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Prestiti senza busta paga: tutto quello che devi sapere

I prestiti senza busta paga sono finanziamenti proposti a chi di fatto non ha un lavoro fisso. Si tratta di un'opportunità che non tutte le banche offrono ai propri clienti. Da notare il fatto che spesso la busta paga, o la dichiarazione dei redditi, dovrà essere sostituita da entrate di altro genere. Un esempio classico sono le rendite finanziarie, oppure la percezione di un affitto o di entrate simili.

Quando si fa richiesta di un prestito a una banca o a un ente finanziario, le garanzie preferite sono:

  • La busta paga per i lavoratori dipendenti (nel pubblico e nel privato)
  • Il CUD (o certificato unico dipendente, che dal 2015 ha cambiato nome in CU) per i liberi professionisti (a partita iva)
  • Il cedolino della pensione per i pensionati

Ci sono tantissime categorie di persone che non posseggono questo tipo di garanzie. Cosa fare se non si dispone di questa documentazione?

[md_boxinfo title=”Crisi economica e difficoltà a trovare lavoro”]
Uno dei principali problemi che la crisi ha portato con sé è stata la riduzione dei lavori a tempo indeterminato e l’insicurezza del mondo lavorativo, il che si è indirettamente riflettuto sul mondo dei prestiti, che da sempre contava sulla busta paga come principale garanzia di sicurezza e affidabilità.

La garanzia del lavoro a tempo indeterminato era una manna dal cielo per le banche, e ora tante persone hanno molta più difficoltà ad accedere ad un prestito. Appunto categorie come: studenti, casalinghe, liberi professionisti, lavoratori con contratti atipici, disoccupati.

Il discorso è piuttosto vasto e abbiamo cercato di affrontarlo in articoli. Esistono prestiti i lavoratori autonomi, il prestito d’onore per gli studenti o per chi vuole aprire un’azienda, il prestito ipotecario per chi possiede un’abitazione (e una sua variante, il prestito vitalizio ipotecario particolarmente utile per gli anziani). Ancora, abbiamo i prestiti per studenti, i prestiti per lavoratori atipici.[/md_boxinfo]

Requisiti e modalità di richiesta dei prestiti senza busta paga

Oggigiorno esistono numerose forme di prestito senza busta paga sia specifiche per le diverse categorie che lo richiedono, e che quindi varia in base a durata e garanzie necessarie, sia prestiti senza busta paga, ma con la presenza di un garante, che con una fidejussione o un’ipoteca garantisce il prestito di terzi.

Ovviamente, le banche e le finanziarie prediligono chi dispone di liquidità (quindi un reddito fisso mensile), quindi a parte rari casi (che includono ad esempio la presenza di un garante), l’importo massimo del prestito potrebbe essere limitato, ma comunque sufficiente per affrontare spese impreviste, piccole vacanze, acquisti per la casa. Nel caso di ipoteche o terzi che garantiscono per noi ovviamente le somme potranno essere sufficienti anche ad acquistare immobili o restaurarli. In tal caso consigliamo però di leggere l’articolo sui mutui.

Nei casi in cui la quantità del denaro erogato è minima, i tempi sono molto rapidi.

Consigli generali

Per prima cosa, ricordate che non tutti gli istituti di credito ragionano allo stesso modo. A cominciare dagli operatori che vi lavorano e che vedranno il vostro caso in maniera diversa di volta in volta. Tuttavia non formalizzate la richiesta di prestito se vi fanno capire che sarà negato, la richiesta negata verrebbe registrata in una banca dati chiamata CRIF.

Certo, è molto difficile trovare alla prima occasione una banca disposta ad aiutarvi, ma se cercherete senza demordere e scoraggiarvi ci sarà sicuramente l’occasione che stavate cercando ma non bisogna mai mollare. Attenzione invece se andate a chiedere dei piccoli prestiti, perché spesso dietro queste basse somme di denaro date apparentemente senza problemi si trovano tassi d’interesse a dir poco proibitivi, che anzi si avvicinano ai limiti massimi imposti dalla Banca d’Italia.

Ci sono logiche complesse di riduzione del rischio e massimizzazione del profitto secondo cui banche e finanziarie potrebbero essere più o meno propense a concedere crediti che considerano “a rischio di insolvenza”.

Ad esempio chi propone esclusivamente prodotti legati al credito potrebbe non volersi esporre.

Altri istituti invece non hanno una linea di credito interna: come in ambito alimentare alcuni prodotti di marche famose sono prodotti da un produttore specializzato (un esempio è la maionese; Biffi è un produttore per conto di marchi come Coop, Conad, ecc. che gli commissionano la produzione di tale prodotto e si limitano ad associargli il proprio brand). Molte banche fanno la stessa cosa affidandosi alle finanziarie. Mentre altre hanno una linea di credito interna.

Garanzie alternative

Per ottenere i prestiti senza busta paga, è necessario poter disporre di garanzie alternative da presentare che permettono all’ente finanziario, che eroga il prestito, di avere una relativa sicurezza che il richiedente estinguerà il debito. In caso contrario, avrà a disposizione la possibilità di rivalsa sulla garanzia presentata al momento della domanda di prestito.

Immobili, automobili

Successivamente, pensate che anche senza busta paga i beni immobili come case, automobili ed altri possedimenti possono essere dati come garanzia, che se del valore necessario vi coprirà dal dover dimostrare che avete effettivamente uno stipendio. Altro modo è quello di richiedere l’estratto conto in banca, in modo che se avete dei proventi in nero potrete comunque candidarvi per un prestito personale. Vedi anche il paragrafo relativo al credito su pegno.

Garanzia alternativa: percepire la retta di un affitto o B&B

Un esempio di garanzia alternativa è essere proprietario di un immobile e percepirne l’affitto: si tratta di un ricavo percepito su base mensile che che la banca potrebbe prendere in considerazione in mancanza di una garanzia reddituale sicura.

In questo caso specifico, basterà presentare il contratto di affitto o fornire un estratto conto che dimostri la ricezione del regolare pagamento da parte dell’affittuario.

Rendita finanziaria

Come altra garanzia alternativa per i prestiti senza busta paga viene accettata la rendita finanziaria, ovvero, entrate sicure annuali, per esempio, un capitale investito porta un certo rendimento ogni anno, con quest’ultimo è possibile pagare le rate del prestito.

Alcuni investimenti finanziari infatti dispongono di una “cedola”. Essa corrisponde ad una parte di soldi che viene pagata periodicamente ai propri obbligazionisti.
(A titolo di curiosità, si chiama cedola, perché i primi bond erano fisicamente costituiti di una cedola che si staccava e si poteva presentare in banca per riscuotere gli interessi maturati fino a quel momento).

Assegno di mantenimento

Oppure, un altro esempio può essere fatto nel caso il prestito senza busta paga venga richiesto da una donna che non lavora che percepisce un assegno di mantenimento dall’ex marito, in questo caso, basterà presentare l’estratto conto alla banca e la documentazione necessaria per dimostrare che si è in possesso di una fonte alternativa di reddito.

Tipologie di richiedenti

I requisiti necessari e le modalità di richiesta di un prestito senza busta paga dipendono da numerose variabili che rientrano, fondamentalmente, nella tipologia di lavoro nel quale si è inquadrati. In generale, senza una dichiarazione dei redditi “in positivo” di almeno un anno gli enti finanziari sono piuttosto restii a concedere prestiti e chiedono immediatamente garanzie aggiuntive.

Liberi professionisti e lavoratori autonomi

Nel caso in cui siate dei liberi professionisti, dei lavoratori autonomi o, in generale, dei lavoratori con partita Iva, categorie che non ricevono una busta paga, per poter ottenere un prestito (oltre ai documenti come carta d’identità e codice fiscale) dovrete presentare alla banca l’ultima dichiarazione dei redditi o, meglio, visto che è prassi, solitamente le ultime tre. Se lavorate da meno di un anno o la mole del reddito è bassa è possibile che vi chiedano la firma di un garante.

Nel caso in cui gli acquisti che si vogliono fare sono di grossa entità, come degli immobili, nella maggior parte dei casi sarà comunque richiesto un garante e/o un’ipoteca sulla casa, allegando ovviamente tutte le documentazioni necessarie nel caso di un prestito a fini immobiliari (compromesso, carte catastali, documenti specifici etc.).

Casalinghe

Una casalinga per forza di cose non possiede una busta paga. Oggigiorno è possibile anche per loro richiedere un prestito, a patto che siano in possesso di un’entrata minima dimostrabile. Può essere l’entrata dovuta ad un affitto, ad uno stipendio part time, alla gestione di un B&B occasionale in casa (come una collaborazione periodica con Air B&B) o delle saltuarie collaborazioni comprovate da ricevute.

In ogni caso, solitamente, per importi maggiori spesso è necessario un garante.

Giovani

Per i giovani, la legge prevede delle speciali agevolazioni in caso di prestiti, specialmente se si tratta di cifre di denaro necessarie al proseguimento degli studi.

Studenti universitari

Tutto quello che vale per le casalinghe vale anche per i giovani e per gli studenti universitari, che solitamente richiedono un prestito per poter finanziare gli studi universitari.

Tuttavia, data l’evoluzione del sistema universitario e lavorativo, ormai esistono anche delle tipologie di prestiti specifiche per gli studenti universitari, verso le quali esistono corsie preferenziali di accesso. Vedi prestito per studenti, prestito d’onore per studenti e anche prestiti di studio inpdap.

Queste tipologie di prestito variano molto il credito erogato in base all’anno universitario in cui vengono richiesta, in base al numero di crediti in possesso dello studente e in base ai successi nello studio.  Solitamente possiedono dei piani di rimborso flessibili e degli interessi minimi.

Disoccupati

Senza dichiarazione dei redditi ed in mancanza di entrate accessorie come quelle nominate in precedenza, è necessario che ci sia la firma di un garante che dia le garanzie che mancano a chi richiede il prestito: busta paga regolare dal valore tale che possa garantire la copertura delle rate mensili; dichiarazione dei redditi  o prova di altri redditi.

Anche in assenza di un reddito è possibile aprire un’ipoteca su un immobile ma il costo notarile è elevato (si veda prestiti ipotecari).

Protestati

Può succedere di aver pagato una rata in ritardo o non aver pagato un finanziamento precedente ed essere finiti nel registro dei cattivi pagatori (o protestati), in questo caso ottenere un prestito diventa più difficile. Nel caso in cui poi non si disponga di una busta paga è molto difficile accedere da soli ad un prestito.
In questi casi specifici una possibilità potrebbe essere quello di rivolgersi a un consulente finanziario che analizzerà la situazione e troverà la soluzione migliore.

E’ comunque sicuramente necessario fornire altre garanzie (vedi il paragrafo apposito), aprire un’ipoteca o avere un garante.

A titolo informativo, è invece possibile per cattivi pagatori che abbiano una busta paga tramite la cessione del quinto di stipendio o pensione o altre forme di prestito con delega (vedi prestito con delegazione di pagamento), una tipologia di prestito in cui il pagamento è svolto direttamente dal datore di lavoro. In ogni caso, le regole cambiano da banca a banca e, solitamente, per questo status creditizio non è possibile chiedere somme superiori al 5.000 €.

Quali sono gli importi massimi di un prestito senza busta paga?

Il problema di un prestito senza busta paga è l’importo che è possibile richiedere, solitamente limitato. Nel caso in cui si richieda questo tipo di prestito in modalità che non necessitano la presentazione di particolari garanzie, nella quasi totalità dei casi è possibile richiedere al massimo somme pari a 5.000 €.

Nel caso in cui si abbiano delle garanzie (busta paga o immobile di terzi) le cose cambiano. In questo caso i prestiti, in base ai diversi istituti di credito, possono arrivare anche a 30.000 €, in base alle diverse tipologie di garanzie che si possono offrire.

Infine, i prestiti senza busta paga per studenti universitari, i prestiti d’onore per studenti, sono più particolari. Gli importi massimi e minimi che si possono richiedere variano in base a diversi fattori: convenzione o meno con l’università; anno del corso in cui lo si richiede e tipologia del corso (master, triennale, quinquennale etc.); ente creditizio, in quanto le cose cambiano da banca a banca. In generale, comunque, considerando tutte le variabili possibile. Ad esempio un prestito d’onore per studenti può andare da un minimo di 8.000 € per un solo anno ad un massimo di 50.000 € nell’arco di cinque anni.

Tipologie di prestito senza busta paga

Credito su Pegno

Una variazione del prestito per disoccupati è il Credito su Pegno, per chi non ha garanzie economiche, immobiliari o un garante. In questo caso la banca si comporta come un vero e proprio banco dei pegni: la banca chiederà in garanzia un oggetto di valore (oro, gioielli o altro) e lo custodirà, dando in cambio, e subito, una somma di denaro inferiore al valore del pegno. Nel caso in cui non si paghino le rate, la banca recupererà il denaro dalla vendita all’asta del bene, in caso contrario lo riconsegnerà al proprietario.

Prestito senza busta paga con garante

La diffusione presso banche ed istituti di credito della possibilità di utilizzare un garante per un prestito, anche senza busta paga, si è diffusa negli ultimi anni post crisi economica. La figura del garante è, semplicemente, una persona che assicura la copertura del debito mettendo a garanzia una busta paga garantita o un immobile, attraverso diversi strumenti ed accordi. Solitamente si tratta di familiari o amici.

Per quanto riguarda il prestito senza busta paga, la figura di un garante è essenziale per poter richiedere prestiti più consistenti, per i quali sono necessarie garanzie più consistenti, alle quali sopperisce il garante. In questi casi, tuttavia, i tempi di erogazione del prestito saranno più lunghi rispetto al solito, sia per la quantità della somma che per i controlli e gli accordi con il garante.

Prestito senza busta paga cambializzato

I prestiti senza busta paga cambializzati sono tipologie di prestito non finalizzato, ossia prestiti per i quali non c’è bisogno di specificare il motivo della richiesta. Si tratta di prestiti erogati in tempistiche molto più rapide dei normali prestiti senza busta paga e sono rimborsati attraverso cambiali mensili.

Si tratta di una tipologia di prestito senza busta paga alla quale è ancora più semplice accedere, in quanto le cambiali sono un vero e proprio titolo di credito con la quale la banca può rientrare molto più facilmente e rapidamente del prestito erogato attraverso una procedura di pignoramento dei beni del creditore (anche se, in questo modo, si diventa protestati).

Questi prestiti possono essere richiesti solitamente ad una finanziaria o a privati, in quanto le banche raramente li concedono, con una cifra che va dai 2.500 € ai 50.000 € in un lasso di tempo di 10 anni. Si tratta, oltretutto, di prestiti ideali per persone che, per diversi motivi, non possono accedere ai normali prestiti di una banca, anche nel caso in cui è segnalati come cattivi pagatori o si è già stati protestati.

Carte di credito revolving o prestiti a tasso di interesse elevato

Ci sono dei casi in cui non si hanno garanzia da presentare alla banca che deve concedere il prestito, in questo caso le soluzioni sono i prestiti tra privati e i piccoli prestiti, quest’ultimi vengono concessi solo da alcune banche e non richiedono garanzie ma hanno dei tassi di interesse elevatissimi.

Prestiti tra privati e Social Lending

I prestiti tra privati avvengono tra due persone e non serve ribadire quanto sia importante stare attenti a evitare usurai o persone poco affidabili.

Al contrario sul Social Lending c’è molto da sapere e ci sono società che fanno da intermediari. In questo caso il tasso di interesse è spesso persino più vantaggioso rispetto a quello promosso dalle finanziarie.

Piccoli prestiti

I piccoli prestiti sono finanziamenti concessi da alcune banche, si tratta di importi di denaro estremamente contenuti, non servono garanzie, ma in questo caso i tassi di interesse saranno molto alti fino a raggiungere i limiti di legge imposti dalla Banca D’Italia.

Gli istituti a cui puoi rivolgerti

Vista l’enorme diffusione dei prestiti senza busta paga, per poterli richiedere è possibile rivolgersi a numerosi enti creditizi, banche o finanziarie che siano. Se è necessario un prestito veloce e senza garanzie, o un prestito più consistente e con l’aiuto di un garante, la scelta degli istituti è davvero molto vasta.

Proprio per questo, quindi, andiamo ora ad analizzare alcuni degli istituti di credito più famosi in questo campo e delle opzioni più diffuse e vantaggiose nel caso in cui dobbiate richiedere un prestito senza busta paga.

Compass

I prestiti senza busta paga Compass sono dei prestiti che necessitano la presenza di un garante, in quanto non accettano garanzie come beni immobili o, in ogni caso, garanzie di altre tipologie. La particolarità e l’interesse dei prestiti Compass, tuttavia, deriva dalle varie tipologie di prestito, che sono principalmente tre: prestito Easy, prestito Jump e prestito Total Flex.

Il Prestito Easy è la tipologia prestito senza busta paga Compass utile a chi vuole gestirlo come vuole, in quanto garantisce la maggior capacità di personalizzazione dal punto di vista del piano di rimborso, potendolo modificare a piacimento aumentando o riducendo l’importo e, di conseguenza, le rate. Il prestito Easy è suddiviso in quattro tipologie:

  • Easy Classic: Il classico prestito senza busta paga, non permette modifiche di nessun tipo.
  • Easy Change: con il quale è possibile ridurre una rata senza alcun costo aggiuntivo, ma per un massimo di 5 volte.
  • Easy Jump: Simile al precedente, ma la possibilità che viene data è quella di saltare la rata per un massimo di 5 volte.
  • Easy Flex: combinazione dei due precedenti, con questa tipologia di prestito si possono sia cambiare che saltare le rate.

Il Prestito Jump è un prestito che permette solo di saltare una rata, sempre per un massimo di cinque volte. Può sembrare una “stupidaggine”, ma per chi non ha una busta paga è un vantaggio non indifferente.

Il Prestito Total Flex, infine, come suggerisce il nome, è flessibile da ogni punto di vista.

Tutto quello che serve per chiedere un prestito senza busta paga Compass è: un documento di identità valido, l’ultima dichiarazione dei redditi propria e l’ultima dichiarazione dei redditi del garante del prestito. Il tutto per richiedere un prestito il cui importo massimo è di 30.000 €, ai quali si può accedere solo, però, se si hanno tra i 18 e i 70 anni.

Findomestic

Un prestito senza busta paga Findomestic, come nel caso di Compass, può essere difficile da richiedere, in quanto spesso è necessario comunque dimostrare di avere una qualche tipologia di reddito. Anche in questo caso c’è la necessità di un garante che abbia uno stipendio fisso o una pensione, e si può facilmente accedere ad un importo massimo di 30.000 €.

Findomestic, tuttavia, ha un tasso d’interesse medio annuo molto alto, pari al 9%, atto ad attutire il maggior rischio di questa tipologia di prestiti. Il tasso, tuttavia, varia di prestito in prestito in base ai mesi totali in cui si dovrà ripagare il finanziamento.

Agos

I prestiti senza busta paga di Agos, invece, sono molto più aperti dal punto di vista delle garanzie alternative, in quanto vi si può accedere con: un garante in possesso di pensione o stipendio fisso; un immobile da ipotecare; un garante con un immobile; una polizza sulla vita da utilizzare come garanzia.

Di contro, tuttavia, sono prestiti “fissi” e bassi: si può richiedere un massimo di 5.000 € e sia le rate che la loro durato sono uguali per tutti.

Santander

I prestiti senza busta paga della Santander sono sempre più quotati in quanto la Santander Consumer Bank ha preso piede a livello internazionale ed è uno dei principali enti creditizi ad occuparsi di questo tipo di attività a livello internazionale.

La diffusione dei prestiti senza busta paga della Santander è dovuta anche al fatto che questa banca permette un ampio parco di garanzie alternative: i proventi di un immobile in affitto; un assegno di mantenimento proveniente da un ex coniuge; entrare dovute ad un lavoro part-time e, in generale, ogni altro tipo di rendita finanziare. Il tutto per poter ottenere un prestito che va dai 1.500 € fino ai 10.000 € che possono essere restituiti con un piano di rimborso che si può estendere fino a 6 anni.

Ovviamente è possibile richiedere questo tipo di prestito anche con la firma di un garante, che però non deve avere oltre i 75 anni d’età, un determinato livello di reddito e lo status di buon pagatore.

Intesa SanPaolo

Intesa Sanpaolo, nell’ambito dei prestiti senza busta paga, ha una linea di credito apposita per i clienti da almeno 6 mesi di una qualunque filiale del Gruppo Intesa Sanpaolo. Questa linea di credito si chiama “PerTe Prestito in Tasca” con il quale è possibile richiedere fino a 5.000 €, senza la presenza di nessun tipo di garanzia, con piani di rimborso che vanno da 1 a 4 anni. Il vantaggio, in questo caso, è che possono essere utilizzati anche nuovi prestiti per rimborsare i precedenti.

Se si necessita di più soldi, invece, esiste il “Superflash”, una tipologia di prestito senza busta paga per i giovani, vi possono accedere chi ha tra i 18 anni e i 35 anni, con la quale è possibile chiedere da un minimo di 2.000 € ad un massimo di 30.000 € da poter restituire anche in 10 anni. In questo caso, tuttavia, visto che la cifra è notevolmente più alta sarà necessaria la firma di un garante con determinate caratteristiche.

Posta italiane

Le poste che facevano solo le poste sono ormai un ricordo lontano, e quindi è possibile accedere ad un prestito senza busta paga anche attraverso Poste Italiane, anno dopo anno un attore creditizio sempre più solido a livello nazionale.

L’opzione più comune è il prestito Banco Posta, ideato per chi non ha un reddito fisso, con il quale si possono richiedere fino a 30.000 € da poter restituire con un piano di rimborso che va da 1 a 10 anni, essendo quindi molto flessibile e comodo.

Ovviamente, anche in questo caso, data la cifra molto elevata, sarà necessaria la firma di un garante che dovrà prendersi le responsabilità nel caso di mancati pagamenti. Sarà possibile dare garanzia con una pensione di qualunque tipo, una busta paga fissa o un immobile, dovendo anche assicurare di essere dei buoni pagatori.

Special Cash

Sempre ad opera di Poste Italiane va segnalata l’iniziativa denominata Special Cash, cui possono partecipare tutti coloro che hanno provveduto a sottoscrivere Postepay, la carta ricaricabile prepagata di solito utilizzata per i pagamenti elettronici. I lavoratori atipici che ne detengono una, possono chiedere il prestito senza busta paga Special Cash e i requisiti per poterla ottenere sono i seguenti:

  1. età compresa tra i 18 e i 70 anni:
  2. avere residenza sul territorio nazionale;
  3. essere in possesso di tessera sanitaria/codice fiscale;
  4. presentare un documento in grado di attestare un reddito percepito, il passaporto e il permesso di soggiorno, ove il richiedente non sia cittadino italiano.

Va però chiarito come il termine “senza busta paga” sia destinato a generare possibili equivoci. Con questa particolare terminologia non si intende la mancanza di qualsia fonte di reddito, ma di una vera e propria retribuzione mensile corrispondente ad un rapporto di lavoro e quindi di relativo contratto. Cui si può far fronte dimostrando di avere comunque fonti di entrata come ad esempio i bonifici relativi a collaborazioni di carattere occasionale o continuative, indicate solitamente come co.co.pro o contratti stagionali. Collaborazioni che appunto possono essere dimostrate tramite l’esibizione del documento rilasciato dall’azienda con cui si lavora alla fine di ogni anno e attestante appunto il reddito percepito.

Chi rientra in questa categoria di lavoratori può quindi richiedere il prestito Special Cash, il quale prevede tre scaglioni di credito: 750, 1000 e 1500 euro. Il piano di rimborso può essere spalmato tra 15, 20 e 24 mesi. A questi costi legati all’ammortamento, ovvero agli interessi, vanno poi aggiunte alcune spese, ovvero dei costi mensili parametrati al capitale erogato e alla durata del prestito. In particolare essi sono una commissione fissa mensile, l’imposta di bollo sulla prima rata e quella una tantum con l’apertura della pratica, che vanno a costituire una somma aggiuntiva fissa di 16,43 euro. Il rimborso del finanziamento può avvenire tramite bollettino postale oppure direttamente con l’addebito sul conto corrente.

Va comunque sottolineato come non sia possibile essere associati a questo prestito se non si è sottoscrittori di una carta Postepay. Una carta che può però essere richiesta presso un qualsiasi ufficio postale e che ha un costo limitato ad appena 5 euro, da ricaricare di volta in volta con almeno 10 euro. In pratica una volta sottoscritta la carta basterà pagare 15 euro per ritrovare accreditati nella carta prepagata 10 euro. Una spesa minima, dunque, che può però assicurare uno strumento finanziario flessibile ed estremamente utile, soprattutto per chi detesta portare contanti con sé o ama effettuare pagamenti elettronici.

Unicredit

L’Unicredit offre prestiti senza busta paga accettando garanzie alternative, con delle variazioni in base alla tipologia di richiedente del prestito. Per il numero di possibilità e per la convenienza dei diversi prestiti è, probabilmente, tra i migliori istituti creditizi per chi vuole richiedere un prestito senza busta paga, specialmente per studenti e disoccupati.

Il primo caso è quello dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti, persone che hanno delle entrate economiche dovute al loro lavoro, ma che non sono matematicamente garantita ogni mese. Ci sono molte variazioni, e se è vero che spesso sono entrate maggiori rispetto ad un lavoratore dipendente, possono capitare anche periodi nei quali le entrate sono inferiori.

In questo caso, per richiedere un prestito senza busta paga Unicredit si deve presentare l’ultima dichiarazione dei redditi, in base alla quale la banca valuterà quali sono i rimborsi mensili ai quali potrete accedere. Spesso, di conseguenza, le rate di rimborso per i prestiti a queste tipologie di creditori sono molto basse, proprio per evitare mancati pagamenti.

Il problema dei disoccupati, invece, è proprio quello di non poter garantire nemmeno un minimo di reddito, ma l’Unicredit è tra gli istituti migliori per questa tipologia di creditori, in quanto è possibile offrire delle garanzie alternative così da permettere ad un parco di clienti molto più ampio di accedere ai prestiti. Unicredit offre anche credito su pegno.

Nella maggior parte dei casi, i prestiti senza busta paga Unicredit per disoccupati richiedono la presenza di un garante, sia un parente che un amico, che dovrà presentare un documento di reddito necessario (busta paga, pensione, dichiarazione dei redditi se libero professionista) che possa garantire la copertura delle rate.

La Unicredit, infine, ha anche dei prestiti senza busta paga indirizzati specificatamente agli studenti universitari, il prestito Unicredit Ad Honorem. Non sono necessarie garanzie, di nessun tipo, in quanto il prestito viene erogato in base ai risultati universitari. Sarà possibile ottenere fino a 27.700 € da rimborsare in un piano che può andare da 1 a 10 anni. Oltretutto, è anche possibile ottenere un periodo di grazia di due anni durante il quale il rimborso delle rate non è previsto, dando tutto il tempo di trovare un lavoro.

Esiste, infine, CreditExpress, un prestito senza busta paga per studenti che vogliono iscriversi ad un Master. Con questo è possibile chiedere da 2.000 € fino a 15.000 € da restituire con un minimo di 18 rate ed un massimo di 96 rate, con un periodo di grazie di 3 anni. In questo caso, tuttavia, gli interessi saranno alti: con un Tan del 10,40% e un Taeg fino al 12,98% (da notare che è abbastanza elevato rispetto ai migliori prestiti sul mercato).

Conclusione

In conclusione, ricordatevi sempre che a tutti capita di trovarsi in momenti di difficoltà, che siano di denaro o di altri motivi non dovete per nessun motivo vergognarvi ed invece è meglio cercare di parlare con una persona fidata, che possa capire il vostro problema e magari aiutarvi con la propria esperienza personale.

Scritto da Luca Petrone

Sono un giornalista pubblicista dal 2021 ed ho conseguito un MA in Journalism alla Birkbeck University di Londra. I miei interessi sono troppo vasti per essere riassunti in una descrizione, ma ogni cosa che faccio inizia dalla scrittura. Attualmente sono web writer ed ho collaborato con svariati siti e testate online. Il mio profilo LinkedIn.