: “MCHC invece è la concentrazione cellulare di emoglobina presente in un singolo globulo rosso in relazione alla sua dimensione”},
{“domanda”: “Che cosa è l’ematocrito basso?”, “risposta”: “L’ematocrito, espresso in percentuale, esprime il rapporto tra la parte corpuscolata del sangue, costituita da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine e la parte liquida del sangue, ovvero il plasma”},
{“domanda”: “Che cosa è RBC?”, “risposta”: “Per RBC si intente La conta che quantifica il numero totale di globuli rossi presenti nel sangue dell’individuo.”}
[/md_domande_e_risposte]