La proctite è l’infiammazione del retto, il segmento finale dell’intestino crasso compreso tra il colon discendente e l’ano. È un disturbo doloroso che causa sintomi spiacevoli, come l’urgenza di andare in bagno ed occasionalmente sanguinamento. La proctite può avere diverse origini (traumi al retto, malattie infiammatorie, malattie veneree). Soni disponibili diverse terapie, naturali e farmacologiche, per curare l’infiammazione. Vediamo nel dettaglio che cosa può causare la proctite, i sintomi, le eventuali complicazioni e la terapia da seguire per curarla.
Proctite: cos’è?
La proctite consiste nell’infiammazione della mucosa del retto che può colpire anche la vicina porzione di colon (proctosigmoidite). Il paziente con proctite lamenta sanguinamento rettale, dolore localizzato, secrezioni mucose. La diagnosi della proctite richiede la proctoscopia o la sigmoidoscopia, procedure mediche minimamente invasive che rivelano l’infiammazione della mucosa rettale.
Spesso la proctite è dovuta a processi infettivi, che possono essere causati da malattie veneree; per questo motivo è importante effettuare un tampone della zona infiammata oppure la coprocoltura per la ricerca di batteri, virus e funghi. Occasionalmente può essere necessaria una biopsia della mucosa rettale oppure la radiografia o l’endoscopia. Generalmente il disturbo viene trattato con un approccio farmacologico dipendentemente dalla causa; solo in rari casi si ricorre alla chirurgia. (Vedi anche: Uretrite)
I fattori di rischio principali per la proctite sono:
- rapporti sessuali (specialmente anali, ma non solo) non protetti
- promiscuità sessuale
- presenza di malattie infiammatorie intestinali
Una proctite trascurata può causare complicanze sistemiche anche gravi, tra le quali anemia (legata agli episodi di emorragia rettale), ulcere rettali, fistole (perforazioni della mucosa intestinale che la mettono in comunicazione con altre strutture normalmente separate).
Proctite: sintomi e cause
I sintomi della proctite sono:
- sanguinamento rettale
- perdite mucose o purulente con le feci
- dolore nella regione addominale sinistra
- sensazione di pienezza rettale e urgenza di defecare
- stitichezza alternata a diarrea
- tenesmo
- dolore ano-rettale
- evacuazione dolorosa
La proctite può anche essere accompagnata da febbre, disidratazione e, nel sesso femminile, da vaginite, perdite vaginali, disturbi della minzione ed uretrite. Le condizioni in grado di scatenare l’infiammazione del retto sono numerose. Le cause della proctite possono essere distinte in:
- Infettive. Causate da batteri, virus e funghi, spesso a trasmissione sessuale (clamidia, gonorrea, sifilide, herpes genitale…) o da tossinfezioni alimentari (shigella, salmonella, campylobacter). Le infezioni sessualmente trasmissibili sono quelle che più frequentemente causano proctite e si trasmettono principalmente con rapporti anali non protetti. Gli agenti infettivi comprendono Herpes simplex di tipo 2, (causa herpes genitale), Chlamydia trachomatis (causa della clamidia), HIV, Treponema pallidum (causa della sifilide) e Neisseria gonorrhoeae (causa della gonorrea).
- Infiammatorie. Alcune malattie infiammatorie intestinali croniche, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, possono causare proctite. Le malattie infiammatorie croniche sono una causa molto frequente di proctite (più del 30% dei casi), colpiscono entrambi i sessi e la loro causa è sconosciuta, anche se hanno una certa componente familiare. Il morbo di Crohn può interessare tutto l’apparato gastrointestinale, mentre la colite ulcerosa di solito colpisce la parte terminale dell’intestino (colon e retto).
- Iatrogene. Tra le procedure mediche causa di infiammazione del retto ci sono la radioterapia, alcuni farmaci lassativi (bisacodile) e antidiarroici e terapie antibiotiche prolungate specialmente con lincosamidi (clindamicina, lincomicina). La radioterapia di tumori del colon-retto, della prostata e dell’ovaio può infiammare il rivestimento del retto; la proctite da radiazioni può durare alcuni mesi dopo il termine della radioterapia.
Esistono anche due forme tipiche dell’infanzia:
- Proctite da proteine alimentari. Si verifica soprattutto nei bambini piccoli che bevono latte vaccino o latte con formula a base di soia.
- Proctite eosinofila. Rara forma di proctite provocata dall’accumulo di una classe di globuli bianchi (granulociti eosinofili) all’interno della mucosa rettale; colpisce i bambini di età inferiore ai 2 anni.
Proctite ulcerosa
La proctite ulcerosa fa parte di una malattia infiammatoria cronica intestinale, chiamata colite ulcerosa; quando riguarda il retto, prende il nome di proctite ulcerosa. Come la proctite classica, anche quella ulcerosa è causata da una infiammazione della parete intestinale che però ha carattere cronico (persiste nel tempo). La proctite ulcerosa causa sintomi dipendenti dalla gravità dell’infiammazione e dalla porzione di intestino interessata:
- urgenza di liberarsi dalle feci
- sensazione di incompleta evacuazione (tenesmo)
- sanguinamento dal retto
- diarrea cronica, anche notturna
- presenza di sangue e muco nelle feci
- stitichezza paradossa, presente in circa il 10% dei malati
- dolori addominali
- perdita di peso
- stanchezza
- infiammazione in altri parti del corpo (articolazioni, occhio, cute)
- febbre
- perdita di appetito
- nei bambini, rallentamento della crescita
Le ulcere (erosioni della mucosa intestinale) si possono diffondere dal retto fino alla porzione iniziale del colon. La malattia è caratterizzata da fasi di remissione, senza sintomi, intervallate a fasi di recrudescenza che comprendono abbondante sanguinamento e dilatazione del colon (megacolon tossico). L’infiammazione cronica dell’intestino a lungo termine aumenta il rischio di cancro del colon-retto.
Non si conoscono le cause della proctite ulcerosa; probabilmente sono implicati meccanismi di tipo autoimmune. Si può manifestare a tutte le età (più frequentemente negli adolescenti e nei giovani adulti) e quando si verifica nel bambino può causare rallentamento della crescita. La proctite ulcerosa non va confusa con un’altra condizione molto comune, la sindrome del colon irritabile, che non si associa alla presenza di infiammazione.
La terapia della proctite ulcerosa ha l’obiettivo di alleviare i sintomi, migliorare la qualità della vita e ridurre l’incidenza di complicazioni. Terapia d’elezione è la mesalazina (antinfiammatorio con azione sul tratto gastrointestinale), ma sono note forme refrattarie a questo farmaco. Altri farmaci sono il tacrolimus topico, i corticosteroidi e i farmaci biologici anti-TNF.
Proctite: Rimedi naturali
Durante la fase acuta della proctite i farmaci sono indispensabili, specialmente se il disturbo è di origine infettiva: è necessario identificare correttamente l’agente patogeno ed eseguire l’antibiogramma, ovvero il test di sensibilità agli antibiotici volto ad identificare resistenze. Accanto ai farmaci tuttavia possono essere utili rimedi naturali che coadiuvano il ripristino della consistenza della mucosa, riducono dolore e fastidio ed accelerano la guarigione.
Tra i rimedi naturali, i gel a base di miele ad acido ialuronico sono molto efficaci per mantenere il giusto grado di idratazione e favorire i processi di riparazione dell’epitelio rettale. Nel contempo, il gel svolge un’efficace azione lubrificante che riduce il dolore dovuto all’evacuazione. Molto utile anche assumere infusi di camomilla, valeriana e cardamomo, erbe che possiedono naturali proprietà lenitive, analgesiche ed antinfiammatorie ed aiutano ad alleviare il dolore e la diarrea.
Un fattore molto importante per ridurre il grado e la frequenza delle infiammazioni rettali è la dieta. Alcuni cibi favoriscono la guarigione, mentre altri irritano ulteriormente la mucosa intestinale e possono causare episodi di dolore acuto e diarrea. In particolare, il ruolo della dieta è mantenere le feci morbide per facilitarne l’espulsione, quindi via libera alle fibre solubili (indispensabili per mantenere la mucosa idratata e migliorare il transito intestinale). No a fritti, grassi, piccanti, aglio e cipolla, così come latticini, insaccati, caffè ed alcol. (Leggi anche il nostro approfondimento sulle malattie sessualmente trasmissibili).
Proctite: guarigione
La proctite non è una patologia grave, ma è importante non sottovalutarla per evitare complicazioni e la cronicizzazione del processo infiammatorio. Innanzitutto, ai fini della guarigione, è importante identificare correttamente la causa dell’infiammazione: bisogna sempre recarsi del medico che prescriverà gli esami appropriati. E’ meglio non aspettare che l’infiammazione passi da sola, prima di tutto perché potrebbe anche non accadere, ed inoltre è meglio accertarsi che non siano in corso infezioni gravi.
Se il processo è di origine batterica, ad esempio conseguenze ad infezioni alimentari o rapporti anali, bisogna assumere antibiotici ed astenersi dai rapporti fino alla guarigione. Se invece la proctite è causata da una infezione virale (come l’herpes genitale), assumere antibiotici è inutile ed eventualmente possono essere indicati gli antivirali. Quando invece la malattia è di origine infiammatoria, generalmente viene prescritta la mesalazina, la salazopirina o i corticosteroidi da assumere per via orale o rettale.
Insieme alla terapia prescritta, è importante seguire una dieta leggera e non irritante per la mucosa rettale. Il processo di guarigione completo richiede qualche settimana e se non ci sono complicazioni il retto guarirà perfettamente e senza conseguenze.
Ti potrebbe interessare anche…