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Preoccupazione per gli oceani: cosa sta succedendo?

Molti esperti e scienziati sostengono che gli oceani siano in pericolo. Ci sono vari motivi alla base di questa preoccupazione, vediamoli.

Una bottiglia di plastica gettata in riva al mare
Una bottiglia di plastica gettata in riva al mare - Foto di Catherine Sheila/pexels.com

Il problema dell’ inquinamento negli oceani è un tema ampiamente attuale e discusso. Questo, infatti, è un problema molto grave che coinvolge l’ intero mondo. Capire come riciclare e smaltire tutta la plastica che viene prodotta è il primo passo per diminuire e attenuare questo tipo di problematica. Buste di plastica, mozziconi di sigaretta e così via, sono la causa principale di inquinamento e di morte della maggior parte dei pesci.

Così facendo la vita di questi è sempre più a rischio e l’ ecosistema rischia di esser messo in serio pericolo. Quindi, oltre ad una sensibilizzazione generale, c’è bisogno anche di trovare una giusta quadra sul processo di smaltimento.

Quanto è importante prendersi cura e non inquinare gli oceani?

Avere cura dell’ ambiente che ci circonda è importante, perciò contribuire con dei piccoli gesti può essere di grande aiuto. La minaccia principale è rappresentata proprio dalle microplastiche, le quali sono definite in questo modo perché hanno una grandezza inferiore a 5 mm. Nonostante siano così piccole, è stato dimostrato che la loro presenza è molto accentuata sia nelle acque che nelle persone. Tutto ciò può lasciarvi interdetti e straniti, ma ciò può render l’ idea di quanto questo problema sia grave per il mondo nella sua totalità. Molte specie di pesci muoiono a causa di tutto questo. Capite bene quanto sia difficile evitare il diffondersi di microplastiche nell’ ambiente a causa della loro grandezza, difatti la sfida è proprio questa! Alcune sono talmente leggere che talvolta riescono anche a rimanere sospese in aria, altre più pesanti si posano sui marciapiedi, sulle strade o nell’ acqua.

Anche il riscaldamento globale rappresenta una minaccia, infatti tra le varie relazioni che sono state condotte sul tema, si è stimato un aumento di circa uno o due gradi Celsius rispetto ai periodi pre industriali. Accusare degli stati di dolore emotivo legati al cambiamento climatico e a tutte le altre difficoltà ambientali ed ecologiche, è una situazione abbastanza comune. Molte sono le persone che vivono con ansia e stress gli eventi catastrofali di cui sentiamo parlare ogni giorno. Ci sono persone che necessitano di sedute di terapia singole o di gruppo. Insomma, queste difficoltà sono note non colpiscono soltanto la sfera ambientale, ma anche quella emotiva per alcuni individui. Affrontare i prossimi anni in modo serio e coerente è la sfida da vincere per riportare un po’ di serenità perduta per parecchie persone.

Una spiaggia completamente ricoperta da plastica e rifiuti vari inquinanti
Una spiaggia completamente ricoperta da plastica e rifiuti vari inquinanti – Foto di Lucien Wanda/pexels.com

Proteggere il pianeta, e in particolare gli oceani, è la sfida da vincere

Evitare gli scenari peggiori è il punto di partenza. Il punto di arrivo è affrontare la crisi ecologica usando i migliori mezzi a nostra disposizione, senza avere rimorsi in futuro. Molte persone sottovalutano l’ importanza della tematica prendendola sottogamba e non importandosene. Intraprendere percorsi più sostenibili in qualsiasi ambito è la via giusta per tamponare gli eccessi registrati negli anni precedenti. Seguire le tematiche ESG (riferite all’ ambiente, alla governance e al sociale) è di grande importanza. Per salvare gli oceani cosa si può fare? Di seguito verranno forniti dei consigli per permettere a questi ultimi di sopravvivere e non soccombere.

Proteggere gli oceani dai fenomeni inquinanti li potrà salvare
Proteggere gli oceani dai fenomeni inquinanti li potrà salvare – Foto di Amanda Martino/pexels.com

Il consiglio principale è di non usare la plastica. Si registrano, ad oggi, milioni e milioni di tonnellate di oggetti di plastica che finiscono nelle acque oceaniche, causando in tal modo anche una morte prematura dei pesci. Evitare troppi pasti a base di pesce: secondo gli esperti gli oceani sono troppo abusati, quindi il consiglio sarà, almeno, di diminuirne il consumo. Anche le emissioni di CO2 devono essere ridotte e il modo più efficace per farlo è diminuire l’ uso di automobili o scooter, privilegiando, ove possibile, biciclette o autobus. Questi sono solo alcuni consigli che possono essere seguiti e adottati dalla stragrande maggioranza di coloro che vorranno aiutare in modo significativo l’ ambiente. Ridurre la plastica e soprattutto non disperderla nell’ ambiente sarà salvifico sia per gli oceani, che per chi sta intorno a noi.

Scritto da Ferdinando Cioffi

Ho iniziato come copywriter nel mondo dell’economia e della finanza, avendo conseguito una laurea magistrale nel medesimo campo all’Università degli studi “Tor Vergata” di Roma. Da allora, i miei interessi hanno spaziato moltissimo e mi piace sempre mettermi in gioco affrontando tematiche anche molto diverse tra loro.