in

Nuova epidemia in arrivo tra due anni, cosa sappiamo?

Molti studi parlano di una nuova epidemia che colpirà il mondo, approfondiamo il discorso

Nuova epidemia in arrivo tra due anni
Nuova epidemia in arrivo tra due anni

Stando alle ultime indiscrezione giunte esiste il concreto rischio di una nuova pandemia da Covid-19 nel 2025. Secondo le ricerche svolte da specialisti statunitensi, infatti, nonostante l’Oms abbia finalmente parlato di fine dell’emergenza sanitaria, una nuova variante potrebbe causare una fortissima ondata di contagi.

Tali documenti sarebbero già giunti sulle scrivanie della Casa Bianca, che però non ha emesso nessun tipo di comunicato in merito a queste voci. Approfondiamo meglio la situazione attuale nel mondo ad oggi.

Cosa sappiamo a riguardo?

Secondo gli scienziati in questione la nuova variante di Covid, ben diversa da quella di Omicron, sarebbe già stata osservata nelle falde acquifere statunitensi, ma non si conosce ancora molto a riguardo.

L’importante Fondazione Gimbe, che continua imperterrita a monitorare gli andamenti della pandemia nel nostro paese e nel mondo, ha infatti sottolineato l’importanza di continuare ad utilizzare le mascherine, soprattutto nei presidi ospedalieri, e di non abbassare la guardia.

La fondazione sottolinea infatti come nel mondo continuino a morire migliaia di persone ancora oggi, con anzi, milioni di persone che ogni mese continuano ad essere contagiate. Altro fattore importante è rappresentato dalle vaccinazioni, che devono proseguire, soprattutto per i cittadini più fragili, nonostante la fine dell’emergenza sanitaria.

Molti ministri hanno italiani hanno infatti specificato come sia fondamentale non abbassare la guardia nonostante la splendida notizia giunta nelle scorse settimane dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità. Altro fattore cruciale è il sistema che lo stato ha creato per difendere i propri cittadini, tra hub vaccinali e zone Covid all’interno degli ospedali, che non solo non possono essere smantellate, ma anzi devono essere assolutamente rafforzate.

Risulta importante infatti spiegare alla popolazione che certo, bisogna tornare a vivere come accadeva prima della pandemia, ma senza dimenticare i mesi di orrore trascorsi.

Boom influenza - Foto di Andrea Piacquadio/ Pexels.com
Boom influenza – Foto di Andrea Piacquadio/ Pexels.com

I contagi oggi nel mondo

Mostriamo, inoltre, brevemente, la situazione contagi sul nostro pianeta. Noteremo, dai seguenti dati, che infatti il Covid esiste ancora, è una realtà infatti in moltissimi paesi e continua a mietere vittime. Sebbene l’emergenza vera e propria sia ormai passata, nel mese di aprile sono stati registrati nel mondo 2.8 milioni di nuovi casi di infezione, ed oltre 18 mila morti.

Sebbene i contagi siano drasticamente calati in continenti come  Africa (-49%), Europa (-37%) Americhe (-34%), in altri ciò non accade, nello specifico, nel Sud-Est Asiatico, il numero di persone affette da Covid è cresciuto addirittura del 450%. Questo aumento, sebbene meno rilevante, si nota anche nel  Pacifico Occidentale, dove la crescita risulte essere del 15%, e nel Mediterraneo Orientale con un +8%.

La variante Arturo, di cosa si tratta?

Come tutti sappiamo, dal momento della scoperta del virus a Wuhan in quello che ormai sembra il lontanissimo 2019, il patogeno è mutato centinaia e centinaia di volte, dando infatti vita ad altrettante varianti. Alcune di queste si sono rivelate essere meno “cattive” rispetto a quella originaria, molte altre invece sono diventate notissime grazie ai vari media internazionali e nazionali, ed anche alla loro maggiore pericolosità, che ha dato vita ad ondate diverse ed a tratti molto intense.

Una delle varianti più pericolose e diffuse oggi è quella denominata Arturo, fortemente presente in India, ma che da settimane si diffonde sempre di più in tutto il mondo. Tale variante, infatti, secondo gli scienziati, è stata già segnalata in oltre 40 paesi, e risulterebbe essere 1.25 volte più contagiosa di quella Kraken, che ha a sua volta infettato milioni di persone.

Scritto da Pasquale Arrichiello

A 24 anni ho conseguito una laurea magistrale in Scienze Storiche alla Federico II di Napoli. Oltre alla storia ed alla filosofia, due delle mie principali passioni, ho da sempre coltivato un profondo amore per la scrittura, ed è proprio questo legame ad avermi condotto nel mondo dei copywriter.