I lavoratori che svolgono mansioni particolarmente gravose hanno diritto ad alcuni benefit per quanto riguarda le pensioni. Questi includono anche andare in pensione in maniera decisamente agevolata, con soli 35 anni di contribuiti, previa dimostrazione di aver svolto suddette mansioni usuranti. Questo provvedimento si è largamente diffuso in tutta Europa. Per questo, è un giusto modo di ringraziare chi, in un modo o nell’altro, ha lavorato pur sapendo di star potenzialmente danneggiando la sua salute e andando incontro a più rischi del lavoratore medio.
La rete europea per la politica sociale (ESPN) nasce nel luglio 2014 su iniziativa della Commissione europea. Serve per fornire informazioni, consulenza e analisi indipendenti tempestive e di alta qualità e competenze su questioni di politica sociale nell’Unione europea e nei paesi limitrofi.
L’ESPN riunisce in un’unica rete il lavoro che veniva svolto dall’europeo Rete di esperti indipendenti sull’inclusione sociale, Rete per il supporto analitico sull’Impatto socio-economico delle riforme della protezione sociale (ASISP) e MISSOC (Mutual Information sistemi di protezione sociale).
In alcuni paesi europei i lavoratori occupati in lavori riconosciuti come “ardui” o “pericolosi” apparentemente beneficiano di norme di pensioni più favorevoli. Tra queste, una vantaggiosa maturazione dei diritti pensionistici e/o accesso a una pensione (quasi) completa prima raggiungimento dell’età pensionabile legale (SPA).
Negli ultimi anni, però, i sistemi pensionistici in tutta Europa assistono a uno spostamento verso vite lavorative più lunghe e successive al pensionamento, sullo sfondo dell’invecchiamento della popolazione e dei vincoli fiscali. Statutario le età pensionabili si aumentano e i percorsi di prepensionamento limitati. Questo mentre le politiche si concentrano sempre più su alternative al pensionamento anticipato, anche per i lavoratori in lavori gravosi o pericolosi.
Molti governi hanno profuso grandi sforzi e ingenti capitali politici per innalzare l’età pensionabile. Compresa la riduzione della portata dei vantaggi pensionistici per le persone che svolgono lavori gravosi. Limitante assegni di invalidità ai “veramente” malati e inabili al lavoro; e così via”. Il cambio di politica verso una vita lavorativa più lunga può rivelarsi particolarmente impegnativo per i lavoratori in difficoltà e/o lavori in pericolo– di seguito per lo più indicati come WAHJ.
Stati membri (e i paesi europei in generale) affrontano questa sfida, con in vigore speciali percorsi di pensionamento per WAHJ. Questo maggiore attenzione alla riattivazione (ad es. formazione; mobilità) o una combinazione delle due. Mentre la Commissione europea continua a monitorare gli sviluppi della politica pensionistica e l’adeguatezza delle pensioni, è importante ottenere di più analisi dettagliata. Nello specifico, per l’impatto di questo cambiamento di politica pensionistica sui modelli pensionistici e adeguatezza del reddito di WAHJ.