La trombosi emorroidaria, chiamata anche emorroide esterna, è una emorroide (ovvero una vena del canale anale) nella quale si è formato un coagulo di sangue: per questo motivo essa fuoriesce dall’orifizio anale ed è possibile sentirla al tatto. Una emorroide che sfocia in trombosi è facilmente riconoscibile: all’ingresso dell’ano sarà presente un ringonfiamento duro e doloroso, di colore variabile dal rosso al blu/nero in base al coagulo di sangue che si è formato all’interno dell’emorroide.
Si tratta di una condizione particolarmente fastidiosa, dolorosa e invalidante che comporta spesso anche prurito nella zona interessata. Esistono diverse soluzioni per far fronte a una trombosi emorroidaria, non solo chirurgiche come la trombectomia emorroidaria o l’emorroidectomia. Vediamo quali sono i sintomi comuni, le eventuali cure e le cause delle emorroidi esterne o condizione di trombosi emorroidaria.
Trombosi Emorroidaria: cos’è?
Tutti hanno le emorroidi, perché esse sono semplicemente delle strutture vascolari normalmente presenti nell’ano. A volte (per cause che vedremo) le emorroidi si infiammano e si gonfiano oltre misura, arrivando in certi casi a fuoriuscire dall’ano (emorroidi esterne). Le emorroidi esterne trombizzate hanno al loro interno del sangue rappreso. Si tratta infatti di un problema di circolazione del plesso venoso emorroidale nel quale in sangue non circola bene, di conseguenza tendono a formarsi coaguli gonfi, dolorosi e fastidiosi.
I trombi emorroidari esterni possono essere fisiologicamente rimossi, ovvero il sangue coagulato viene “sciolto” da apposite cellule e la zona colpita torna alla normalità. Per “sciogliere” il trombo bisogna quindi fare in modo che la circolazione riprenda in modo normale e che pian piano rimuove il coagulo di sangue che si è formato.
Purtroppo, non sempre il coagulo viene rimosso dall’organismo, anche con l’aiuto dei farmaci; se la trombosi emorroidaria è estesa, può rendersi necessaria una rimozione chirurgica in ambulatorio.
Trombosi emorroidaria sintomi
I sintomi della trombosi emorroidaria sono tipici e subito riconoscibili:
- Dolore e/o bruciore anale
- Difficoltà a camminare (camminando il dolore aumenta)
- Dolore nello stare seduti per molto tempo
- Difficoltà ad evacuare (si può verificare stitichezza associata)
- Disagio psicologico
Come fare? Ci sono diverse soluzioni per risolvere un’emorroide trombizzata. In caso non funzionino, il consiglio è quello di rivolgersi al proprio medico o allo specialista (proctologo).
Trombosi emorroidaria: cause
Le cause delle emorroidi sono numerose:
- alimentazione povera di fibre e ricca di elementi irritanti per il colon (spezie, cacao, alcol, peperoncino)
- sedentarietà
- stipsi
- obesità
Ci sono persone che nonostante una alimentazione scorretta ma non avranno mai le emorroidi, mentre chi ha tendenza a sviluppare la trombosi emorroidaria, è probabile che ne soffrirà periodicamente per tutta la vita anche facendo estrema attenzione. Per esempio, un forte fumatore che smette dopo 15 anni non necessariamente trova smette di soffrire di emorroidi.
Chi tende ad avere questo tipo di problema può soffrirne particolarmente ai cambi di stagione ed in estate soprattutto dopo una giornata al mare (l’acqua del mare e la sabbia favoriscono l’insorgenza dei trombi emorroidari). In questi casi sarebbe opportuno prevenire, chiedendo al proprio medico di prescrivere una cura specifica che favorisca il microcircolo, specialmente nei periodi che consideriamo più a rischio. Questo potrebbe aiutare a prevenire la formazione del trombo o almeno potrebbe far sì che si formi un trombo più piccolo e meno doloroso.
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Trombosi Emorroidaria: riassorbimento
È molto importante curare il trombo emorroidario non appena fa la sua insorgenza e non aspettare troppo. La guarigione di un trombo emorroidario può richiedere da pochi giorni fino a qualche settimana, a seconda della gravità del trombo. Il dolore acuto tuttavia dovrebbe sparire nel giro di una settimana.
Trombosi emorroidaria: Rimedi casalinghi
Ecco una serie di consigli pratici per riuscire a lenire il dolore più velocemente e coadiuvare il riassorbimento del trombo.
- Lavarsi con acqua tiepida più volte al giorno. L’acqua fredda rallenta ulteriormente la circolazione, quindi nonostante dia momentaneamente sollievo, non è una soluzione perché non aiuta il trombo a sciogliersi anzi potrebbe anche peggiorarlo. L’acqua troppo calda è ugualmente sconsigliata perché aumenta il dolore, la giusta temperatura è quella così detta “termale” quindi un’acqua tiepida che possa essere facilmente tollerata.
- Far rientrare il trombo emorroidari sopratutto quando ci si trova comodi (sdraiati sul divano o a letto). E’ importante stare più sdraiati possibili con il trombo spinto dentro l’ano. Questo aiuta notevolmente la guarigione perché la circolazione della zona è già compromessa e se il trombo è esterno e quindi esce fuori dall’ano, viene ulteriormente strozzato da esso.
- Massaggiare il trombo. L’emorroide trombizzata sostanzialmente entra ed esce dall’orifizio anale anche in base alla posizione assunta. Si può trovare un certo sollievo nel massaggiare il trombo così da favorire la circolazione dello stesso. Il massaggio va eseguito delicatamente dopo aver applicato la crema, così da favorire l’assorbimento e la circolazione del sangue all’interno dello stesso.
Crema per Trombosi Emorroidaria
È molto importante scegliere la crema giusta per curare la trombosi emorroidaria. Le creme al cortisone non sempre funzionano e le creme per ragadi anali o per emorroidi sanguinanti non vanno bene per le emorroidi trombizzate: in caso di dubbio meglio chiedere al medico o al farmacista. Non bisogna mai usare Ecco alcuni esempi di creme efficaci per emorroidi trombizzate:
- Aboca Fitoroid. Prodotto completamente naturale che ha le seguenti caratteristiche: Mucoadesivo: aderisce alla mucosa formando un film ad effetto barriera che la protegge dal contatto con gli agenti irritanti. Lubrificante: riduce lo sfregamento con le feci, così da proteggere dall’irritazione e dalla congestione perianale. Antiossidante: protegge la mucosa dall’azione dei radicali liberi.
- Hirudoid 40000. Si tratta di una crema a base di glicosaminoglicanopolisolfato, dotato di attività antinfiammatoria e antitrombotica, ovvero previene la formazione e facilita lo scioglimento del coagulo di sangue all’interno del trombo. Non ha un effetto immediato ma nel corso dei giorni aiuta a rimpicciolire il trombo. Questa crema è a tutti gli effetti un medicinale e viene prescritta dal medico di base o dal proctologo.
- Preparazione H. Vecchia e sempre valida soluzione, poichè aiuta la microcircolazione ematica all’interno del plesso emorroidario.
- Emorsan Fleb o Daflon. Si tratta di prodotti in bustine o pastiglie ad azione vaso-protettiva contenenti diosmina ed altri flavonoidi, da assumere ai primi segni di comparsa dell’emorroide trombizzata. Il suo contenuto di flavonoidi favorisce il microcircolo ed aiuta a sciogliere il trombo emorroidario. Si può acquistare dietro ricetta medica; la posologia prevede una fase di attacco (4 bustine-pastiglie al giorno) nei primi giorni di trattamento, ed una fase di mantenimento (2 bustine-pastiglie al giorno) quando dolore e gonfiore sono diminuiti.
Consigli per la gestione della trombosi emorroidaria
Per verificare eventuali peggioramenti o miglioramenti è meglio controllare l’evoluzione dell’emorroide ogni giorno, aiutandosi magari con uno specchietto. È importante monitorare la grandezza ma anche il colore, perché un trombo in via di guarigione di solito si schiarisce e tende ad assumere il colore della pelle circostante. In questo caso, seppur se la pallina fosse ancora presente, sarà sicuramente molto meno dolente. Ecco alcuni consigli per gestire la trombosi emorroidaria:
- Per il bidet ci sono detergenti efficaci come Anonet che va applicato sull’ano: una piccola quantità deve essere lasciata agire una trentina di secondi, per poi risciacquare normalmente. La sensazione di sollievo sarà immediata!
- In caso di dolore acuto si può assumere un antidolorifico: Tachipirina ed Oki sono quelli più efficaci.
- Per evitare traumi dovuti a feci secche, si può assumere paraffina liquida F.U. da bere, un preparato che ammorbidisce le feci e rende meno dolorosa e traumatica l’evacuazione durante la guarigione del trombo.
Emorroidi trombizzate: cure chirurgiche
Alcune volte, la trombosi emorroidaria è talmente grande o dolente da non poter guarire da sola. In tal caso bisogna rivolgersi al proprio medico o allo specialista (proctologo) che probabilmente opterà per la legatura o l’incisione del trombo. La soluzione chirurgica è micro invasiva, si realizza in mezz’ora al massimo ma deve essere eseguita da un proctologo, in ospedale o in ambulatorio.
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Legatura elastica delle emorroidi
La legatura elastica delle emorroidi è un intervento molto semplice, che viene effettuato in ambulatorio e senza anestesia utilizzando uno strumento detto proctoscopio (una sonda sottile e rigida che viene introdotta nell’ano mentre il malato è sdraiato su un fianco) e un legatore ad aspirazione. Il medico introduce delicatamente nel canale anale il proctoscopio ed esercita una aspirazione/presa controllata dell’emorroide. Agendo sul grilletto del legatore viene apposto l’elastico alla base del tessuto aspirato, che viene quindi strozzato. Il proctoscopio viene estratto,si appone un morbido tampone di spugna nel canale anale e la legatura elastica è conclusa; il trombo si staccherà dopo poco tempo, senza causare dolore o sanguinamento. Si ricorre alla legatura elastica per le emorroidi di 1°-2° grado sintomatiche. Negli stadi più avanzati la metodica è assai meno efficace ed è meglio ricorre all’intervento chirurgico.
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Operazione chirurgica
L’intervento chirurgico è spesso la soluzione più indicata e definitiva quando le emorroidi sono prolassate e sono accompagnate da un dolore severo e molto persistente. In questo caso, spesso è necessario procedere all’intervento che comunque è dedicato ai casi più gravi. L’intervento solitamente consiste nella dearterializzazione emorroidaria per cercare di ridurre l’afflusso di sangue, legando i rami arteriosi. L’operazione si esegue in due fasi:
- incisione del trombo
- spremitura del trombo stesso per far uscire il coagulo di sangue
Questa procedura è senza dubbio quella che è più invasiva, e caratterizzata da un decorso post operatorio da seguire con attenzione, seguito da una terapia contro il dolore e dall’accurata osservazione medica.
Trombosi emorroidaria: prevenzione
Una cura a base di flavonoidi (o bio-flavonoidi) in questi casi può aiutare. I flavonoidi non risolvono radicalmente una trombosi acuta, ma per la prevenzione invece possono risultare molto efficaci. Chi soffre di trombosi emorroidaria ha spesso più episodi durante l’anno: sopratutto i cambi di stagione e l’estate sono i periodo più a rischio, proprio in virtù del caldo (la zona risente del ristagno venoso tipico della stagione estiva) e dello scombussolamento che i cambi di stagione portano anche a livello intestinale. Una cura di flavonoidi può aiutare in questi periodi a prevenire la formazione di trombi. In particolare, il prodotto più conosciuto e utilizzato è il Daflon 500 mg, a base di diosmina. La posologia è di 2 compresse al giorno, una a mezzogiorno e alla sera. Il principio attivo generico del Daflon è più economico e pressoché identico.