L’onicomicosi, chiamata anche micosi dell’unghia, è un’infezione piuttosto comune e facilmente trasmissibile. È causata da particolari tipologie di funghi che attaccano le zone particolarmente ricche di cheratina come, appunto, le unghie. Si tratta, dunque, di una delle patologie dell’unghia più frequenti insieme all’onicogrifosi e altre alterazioni.
Interessano soprattutto le unghie dei piedi in quanto trovano il loro habitat ideale in un ambiente caldo, umido e l’utilizzo di scarpe, calze e sudore vanno a ricreare proprio quell’ambiente ideale. Oltre a questo, i piedi sono più esposti ai funghi in quanto spesso ci si trova a camminare con il piede scoperto in zone comuni a molte altre persone come spogliatoi, piscine e saune.
Onicomicosi: Cos’è?
Come detto precedentemente l’onicomicosi è un processo infettivo provocato da diverse tipologie di agenti patogeni tra cui, i più comuni: funghi, lieviti e dermatofiti. Solitamente i primi segni dell’infezione cominciano a svilupparsi a partire dal bordo o dalla radice dell’unghia. Le zone interessate possono essere sia la parte superficiale della struttura ungueale che il letto, la parte che è più a contatto con la pelle.
Ma come riconoscerla? Il colore dell’unghia tende a cambiare e la superficie si presenta con una fragilità aumentata e dall’aspetto irregolare fino al punto che può tendere a deformarsi. Questo avviene perché il fungo trova nella struttura cheratinica il suo nutrimento andando ad alterarne l’architettura.
- Anche quando pensiamo alle unghie estive e ai trend di nail art, meglio assicurarsi della buona salute delle proprie unghie
Onicomicosi: cause
Abbiamo detto che la causa principale dell’onicomicosi è un fungo, ma quali sono questi funghi? Tra le specie più comuni è importante ricordare anche la Candida Albicans. Precedentemente abbiamo già accennato ad alcune possibili cause tra cui venire in contatto con il piede nudo con il fungo in luoghi come spogliatoi, piscine ecc. Lo stesso patogeno poi trova in un ambiente caldo umido la condizione favorevole al suo sviluppo. Questo ovviamente può essere ricreato grazie all’utilizzo di molte ore di scarpe e calzature, soprattutto se troppo strette ed avvolgenti oppure di materiali non di qualità che non aiutano nella traspirazione e non assorbono il sudore.
Per quanto tutti i soggetti possano venire a contatto con un’onicomicosi ci sono delle cause che possono portare a predisposizione di questa situazione tra cui:
- un precedente caso di onicomicosi propria oppure in famiglia
- patologie vascolari
- alluce valgo
- acne
- contatto con agenti particolarmente aggressivi
- dermatite atopica
- diabete
- ipertensione
- fumo attivo
Onicomicosi: sintomi
Essendo l’onicomicosi causata da un fungo è importante riconoscere tempestivamente i sintomi prima che l’infezione possa propagarsi. Abbiamo già detto che l’onicomicosi può essere riconosciuta per via del cambiamento nell’aspetto dell’unghia. Questa non solo cambia colore, possono infatti comparire macchie giallastre, bianche oppure marroni, ma appare anche più fragile e tende a spezzarsi alle estremità. Oltre a questi appena descritti, tra i sintomi, è impossibile non citare:
- dolore alle dita
- odore sgradevole
- distacco della struttura
- pelle in prossimità dell’unghia infetta infiammata
- anomalo accumulo di cheratina al di sotto della sua superficie
[md_boxinfo title=”Curiosità”]Soprattutto quando i sintomi si presentano lievi l’onicomicosi tende ad essere trascurata e sottovalutata. Come abbiamo già detto, se l’unghia non viene trattata la situazione può peggiorare portando dolore in prima battuta e poi distaccamento, oltre che ad interessare anche le altre unghie. Va ricordato anche che il tempo di rigenerazione dell’unghia dei piedi può arrivare ad un anno, le unghie delle mani presentano tempi nettamente minori.[/md_boxinfo]
Onicomicosi: cura
Se l’onicomicosi si presenta ad uno stadio iniziale per curarla è possibile intervenire anche con prodotti naturali con l’obiettivo di arginare l’infezione. Tra questi i più utilizzati sono rappresentati dal tea tree oil. Questa sostanza ha note proprietà antibatteriche ed antifungine tanto che qualche anno fa era stato particolarmente apprezzato per le sue applicazioni cutanee per contrastare l’insorgenza di brufoli. Nel caso dell’unghia è possibile applicarne qualche goccia nella zona interessata più volte al giorno; questa potrebbe anche rappresentare una tecnica preventiva.
Un aiuto può arrivare anche da una sostanza che tutti abbiamo nelle credenze in cucina, il bicarbonato. Come tutti sappiamo, questo, è veramente molto versatile e può essere utilizzato nelle più svariate occasioni. In caso dell’onicomicosi può essere aggiunto, a scopo preventivo nel pediluvio. Anche l’olio di ricino è molto utile nel trattamento.
Se il caso si presenta, invece, molto grave si può pensare di intervenire chirurgicamente; soprattutto se l’unghia non risponde ai farmaci e agli altri rimedi. In questo caso si provvederà all’asporto dell’unghia, intervento piuttosto semplice che si svolge in ambiente ambulatoriale e con anestetico locale. Una volta eseguito l’intervento il letto ungueale andrà trattato con farmaci antimicotici. In questi casi le guarigioni definitive riguardano una media di otto persone su dieci.
[md_boxinfo title=”Curiosità”]Per diagnosticare in modo sicuro l’onicomicosi è fondamentale sottoporsi ad una visita dermatologica in cui il medico esaminerà l’unghia in modo attento anche al microscopio e ne preleverà un campione per capire esattamente quale è il fungo responsabile per procedere poi ad indicare il trattamento più adatto.[/md_boxinfo]
Onicomicosi: farmaci più efficaci
I farmaci di elezione per combattere l’onicomicosi sono quelli con proprietà antifungine da applicare localmente. Queste formulazioni sono, infatti, strutturati in modo di contenere principi attivi efficaci nel processo di eliminazione del fungo. Tra questi principi attivi tra i più conosciuti ed utilizzati ci sono:
- Amorolfina: questo principio attivo può agire andando a inibire la crescita del fungo oppure andandolo a distruggere. Per quanto riguarda il dosaggio ed il periodo di trattamento dipende dalle indicazioni del medico ma solitamente si applica una o due volte a settimana per un periodo che può arrivare anche a coprire l’anno.
- Bifonazolo: altro antifungino che però, solitamente, prevede un’applicazione quotidiana per un periodo di un mese.
Ovviamente questi due sono solamente alcuni esempi di principi attivi. Per quanto riguarda le forme di presentazione del medicinale queste solitamente, per facilitarne l’applicazione possono essere sottoforma di lozione, crema o smalti medicati (molto utile in quanto contribuiscono anche a formare una pellicola protettiva che ha il compito di trattenere nella zona interessata il principio attivo).
[md_boxinfo title=”Curiosità”]Se l’onicomicosi interessa la zona sotto l’unghia si possono trovare in farmacia anche dei particolari applicatori a forma di penna che permettono di raggiungere in modo agevole la zona interessata. In base alle indicazioni del medico ovviamente sarà possibile intraprendere una terapia che preveda la somministrazione di alcuni farmaci attraverso la via orale.[/md_boxinfo]
Tutti conosciamo il potere infestante dei funghi e quanto questi possano diffondersi facilmente. Nei casi dell’onicomicosi, infatti, non bisogna prestare attenzione solo alle unghie ma anche alle calzature ed alle calze, molto spesso a intimo contatto con il piede. In questo caso può essere utile usare spray o polveri apposite da applicare su queste.
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