Negli ultimi decenni sempre più persone amano abbellire la propria abitazione con fiori e piante, e la passione del pollice verde ha preso ormai piede nella nostra società. Le piante, va detto, rendono le nostre abitazioni molto più accoglienti, eleganti, ma allo stesso tempo favoriscono anche la circolazione e la produzione di ossigeno. Alcune piante, però, sebbene non sembri possibile ai più, possono rivelarsi particolarmente fastidiose in quanto possono causare allergie.
In particolare, negli ultimi anni, ce n’è una che sembra aver “colpito” molte persone proprio a causa del fatto che risulta essere la pianta più comune da tenere in appartamento. Soprattutto se siamo persone che soffrono di allergia è bene sbarazzarsi di questa pianta in quanto può causare fastidi, anche abbastanza seri, o addirittura mettere a rischio la nostra vita nei casi più gravi.
Di quale pianta si tratta?
Nello specifico, il seguente articolo raccomanda di fare particolare attenzione all’orchidea, che può scatenare allergie anche molto forti. Va detto, innanzitutto, che questa non è l’unica pianta che provoca questi problemi, anzi, ne esistono molte, tra cui il ficus e le felci. Cerchiamo di capire ora il perché sorgano queste problematiche.
Le sostanze scatenanti i disturbi, chiamate allergeni, si trovano nella linfa delle piante che ospitiamo in casa, da qui raggiungono la superficie delle foglie, e tramite quest’ultime, finiscono sulla nostra pelle o grazie ad un contatto diretto, o perché trasportate nelle nostre vie respiratorie dall’inalazione di alcune impercettibili molecole di polvere. L’orchidea è un esemplare davvero bellissimo, che infatti all’apparenza sembra innocuo e puro, ma purtroppo nasconde questa problematica che può risultare fastidiosa e debilitante.
Gli effetti indesiderati
I disturbi causati dalla presenza di tale pianta in casa possono essere molto simili a quelli prodotti da un comune raffreddore, la presenza cioè di occhi gonfi, tosse, sia secca che grassa, o addirittura asma, e devono essere riconosciuti in maniera tempestiva in modo tale da correre subito ai ripari. Determinate piante possono causare addirittura eczemi da contatto sulle mani, sul viso e sul collo, oppure delle forme di orticaria. In ogni caso i sintomi più comuni sono: arrossamento agli occhi, congestione nasale, mal di gola e tosse, gonfiore alle labbra.
I sintomi che abbiamo descritto sono molto comuni, e quindi spesso si pensa che siano causati da una semplice e comune influenza, ma ciò non è sempre vero. Ecco perché è sempre utile prestare attenzione alla presenza di questa pianta in casa e conoscerne gli effetti indesiderati. Il polline dell’orchidea, infatti, può addirittura essere mortale per le persone che soffrono di allergie a tale sostanza. Come molti di voi sapranno uno dei problemi più gravi a cui si può andare incontro è l’asfissia, un vero e proprio soffocamento, ed è per questo davvero fondamentale essere sempre in contatto col proprio medico di fiducia. Quando i sintomi di cui abbiamo parlato si presentano spesso, e magari restano per giorni, è cruciale eseguire analisi di routine ed anzi controllare, tramite appositi esami, se si è allergici o meno a determinati tipi di piante.
Quali sono i trattamenti da seguire?
Non esiste una vera e propria terapia medica da seguire, ciò che verrà consigliato dagli specialisti sarà, molto probabilmente, l’evitare il contatto con l’allergene, e quindi con la pianta. Una volta che allontaneremo i vegetali dalle nostre abitazioni, infatti, noteremo un miglioramento immediato della nostra condizione di salute. Una cosa va però sottolineata, in alcuni casi i sintomi potranno protrarsi ancora per alcuni giorni, il polline infatti potrebbe essere ancora presente nella polvere che abbiamo in casa. Visto che per un determinato numero di ore continueremo a respirare tale sostanze potremmo ancora risentire dei suoi effetti, ma nel giro di poco tutto ciò scomparirà.
Nei casi più gravi, il medico curante, può decidere di prescrivere al proprio paziente alcuni farmaci per lenire i sintomi causati dalla pianta e dal suo polline. Nello specifico, ciò che solitamente si consiglia, sono gli antistaminici o alcuni tipi di preparati a base di cortisone.