I succhi gastrici sono una componente importante per la digestione e anche per l’attività di assimilazione dei nutrizionali che avviene nel nostro intestino, perché non solo uccidono i batteri che vengono introdotti con il cibo, ma trasformano chimicamente le sostanze nutritive per renderle digeribili e quindi assimilabili nel tratto intestinale.
Nel contesto di frenesia attuale, molte persone soffrono di disturbi legati a fattori di stress come la gastrite nervosa o il reflusso gastroesofageo. In questi casi, sarà bene agire con prontezza nel consultare un parere medico, per evitarne le complicanze o la cronicizzazione. Questa figura sarà in grado di individuare il rimedio più adatto alla specifica esigenza. A tal proposito uno dei prodotti farmaceutici contro il bruciore allo stomaco, può essere il Digestivo Antonetto, che grazie alla sua azione protettiva della mucosa gastrica può donare rapido sollievo contro acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo.
A cosa servono e cosa sono i succhi gastrici?
Ma vediamo come avviene a grandi linee la nostra digestione e come i succhi gastrici aiutano il nostro intestino nel processo di assorbimento. Dopo aver mangiato, ciò che ingeriamo e mastichiamo si trasforma in bolo alimentare. Il bolo poi si mescola con i succhi gastrici espulsi da ghiandole addette alla digestione, situate sul rivestimento dello stomaco.
Tra le sostanze chimiche prodotte dai succhi digestivi acidi troviamo il bicarbonato, acqua, elettroliti, acido cloridrico, enzimi, ormoni, il fattore intrinseco e il muco, che riveste e protegge la membrana dello stomaco dall’ambiente acido.
Il fattore intrinseco, in particolare, è una glicoproteina fondamentale per un adeguato assorbimento della vitamina B12, che avviene nel tratto finale dell’intestino tenue.
Alcuni disturbi legati all’eccesso di succhi gastrici
Nel caso di risalita involontaria dei succhi gastrici e di una parte del bolo verso l’esofago, che talvolta giunge al livello della gola, si presenta il reflusso gastroesofageo. Tra le sue cause più frequenti vi è una non totale occlusione della valvola cardias, atta ad impedire questo nuovo afflusso verso l’esofago.
Qualora questo tipo di disturbo si presenti spesso nel corso della giornata e si associ ad altre complicanze si parla di malattia da reflusso gastroesofageo, anche se ciò va distinto da uno sporadico fastidio in tal senso, in ogni caso da monitorare.
Tra i sintomi di iperproduzione di succhi gastrici c’è una sensazione di rigurgito acido nell’esofago, che si associa a bruciore nel petto e a livello dello stomaco, sintomo che si acutizza nella notte e al momento di dormire.
Data la spiccata acidità, il passaggio dei succhi gastrici nell’esofago può provocare l’irritazione delle mucose e, a volte, delle vie respiratorie, generando fastidio alle corde vocali, laringite, tosse, raucedine e asma.
Succhi gastrici in eccesso? Ecco i rimedi
Il trattamento per tali disturbi, che possono avere anche ripercussioni sull’azione di assorbimento dell’intestino, fondamentale per il processo digestivo, deve certamente basarsi sul parere di un medico.
Molto importante, inoltre, è regolare l’alimentazione, che dovrebbe evitare cibi grassi e zuccherati. Inoltre, è da ridurre nella propria dieta l’apporto di insaccati, fritti, alcolici, formaggi stagionati, caffeina, agrumi, bevande gassate, pomodoro, menta e l’uso di tabacco. Fondamentale è anche cercare di contenere lo stress, possibile causa di tali disturbi, spesso di origine psicosomatica.