Indice
- 1 Piastre per capelli, guida alla scelta
- 2 Letture Consigliate
- 3 L’evoluzione della Micropigmentazione: la Tricopigmentazione
- 4 Acqua di riso per i capelli: benefici, come usarla e recensioni
- 5 Acconciature per capelli ricci: 10 idee vincenti per tutto l’anno
- 6 Tipologie di Capelli
- 7 Piastre per capelli, tipologie
- 8 Che piastra usare?
- 9 Consigli
Piastre per capelli, sempre più conosciute e utilizzate. Al giorno d’oggi, soprattutto per chi ha a che fare quotidianamente con l’estetica, nel caso di modelle e fashion blogger, l’aspetto estetico è molto importante. Con questo, l’acconciatura, ovvero avere capelli sempre ordinati e perfetti è al centro dell’attenzione. Per questo motivo nascono le prime piastre per capelli, circa nel 1872, grazie a Erica Feldman, che ha portato, fino ad arrivare ai giorni nostri, l’innovazione della piastra per capelli.
Questo strumento aveva lo scopo di lisciare o arricciare i capelli, in base alle
proprie preferenze, servendosi del calore che emetteva. La domanda sorge
spontanea: “Come si sceglie la piastra per capelli? Usarla troppo mi
rovinerebbe i capelli?”
Piastre per capelli, guida alla scelta
Queste domande sono lecite perché ogni persona ha la propria tipologia di
capello, che deve essere trattato in modo differente l’uno dall’altro; è proprio per
questo motivo che prima di andare a classificare i numerosi modelli di piastre,
andiamo ad analizzare le diverse tipologie di capelli esistenti.
Tipologie di Capelli
I tipi di capelli sono molto diversi, importante per renderli più belli e folti è la vitamina D. Tra questi abbiamo:
• Capelli lisci e sottili: questo tipo di capello è difficile da gestire soprattutto se le
radici sono grasse. La difficoltà di gestione si nota anche al momento
dell’acconciatura, per esempio provate a far durare le onde. Il consiglio più
importante è quello di cercare di evitare balsami per preferire invece uno
shampoo secco che dia volume.
• Capelli lisci e spessi: questi sono i capelli più facili da gestire sia per
acconciature sia per quanto riguarda l’uso di prodotti durante il lavaggio in
quanto il loro spessore gli conferisce più forza e robustezza.
• Capelli ondulati: anch’essi non richiedono troppo sforzo di sistemazione come i
capelli lisci e spessi.
• Capelli mossi e sottili: questo genere di capello fa riferimento a quel mosso
naturale che quasi tutte le ragazze cercano di “smorzare” passandoci la piastra,
proprio per avere un aspetto meno disordinato e trasandato. Qui trovate soluzioni per definire i capelli ricci.
• Capelli mossi e spessi: l’unico problema di questi capelli è il fatto che spesso
tendono al crespo, che si cerca di risolvere con l’aiuto di prodotti specifici.
• Capelli mossi e foltissimi, tendono ad avere, contrariamente a quelli lisci sottili,
fin troppo volume.
Piastre per capelli, tipologie
I materiali delle piastre
Alla base della scelta del modello di piastra da acquistare, oltre ovviamente al tipo
di capelli che ognuno possiede, è importante di conseguenza il tipo di materiale
con cui una piastra è fatta. Quindi abbiamo:
• Ceramica: Ha un’ottima distribuzione di calore, per questo non rovina i capelli,
neanche quelli più delicati. Importante è usarla insieme a prodotti fatti di
cheratina perché rendono i capelli più splendenti e forti. E’ un tipo di piastra che si riscalda subito, l’unica nota negativa è che, essendo molto fragile se cade
potrebbe subito rompersi.
• Tormalina o Ioni: Partendo dal presupposto che la tormalina è un cristallo che
emette degli ioni negativi che agiscono insieme agli ioni positivi che si trovano
nel capello, questo permette di asciugare più velocemente i capelli. Hanno la
capacità di abbattere la carica statica e di conseguenza, nel caso in cui
dovessero rimanere umidi, si eviterà l’effetto “elettrizzato”. Un’altra
caratteristica rilevante è quella di ridurre il crespo, rende perciò i capelli setosi,
perfetta anche per chi magari avendo i capelli ricci vorrebbe cambiare look,
facendoli lisci. Anche qui troviamo un punto negativo, che è il costo molto alto,
seppur molto proporzionato all’ottima qualità.
• Titanio: La piastra a titanio è forse quella più raccomandata, migliore di quella in
ceramica, si riscalda più velocemente rispetto a quest’ultima, riesce a distribuire
inoltre il calore in modo uniforme, rende il capello lucente, protegge il colore e
non li danneggia in alcun modo.
• A vapore: Queste tipo di piastre sono molto particolari, come dice il nome
stesso essendo a vapore, si alimentano attraverso il riempimento di acqua che
una volta arrivata ad ebollizione è pronta all’uso, è molto utile per chi tende ad
avere i capelli molto secchi e rovinate alle punte, perché funge anche da
ristrutturante; per questo motivo va usata insieme a prodotti ricchi di cheratina.
Che piastra usare?
Andiamo perciò ad attribuire ad ogni tipologia di capello il suo più adeguato
modello di piastra, in modo tale da riuscire a identificare anche quella più adatta a
noi:
• Se si hanno i capelli mossi, lunghi e spessi, è bene usare piastre larghe e
lunghe, per chi appunto vuole lisciare i capelli o creare onde larghe. Adatte per
chi ha una capigliatura molto folta o comunque ribelle e lunga. La più consigliata
di quelle elencate è sicuramente la piastra in titanio che è adatta per chi ha
capelli molto spessi e grossi.
• Se parliamo di capelli corti, è preferibile usare piastre strette e compatte, con
cui si possono fare diverse pettinature, quindi utile per chi vuole cambiare spesso
look, magari da riccio passare a liscio.
• Parliamo adesso di chi ha capelli molto ricci, quindi si usano piastre in
ceramica o ioni, con temperature molto alte. Oppure per avere un miglior effetto
e anche più duraturo si possono utilizzare anche le piastre a vapore che sono
più adatte per chi possiede capelli molto ricci, e anche crespi.
Vedi anche: come realizzare acconciature per capelli ricci perfette
• Infine per capelli molto secchi e rovinati, è invece consigliabile usare la piastra
a tormalina. Attenzione alla perdita dei capelli.
Consigli
E’ importante sapere che quando si usa la piastra, bisogna fare molta attenzione
alla temperatura perché è proprio il calore a danneggiare i diversi capelli. Lo
possono provare le persone con capelli molto crespi che tendenzialmente, anche
dopo l’utilizzo della piastra, non riescono a mantenere la piega in ordine. Il
consiglio è quello di preferire piastre professionali se si vuole ottenere un
soddisfacente risultato.
- Se possiedi capelli molto sottili, deboli e anche molto trattati, è consigliato
usare una temperatura bassa che non superi i 150°. - Se hai invece capelli normali e mediatamente trattati, utilizza una temperatura
media che non superi sempre i 180° - Per capelli mossi e leggermente trattati, si può benissimo usare una
temperatura alta che arrivi a 200° - Infine per capelli grossi, difficili da trattare e anche molto ricci, bisogna usare
la temperatura massima che di solito arriva fino a 230°
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