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Prestiti per lavoratori Autonomi e Atipici: agevolati, senza garante e finanziarie

Se il lavoratore è autonomo può richiedere alla propria banca o società finanziaria di fiducia un prestito designato proprio per la sua categoria. Si stratta di finanziamenti che possono raggiungere l’importo massimo di 50.000 euro senza l’obbligo di dichiarare nulla. Sono praticamente dei prestiti personali, per cui il soggetto non è tenuto a spiegare come vuole utilizzare il denaro. Tanti sono anche i progetti di finanziamenti giovani imprenditori, per aspirati o attuali imprenditori under 30.

Coloro che posseggono la partita Iva, cioè un numero sempre più corposo, possono usufruire di un ampio ventaglio di servizi finanziari.

La crisi ha aumentato il desiderio di mettersi in proprio, per portare avanti autonomamente la propria attività o per realizzare un progetto personale. Per questo sono nati dei finanziamenti su misura. Esistono dei prodotti a condizioni particolarmente agevolate, alcune anche a fondo perduto. Questi prestiti vengono erogati da enti pubblici, statali e regionali. Bisogna cercarli tra i siti ufficiali e ispezionarli.

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Prestiti per lavoratore autonomo protestato

Ottenere prestiti quando il lavoratore autonomo è protestato risulta abbastanza complesso. L’instabilità economica nazionale, che ha coinvolto anche le banche, da sempre erogatrici di capitali, ha reso sempre più difficile l’accesso al credito. Soprattutto per coloro che non ricevono mensilmente una busta paga e non hanno quindi un reddito fisso. Che è il motivo per cui ne avrebbero più bisogno, in quanto devono affrontare diversi costi che comporta la gestione della loro attività.
Quando il loro nome compare nel registro dei protestati le richieste diventano pressoché inaccessibili perché sono considerati inaffidabili.

Le soluzioni in questo caso possono essere:

  • presentare in fase di istruttoria un prestito con garante. Cioè far intervenire una figura terza che si impegna al pagamento del debito. Se questo non avviene, il garante deve saldare quanto pattuito con la banca o la finanziaria. Che a loro volta si riservano di convalidare previamente il soggetto di garanzia secondo due principi base: la solidità finanziaria e l’affidabilità creditizia.
  • avere un reddito dimostrabile tramite un’entrata fissa mensile che funga da garanzia. Ad esempio se si possiede una pensione di reversibilità o altre agevolazioni previdenziali simili.
  • Leggi anche: prestiti per studenti universitari

Prestiti agevolati per liberi professionisti

Esistono prestiti agevolati per liberi professionisti. Possono trovare dei finanziamenti convenienti in base al tasso di interesse e alle condizioni più fattibili. Oppure possono ottenere un prestito valutando di:

  • indicare l’incasso di un canone affittuario
  • accendere un’ipoteca sull’immobile
  • riferire le entrate dovute a un pacchetto formato da azioni o obbligazioni

I liberi professionisti hanno inoltre la possibilità di accedere ai finanziamenti comunitari europei 2014-2020, attraverso bandi nazionali o regionali oppure mediante fondi diretti come Horizon 2020 o COSME. Tutte le informazioni necessarie si trovano allo Sportello Fondi UE Professionisti 2019, un servizio che parte a marzo ed è offerto dal Comitato Unitario delle Professioni.

prestiti senza busta paga

Prestiti per lavoratori autonomi senza garante

Le garanzie sono un’ottima sicurezza per l’ottenimento di un prestito, spesso infatti, la banca richiede una firma di un garante. Ma per chi non può contare su un avallo può optare per prestiti con garanzia ipotecaria.
Questo significa che la casa di proprietà diventa la garanzia al finanziamento in caso di insolvenza. Oppure, si può attivare una polizza assicurativa. Questa servirà a coprire le spese del soggetto richiedente in caso sia impossibilitato a farlo.

Prestiti con cambiale

Se si esclude la possibilità d’intervento di un garante, il soggetto richiedente può optare per i prestiti con cambiale. Questa formula è utilizzata soprattutto dai liberi professionisti e dai commercianti quando hanno bisogno di liquidità e non possono accedere ad un prestito personale.
La cambiale è un titolo esecutivo che presenta una marca da bollo con scadenza entro la quale deve essere onorato il pagamento. Generalmente si può scegliere l’istituto di credito al quale rivolgersi. Per fare richiesta sono necessari i seguenti documenti:

  • documento d’identità
  • certificato di reddito (che può essere la busta paga)
  • la dichiarazione dei redditi
  • una rendita o un qualsiasi bene sul quale è possibile fare un’ipoteca
  • Leggi anche: prestiti aziendali: tutto quello che devi sapere

Il prestito con cambiale piace ai creditori perché possono rifarsi in maniera più rapida e veloce sul soggetto contraente nel caso di mancato pagamento. Possono avviare rapidamente la procedura di esproprio dei beni senza troppe lungaggini burocratiche. Tradotto, significa che se le cambiali non vengono puntualmente pagate l’istituto di credito può far avviare subito la pratica di protesto.

I prestiti cambializzati hanno lo svantaggio, per i richiedenti, di essere rischiosi e costosi in termini di gestione e di interessi applicati. Ma hanno il vantaggio di essere facili da ottenere anche senza busta paga, se pignorati o protestati o con la possibilità di disporre del proprio TFR come garanzia del prestito. Oppure è possibile conseguirlo anche tramite la firma di un garante che si assume tutte le responsabilità.

Per richiederlo bisogna cercare le finanziarie della propria zona che effettuano questo servizio.

Le finanziarie a cui ti puoi rivolgere

Per tutti i lavoratori autonomi e atipici risulta abbastanza complicato ottenere un finanziamento presso le banche, di solito abbastanza restie a fornire prestiti a queste tipologie di lavoratori. Per questo è più facile trovare soluzioni alternative.

  • Poste Italiane offre il servizio Prontissimo. Si tratta di un prestito personale che può essere richiesto dai residenti italiani dai 18 ai 70 anni, presentando i documenti personali e una dichiarazione che attesti il proprio reddito.
  • Agos Ducato, con il quale si possono richiedere fino a 30.000 euro presentando la propria dichiarazione dei redditi come garanzia.
  • Directfin, fino a 30.000 euro, senza garanzia e fino a 84 rate mensili.
  • Lineacredito.it, fino a 120 rate mensili per un prestito che può arrivare fino a 40.000 euro.

Fingepa

Fingepa (Finanziaria Genovese Partecipazione) nasce a Genova nel 1993. Grazie all’esperienza finanziaria e assicurativa dell’imprenditore di Ivo Ghirlandini, Amministratore Delegato e principale azionista della società. Questo istituto si è distinto negli anni fino a diventare una realtà solida e stimata. Il suo obiettivo è dare credito e valore al lavoro di chi ogni giorno contribuisce allo sviluppo dell’economia del nostro paese, ma spesso gli è negato. Propone quindi soluzioni su misura per ogni lavoratore non dipendente a seconda delle sue esigenze. Si tratta di finanziamenti specifici, facili da ottenere, flessibili e trasparenti.

Cecilia Vecchi

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Scritto da Luca Petrone

Sono un giornalista pubblicista dal 2021 ed ho conseguito un MA in Journalism alla Birkbeck University di Londra. I miei interessi sono troppo vasti per essere riassunti in una descrizione, ma ogni cosa che faccio inizia dalla scrittura. Attualmente sono web writer ed ho collaborato con svariati siti e testate online. Il mio profilo LinkedIn.