Pasqua è dietro l’angolo, con il suo carico di uova di cioccolato, colombe e simbolismi vari. La sua storia è antichissima, fu infatti istituita nel 325 d.C. per preciso volere dell’imperatore Costantino I nel 325 d.C., con il Concilio di Nicea. All’interno di questo articolo vogliamo vedere da vicino quali sono le curiosità legate a questa festa.
Ogni nazione ha le sue tradizioni e non tutti gli angoli del globo presentano le usanze tipiche della Pasqua cristiana. Alla base ritroviamo sempre il profondo significato di rinascita spirituale, ma le modalità cambiano molto a seconda del paese.
Curiosità sulla Pasqua
Ecco 5 curiosità sulla Pasqua che ci stupiranno, rivelando usanze bizzarre e particolari:
- Lotta delle uova in Olanda: siamo soliti pensare alle uova che si mangiano golosamente nella Settimana Santa. In terra olandese, però, c’è una tradizione un po’ diversa e anomala ossia la battaglia delle uova. Due sfidanti si contendono un premio a suon di uova sode, che vengono sbattute l’una contro l’altra. Ovviamente, quella che si rompe, perde.
- Attenzione alle streghe in Svezia, Danimarca e Finlandia: non abbiamo sbagliato a scrivere, avete letto bene! Stiamo parlando proprio di streghe quelle che siamo soliti immaginare ad Halloween o al massimo alla Befana. Nei paesi nordici c’è la curiosa usanza, il giovedì santo, di far vestire le bambine di stracci e ricoprirsi di fuliggine, bussando di porta in porta per avere dolciumi. Si tratta di una tradizione secolare per scacciare il demonio e gli spiriti maligni, l’ascendenza è naturalmente pagana. Per garantirsi il favore delle streghe, in alcuni paesini, si accendono i cosiddetti falò di Pasqua e si svolge la benedizione dei gattici, i rami di pioppo.
- Gavettoni in Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca: non è estate e stiamo sempre parlando delle tradizioni curiose pasquali in giro per il mondo. In Slovacchia, il Lunedì Santo si è soliti svolgere l’innaffiatura delle ragazze, utilizzando gavettoni. Si tratterebbe di un antico rito pagano di fertilità, legato alla primavera e alla rinascita.
- Easter Egg rolling: “che giramento di uova”! Non è una battuta di dubbio gusto, ma un gioco che si tiene ogni anno nei giardini della Casa Bianca in compagnia del Presidente in carica e della sua First Lady. Consiste nel far rotolare un uovo sul prato senza romperlo. La tradizione pasquale dell’egg rolling risale al 1814.
- Ballo dei diavoli a Prizzi, Palermo: in terra siciliana, sono ancora vive tradizione secolari e riti ancestrali legati alla terra e alla rinascita della natura. La mattina di Pasqua, ogni anno, a Prizzi c’è una processione di figure infernali che tentano di impedire l’incontro tra il Cristo risorto e la Madonna. Qui intervengono gli angeli in soccorso e c’è la vittoria del bene sul male. Sicuramente, è un’usanza molto suggestiva da vedere.
Oltre a queste 5 curiosità, ci sono innumerevoli altri riti particolari legati alla Pasqua che vale la pena conoscere. Ad esempio, in Russia ogni anno la mattina di Pasqua c’è la macabra usanza di fare colazione al cimitero, in compagnia delle anime dei propri cari defunti. Molto interessante è anche la frittata gigante che si realizza ogni anno ad Haux, in Francia. Tutto questo ricorda la leggendaria storia secondo cui Napoleone, fermatosi per rifocillarsi in questa cittadina, mangia una omelette così buona che ne ordina una gigante il giorno seguente, per sfamare tutto l’esercito di 1000 uomini.
Sempre in Francia, i bambini credono nella storia del ritorno delle campane da Roma nel giorno della Santa Pasqua. Secondo la leggenda, dopo la morte di Gesù, tutte le campane della Francia smisero di suonare e si diressero in volo piangendo, verso Roma, per essere benedette dal Papa. Nel viaggio di ritorno, le campane non tornavano a mani vuote ma portavano ai bambini uova di cioccolato e doni.
Da dove deriva la tradizione
Secondo gli studiosi, la parola Pasqua deriva dal greco pasha e dell’aramaico pasah che significa “passare oltre” o “passaggio”. Per gli Ebrei, la Pasqua simboleggia il passaggio dalla condizione di schiavi a quella di uomini liberi attraverso il Mar Rosso. Dall’altra parte, per i Cristiani, simboleggia la rinascita e la resurrezione di Cristo dopo la crocifissione sulla croce.
Non a caso, presso gli ebrei, la tradizione della Pasqua nasce dall’attività agricola. La pesach, in origine, era la festa della raccolta dei primi frutti della campagna, a partire dal frumento. Da qui il simbolo della rinascita, con una festa che cambia giorno ogni anno perchè segue il plenilunio di primavera.
Perché si regala l’uovo di Pasqua?
Regalare uova a Pasqua è un’usanza ben più antica della Pasqua stessa. Nell’antichità, l’uovo ha sempre avuto una forte valenza simbolica, in quanto custode di vita oltre che segno di rinascita e rinnovamento. Già in epoca precristiana, c’era l’abitudine di scambiarsi uova come gesto di buon augurio, auspicio e fertilità. Era un’usanza tipica dei Persiani regalare uova come simbolo di buona fortuna, per l’avvento della primavera e anche come augurio di fertilità dei campi. Presso i romani, i greci e gli Egizi pare fosse comune l’abitudine di sotterrare un uovo dipinto di rosso nel terreno, come augurio per un buon raccolto. In particolare, per gli Egizi, l’uovo era l’origine del tutto e si pensava che in esso fossero racchiusi i quattro elementi (fuoco, aria, terra, acqua).
Con l’avvento del Cristianesimo, si diffuse la consuetudine per i fedeli di portare in Chiesa uova di gallina sode per essere benedette. L’uovo sodo, infatti, spariva dalle tavole dei cristiani per tutto il periodo quaresimale e ricompariva nel banchetto sacro del giorno di Pasqua, come simbolo di rinascita e resurrezione di Cristo. Nell’Alto Medioevo in Germania nacque l’usanza di regalare uova come simbolo di buon augurio per la primavera. La gente comune usava uova bollite avvolte in foglie di alloro, mentre gli aristocratici erano soliti scambiarsi uova d’oro, platino, argento e finemente lavorate da artigiani.
L’origine dell’uovo di cioccolato vero e proprio risale, invece, al Settecento ed è connesso alla figura del re Sole, ossia Luigi XIV. Fu lui che, per stupire i nobili della corte di Versailles, commissionò al suo chocolatier di fiducia il compito di creare delle uova di crema di cacao. Queste uova però non erano vuote, ma ricolme di cioccolato. Pare che il re, per allietare le cortigiane e i visconti, organizzò anche una vera e propria caccia alle uova di cioccolato nei giardini favolosi della mitica reggia fuori le porte di Parigi.
Per le prime uova con sorpresa bisogna attendere la fine dell’Ottocento, quando l’orafo di corte dello zar Alessandro III Fabergé fu incaricato dal sovrano di realizzare delle preziosa uova matrioska con all’interno due doni: un pulcino d’oro e un simbolo della corona. Se oggi, quindi, troviamo la sorpresa all’interno dell’uovo di Pasqua, lo si deve a un’idea di Fabergé. D’altra parte, c’è chi sostiene che l’invenzione della sorpresa nell’uovo di cioccolato si debba ai Piemontesi, maestri nell’arte dolciaria. Con l’avvento delle sorprese nell’uovo, però, si è andato perdendo l’interesse per il simbolismo originario dell’uovo come dono di primavera e di Pasqua. Infatti, la concentrazione si è spostata sul dono all’interno.
Che significato ha il coniglietto pasquale?
Dal classico uovo al cioccolato alla colomba bianca, sono innumerevoli i simboli della Pasqua, incluso il celebre coniglietto pasquale. Pare che la tradizione del coniglio pasquale, legata a quella della rinascita primaverile, vada ricercata nei Paesi del Nord Europa. Il coniglio, più precisamente la lepre, è un animale scaltro, abile a procacciarsi il cibo nella fredda e dura stagione invernale, ma molto attivo anche in primavera. Non a caso, lo si nota spesso nei prati fioriti.
Prima dell’avvento del cristianesimo, il coniglio era considerato un simbolo di fertilità e di rinascita, sia per la sua facilità nel riprodursi sia come rappresentazione della natura e del mondo animale. Infatti, ogni anno tornava a vivere dopo il freddo e lungo inverno. Inoltre, questo animale, essendo in grado di cambiare il colore del manto a seconda delle stagioni, è stato spesso paragonato alla figura di Cristo e alla sua rinascita.
L’associazione vera e propria tra coniglio e festività pasquale si fa risalire alla Germania del periodo tardo medievale. Secondo alcuni storici, sarebbe connessa invece al luteranesimo. In questo senso, il coniglio pasquale sarebbe una sorta di “Babbo Natale” del periodo di Pasqua, poiché porta in dono uova di cioccolato solo ai bambini buoni. Esisteva la consuetudine per i bambini tedeschi di preparare, la notte prima di Pasqua, un comodo nido per il coniglietto pasquale che sarebbe giunto l’indomani a portare loro simpatiche uova colorate.
Questa usanza viene citata per la prima volta nel trattato del 1682 De ovis paschalibus di Georg Frank von Francken e permane tuttora in alcune località tedesche dove si fa la caccia alle uova nascoste da un coniglietto birichino di nome Osterhase. Dall’Europa del Nord si è poi diffusa ai paesi di lingua anglosassone sino a giungere negli Stati Uniti dove è nata la tradizione dell’Easter Bunny.
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Pasqua ortodossa e differenze
La Pasqua ortodossa a differenza di quella cristiana fa riferimento al calendario giuliano e non a quello gregoriano. Ecco perché per gli ortodossi la Pasqua cade la domenica seguente la prima luna piena dell’equinozio di primavera. Mentre la Pasqua cristiana si festeggia sempre nel periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile, quella ortodossa cade nell’arco di tempo compreso tra il 4 aprile e l’8 maggio.
Quest’anno 2022 la Pasqua ortodossa si festeggia il 24 aprile, mentre la Pasqua cristiana il 17 aprile. Inoltre, sulle tavole ortodosse a Pasqua i cibi tipici sono il kulic, un dolce riportato qui in foto, e la paska, un formaggio fresco.