Il problema dell’ inquinamento negli oceani è un tema ampiamente attuale e discusso. Questo, infatti, è un problema molto grave che coinvolge l’ intero mondo. Capire come riciclare e smaltire tutta la plastica che viene prodotta è il primo passo per diminuire e attenuare questo tipo di problematica. Buste di plastica, mozziconi di sigaretta e così via, sono la causa principale di inquinamento e di morte della maggior parte dei pesci.
Così facendo la vita di questi è sempre più a rischio e l’ ecosistema rischia di esser messo in serio pericolo. Quindi, oltre ad una sensibilizzazione generale, c’è bisogno anche di trovare una giusta quadra sul processo di smaltimento.
Quanto è importante prendersi cura e non inquinare gli oceani?
Avere cura dell’ ambiente che ci circonda è importante, perciò contribuire con dei piccoli gesti può essere di grande aiuto. La minaccia principale è rappresentata proprio dalle microplastiche, le quali sono definite in questo modo perché hanno una grandezza inferiore a 5 mm. Nonostante siano così piccole, è stato dimostrato che la loro presenza è molto accentuata sia nelle acque che nelle persone. Tutto ciò può lasciarvi interdetti e straniti, ma ciò può render l’ idea di quanto questo problema sia grave per il mondo nella sua totalità. Molte specie di pesci muoiono a causa di tutto questo. Capite bene quanto sia difficile evitare il diffondersi di microplastiche nell’ ambiente a causa della loro grandezza, difatti la sfida è proprio questa! Alcune sono talmente leggere che talvolta riescono anche a rimanere sospese in aria, altre più pesanti si posano sui marciapiedi, sulle strade o nell’ acqua.
Anche il riscaldamento globale rappresenta una minaccia, infatti tra le varie relazioni che sono state condotte sul tema, si è stimato un aumento di circa uno o due gradi Celsius rispetto ai periodi pre industriali. Accusare degli stati di dolore emotivo legati al cambiamento climatico e a tutte le altre difficoltà ambientali ed ecologiche, è una situazione abbastanza comune. Molte sono le persone che vivono con ansia e stress gli eventi catastrofali di cui sentiamo parlare ogni giorno. Ci sono persone che necessitano di sedute di terapia singole o di gruppo. Insomma, queste difficoltà sono note non colpiscono soltanto la sfera ambientale, ma anche quella emotiva per alcuni individui. Affrontare i prossimi anni in modo serio e coerente è la sfida da vincere per riportare un po’ di serenità perduta per parecchie persone.
Proteggere il pianeta, e in particolare gli oceani, è la sfida da vincere
Evitare gli scenari peggiori è il punto di partenza. Il punto di arrivo è affrontare la crisi ecologica usando i migliori mezzi a nostra disposizione, senza avere rimorsi in futuro. Molte persone sottovalutano l’ importanza della tematica prendendola sottogamba e non importandosene. Intraprendere percorsi più sostenibili in qualsiasi ambito è la via giusta per tamponare gli eccessi registrati negli anni precedenti. Seguire le tematiche ESG (riferite all’ ambiente, alla governance e al sociale) è di grande importanza. Per salvare gli oceani cosa si può fare? Di seguito verranno forniti dei consigli per permettere a questi ultimi di sopravvivere e non soccombere.
Il consiglio principale è di non usare la plastica. Si registrano, ad oggi, milioni e milioni di tonnellate di oggetti di plastica che finiscono nelle acque oceaniche, causando in tal modo anche una morte prematura dei pesci. Evitare troppi pasti a base di pesce: secondo gli esperti gli oceani sono troppo abusati, quindi il consiglio sarà, almeno, di diminuirne il consumo. Anche le emissioni di CO2 devono essere ridotte e il modo più efficace per farlo è diminuire l’ uso di automobili o scooter, privilegiando, ove possibile, biciclette o autobus. Questi sono solo alcuni consigli che possono essere seguiti e adottati dalla stragrande maggioranza di coloro che vorranno aiutare in modo significativo l’ ambiente. Ridurre la plastica e soprattutto non disperderla nell’ ambiente sarà salvifico sia per gli oceani, che per chi sta intorno a noi.