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Ritrovata preziosissima statua greca di oltre duemila anni!

La scoperta ha davvero dei contorni straordinari, e rappresenta un vero e proprio tesoro per gli appassionati del tema. Scopriamo insieme come è andata e cosa è stato ritrovato esattamente!

Viso di Ercole - Foto di antonio filigno/Pexels.com

Gli archeologi hanno rinvenuto un reperto storico incredibile! Si tratta infatti di una statua classica risalente a più di 1.800 anni fa nell’antica metropoli di Filippi, nel nord-est della Grecia. Durante lo scavo, gli archeologi hanno portato alla luce l’opera del periodo romano, II secolo d.C., raffigurante il mitico eroe Ercole – noto anche come Eracle.

Conosciuto per la sua forza sovrumana, l’eroe è una figura famosa nella mitologia romana e greca per aver intrapreso una serie di avventure come strangolare a morte un leone, decapitare una creatura simile a un serpente sott’acqua e catturare un cinghiale mangiatore di uomini. L’opera raffigura un giovane Ercole nudo e accentua gli addominali cesellati e i capelli mossi dell’avventuriero. Il team di ricerca dell’Università Aristotele di Salonicco ha trovato la statua il 16 settembre e l’ha identificata come Ercole quando hanno trovato frammenti della sua mazza e un leone appeso alla mano sinistra, hanno fatto sapere i giornali locali.

La leggenda narra che Ercole mostrò una forza sovrumana e superò 12 prove assegnategli dal re Euristeo. Gli esperti hanno identificato il leggendario eroe sulla base del leone appeso alla mano sinistra e di una mazza, che è stata trovata in frammenti. Secondo il mito, una delle 12 fatiche di Ercole fu quella di uccidere un leone di Nemea, la cui pelle indossò in seguito. Sulla testa della statua c’è una corona di foglie di vite tenute insieme da una fascia che termina alle spalle.

Ercole era associato alla classe dominante e agli imperatori perché è il grande che distrugge le cose. In passato, le persone che trovavano statue di questo tipo le davano a vescovi o principi locali e decoravano palazzi a Roma, o finivano nei musei. Il problema con questo è che la tenuta dei registri era meno che perfetto nel 18 ° e 19 ° secolo, e molti reperti andavano perduti.

Se avessero trovato questa statua di Ercole 200 anni fa, probabilmente l’avrebbero appena strappata dal terreno e l’avrebbero inviata in Vaticano, a quel punto, avremmo perso il contesto che questa statua era stata riutilizzata nel IX secolo, e avremmo perso tutta questa storia di questa più ampia storia interculturale e multiculturale della statua.

Scritto da Luca Petrone

Sono un giornalista pubblicista dal 2021 ed ho conseguito un MA in Journalism alla Birkbeck University di Londra. I miei interessi sono troppo vasti per essere riassunti in una descrizione, ma ogni cosa che faccio inizia dalla scrittura. Attualmente sono web writer ed ho collaborato con svariati siti e testate online. Il mio profilo LinkedIn.