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Raccomandata 649: Mittente e Contenuto del codice

Raccomandata 649: cerchiamo di capire insieme cosa potrebbe contenere, chi la invia e se bisogna preoccuparsi in corrispondenza dell’avviso di giacenza con questo codice. La Raccomandata di Poste Italiane è un servizio utile, veloce e sicuro particolarmente privilegiato dagli enti pubblici, INPS, Agenzie delle entrate, avvocati ecc. Difatti, questo servizio viene spesso preferito alle lettere o avvisi normali, proprio grazie la sua efficienza. Poste Italiane, infatti, garantisce che la Raccomandata goda – come suggerito dal nome – del servizio di raccomandazione. La sua efficienza e le sue caratteristiche fanno in modo che la Raccomandata sia il metodo più utilizzato, soprattutto per l’invio di documentazione importante. Perché? Ovviamente i motivi sono diversi, tra cui:

  • È possibile monitorare le spedizioni in tempo reale grazie ai servizi digitali
  • Si attesta l’avvenuta spedizione
  • Il destinatario firma alla consegna (o quanto meno è garantito l’avviso di giacenza)
  • È possibile inviare in Italia e nel Mondo (grazie la Raccomandata Internazionale)
  • È possibile spedire anche online, tramite il servizio Raccomandata Digitale

Quando, però, capita che il destinatario di una Raccomandata, al momento della consegna, non è in casa, allora compare l’avviso di giacenza. Questo avviso lasciato dal postino all’interno della cassetta delle lettere è molto importante e non deve essere sottovalutato.

raccomandata codice 649

Raccomandata 649: Mittente e contenuto del codice

Quando sull’avviso di giacenza lasciato dal postino nella nostra cassetta delle lettere contiene il codice 649, è possibile che la Raccomandata faccia riferimento a documenti importanti. Nello specifico, il codice 649 potrebbe riguardare:

  • Comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate: possono essere documenti semplici per errori formali, avvisi di pagamento, controlli sulle dichiarazioni dei redditi, avvisi riguardanti errori nei versamenti o nel ricalcolo delle imposte
  • Avvisi da parte dell’INPS: anche in questo caso potrebbero essere avvisi di pagamento, diffide, provvedimenti ecc
  • Comunicazioni da parte della Banca: nuovo bancomat, nuova carta di credito ecc.
  • Avvisi da parte delle case produttrici di automobili: in questo caso potrebbe trattarsi di controlli generici, avvisi di sostituzione di eventuali elementi costitutivi dell’autovettura o del motociclo ecc.
  • Comunicazioni da parte del fornitore di energia elettrica, gas, acqua: in questo caso si potrebbe trattare di solleciti di pagamento ecc.

Come ritirare la Raccomandata in giacenza?

Una volta che rientriamo in casa e ci ritroviamo fra le mani un avviso di giacenza, dunque, è possibile subito capire chi lo invia e che tipo di comunicazione sia. Ma come fare per ritirare la Raccomandata? Solitamente è possibile ritirare la lettera in giacenza dal primo giorno successivo alla consegna. Il periodo di tempo dedicato al ritiro è di:

Per ritirare la raccomandata, inoltre, bisogna semplicemente recarsi all’Ufficio Postale più vicino muniti di avviso di giacenza. Se si vogliono evitare file interminabili allo sportello, inoltre, esistono altri metodi molto più veloci:

  • Si può telefonare all’Ufficio Postale per richiedere e concordare un successivo recapito. In questo caso, se la seconda consegna andrà a vuoto, la raccomandata andrà a finire direttamente all’Ufficio Postale di Giacenza.
  • Si può usufruire del Ritiro Digitale. Poste Italiane ha introdotto un nuovo servizio online che informa il destinatario, tramite sms o e-mail, di eventuali documenti in giacenza. In questo caso il diretto interessato può farsi recapitare la lettera digitalmente: questo metodo ha la stessa valenza legale di un ritiro fisico.
  • Se invece si tratta di una Raccomandata Nexive dovete recarvi in uno dei loro punti di consegna

Perché è importante ritirare la posta in giacenza?

E’ bene sapere che ritirare la posta in giacenza, soprattutto se si tratta di Raccomandate, è molto importante. Solitamente si è tentati a lasciare la lettera in giacenza soprattutto se bisogna ritirare documenti urgenti che trattano di pagamenti, citazioni in giudizio (nel caso degli atti giudiziari) o nel caso di cartelle esattoriali. Difatti si potrebbe pensare che nessuno possa venire a conoscenza che noi abbiamo tra le mani un avviso di giacenza e che, dunque, sappiamo che c’è stato un tentativo di consegna da parte del postino. In realtà, però, non è così.

In effetti anche se decidiamo di non andare a ritirare la posta in giacenza, la raccomandata – se correttamente inviata e notificata – si dà per ricevuta decorsi i termini di giacenza. Ciò è importante perché se si vuole impugnare o contestare un documento, non possiamo più farlo.

Cos’é l’avviso di giacenza?

L’avviso di giacenza è una sorta di scontrino che il postino lascia nella cassetta delle lettere per avvisarci della mancata consegna di una Raccomandata.

Tramite l’avviso di giacenza, in base al colore o ai codici identificativi, è possibile conoscere il contenuto della Raccomandata prima di andare a ritirarla. Si tratta, infatti, di un vero e proprio documento – molto importante – con il quale poter conoscere chi ci contatta e cosa vuole comunicarci. In particolare, se facciamo riferimento ai colori:

  • Verde contiene atti giudiziari: provvedimenti del tribunale o notificati da soggetti privati, multe, sanzioni provenienti dalla prefettura ecc.
  • Bianco se si tratta di lettere, diffide, contestazioni, richieste di pagamento, ecc.

Ma se sullo scontrino compare il codice 649, come facciamo a capire di chi si tratta e cosa contiene? Andiamo ad elencare tutti i casi, a noi pervenuti, indicati tramite il suddetto codice.