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Perdere Peso Velocemente camminando e senza dieta

Perdere peso velocemente in una settimana: si può? Tutti noi ci siamo trovati nella fase in cui il nostro obiettivo era perdere peso. Questo periodo probabilmente era accompagnato da grandi sacrifici a livello alimentare e probabilmente sportivo. Ma vedere il numero che scendeva sulla bilancia era spesso accompagnato da una sensazione di soddisfazione tale che eravamo spinti a continuare nel percorso verso i nostri obiettivi.

I risultati e l’entusiasmo del primo periodo funzionano spesso come una molla motivazionale. Ma il tutto potrebbe subire una battuta d’arresto non appena si raggiunge il tanto temuto stallo. Perdere peso in una sola settimana è possibile? Certo, sicuramente la bilancia nella prima settimana può scendere molto rapidamente ma purtroppo questo è dovuto soprattutto ala variazione dell’acqua corporea e non al grasso.

Perdere peso velocemente

È importante ricordare che perdere peso e dimagrire sono due concetti che non sempre viaggiano a braccetto e la lentezza. Dopo i primi chili apparentemente persi con facilità, con cui arrivano i progressi successivi possono essere anche molto demotivanti e causare l’abbandono del nuovo stile di vita. Proprio per evitare questa tendenza è utile ricordare che la perdita di peso è un concetto generale e che dimagrire non equivale solamente a perdere chili ma alla riduzione della massa grassa salvando, quanto è possibile, quella magra (muscolo).

Se ci si basa unicamente su un calcolo delle calorie in ingresso e in uscita tutto ciò può diventare un vero e proprio incubo. Questo perché 1 grammo di grasso equivale a 9 calorie e quindi, per perderne un chilo il deficit dovrebbe essere di 9000 calorie, un numero grandissimo contando che in un’alimentazione media l’introito è di circa 2000 calorie.

Facendo un semplice conto matematico si nota come sarebbe necessario dover digiunare per quasi una settimana o comunque avere un dispendio (nell’attività fisica o quotidiana) veramente importante per arrivare a questo risultato. Per questo è utile seguire anche altri piccoli accorgimenti da abbinare ad un regime nutrizionale controllato.

Come perdere peso camminando o correndo

Camminare è sicuramente uno dei metodi più semplici per aumentare il consumo calorico giornaliero e, soprattutto nelle giornate primaverili ed estive, rappresenta anche un momento per godere del sole e immergersi nella natura. Perché però la camminata rappresenti veramente un alleato efficace nella perdita di peso è bene lavorare in un range compreso tra il 60 ed il 70% della frequenza cardiaca massima (si può calcolare banalmente con la formula 220-età). Anche se spesso viene detto che in un allenamento lungo e lento il combustibile principale sia rappresentato dai grassi è stato dimostrato che viene comunque bruciata una miscela di grassi e carboidrati in proporzione variabile.

Anche la corsa, se ben dosata, può rappresentare un ottimo alleato in quanto anche se, in questo caso vengono bruciati principalmente i carboidrati. Correre, infatti, permette, rispetto alla camminata, di avere un consumo calorico maggiore. Se si è in sovrappeso o alle prime armi però non è tra le attività consigliate perché i livelli di cortisolo aumentano. Si tratta di un ormone catabolizzante (il nostro intento era conservare la massa magra per avere un consumo calorico maggiore anche a riposo). Questo avviene perché il fisico viene sottoposto a stress; di conseguenza si avrà anche un incremento della produzione di insulina che viene tradotto in maggiore senso di fame che può essere complesso da gestire.

[md_boxinfo title=”Curiosità”]Un’altra strada che si può percorrere per perdere peso velocemente è quella dell’allenamento HIIT (un allenamento intervallato ad alta intensità) che si può basare su esercizi come gli scatti oppure gli skip sul posto. Questa tipologia di lavoro sembra, a differenza delle due citate in precedenza andare a salvaguardare la massa magra intaccando di preferenza quella grassa, obiettivo dell’allenamento e del dimagrimento.[/md_boxinfo]

Perdere peso senza dieta

Perdere peso senza andare in una leggera restrizione calorica è impossibile. Tuttavia esistono dei piccoli trucchetti che rendono più facile essere costanti in un piano alimentare un po’ più rigoroso. Questi non riguardano solamente gli alimenti, con alcune ricette dietetiche e salutari, ma anche le abitudini che rendono possibile un dispendio calorico maggiore. Ovviamente il consumo calorico può essere aumentato da uno stile di vita attivo, spostamenti a piedi, non passare molto tempo seduti e dalla pratica costante di attività fisica.

In un primo momento l’attività aerobica potrebbe sembrare la scelta più appropriata. In realtà, sul lungo periodo, i risultati migliori si sono visti dalla combinazione di questa tipologia di allenamento (corsa e camminata) e quello di ipertrofia che è utile a costruire un po’ di massa muscolare. Questo in prima battuta sembrerebbe causare un arresto nel calo ponderale. In realtà è un processo che aiuta ad alzare il metabolismo basale il che equivale ad una sorta di investimento nella perdita della massa grassa.

Perdere peso in una settimana senza dieta: consigli alimentari

Per quanto riguarda l’alimentazione per perdere peso velocemente, invece, uno dei consigli è quello di andare ad inserire uno spuntino a metà giornata. A questo scopo è bene scegliere gli alimenti con intelligenza evitando quanto più possibili prodotti confezionati (patatine e snack vari). Inoltre è importante anche scegliere un frutto, una manciata di frutta secca (attenzione data l’alta densità calorica) oppure uno yogurt.

[md_boxinfo title=”Curiosità”]Questi ovviamente sono solo esempi e il tutto andrebbe accompagnato da un contorno ragionato, preferibilmente sotto la guida di un esperto della nutrizione. Si può accompagnare il tutto con una tazza di thè caldo o una tisana che vanno ad alleviare leggermente il senso di fame, normalissimo in una leggera ipocalorica.[/md_boxinfo]

Un altro consiglio che riguarda sempre gli alimenti è quello di non cadere nella noia ed imparare, leggendo le etichette, a sostituire i vari cibi. È utile anche classificarli in fonti che, in linea di massima possono essere considerate sovrapponibili: tra le categorie, solo per fare un esempio, possiamo trovare:

  • carni magre (pollo, tacchino, merluzzo, tonno ecc..)
  • carni grasse (manzo, salmone ecc..), ricche di carnitina, un amminoacido con un’azione brucia-grassi prodotto naturalmente dal nostro corpo.
  • fonti di carboidrati (pasta, riso, pane, gallette, patate, carote ecc..).

Non meno importante è ricordarsi di lasciare lontane le emozioni dalla tavola. Stati particolari come lo stress possono portare ad una fame nervosa andando ad incrementare consumo di cibo. Questo non solo è collegato a un aumento di peso ma può essere causa di oppressione psicofisica. Ovvero si potrebbe avvertire, mangiando di più, una sensazione di fallimento per non essere riusciti a rispettare un programma prestabilito. La cosa importante è non lasciarsi andare a stati mentali del tipo “tanto ormai ho mangiato un biscotto per cui posso finire tutto il pacco” oppure a meccanismi di autopunizione come digiuni o attività cardio eccessive. (Vedi anche: allenamento Tabata)

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