Un turista americano in visita a Roma ha frantumato due statue vecchie di 2000 anni, infuriato per il fatto che gli fosse stato negato un incontro con papa Francesco. Intorno a mezzogiorno del 5 ottobre, il turista ha chiesto di incontrare il Papa mentre visitava il Museo Chiaramonti del Vaticano nella Città del Vaticano. Furioso quando la sua ambiziosa richiesta è stata respinta, l’uomo sulla cinquantina ha incanalato la sua rabbia distruggendo due antichi busti, facendo irruzione nel museo prima di essere arrestato.
Un comunicato ufficiale del Vaticano recita: “La persona che ha abbattuto le statue è stata fermata dalla polizia vaticana ed è stata consegnata alle autorità italiane”. Entrambe le opere d’arte sono state ora portate in un laboratorio di conservazione, con la dichiarazione che aggiunge: “Ora gli esperti stanno valutando il danno e procedendo al recupero dei frammenti per il restauro immediato“. Un rappresentante del museo ha detto a Il Messaggero che, per fortuna, le due opere d’arte danneggiate erano solo “opere minori” all’interno della vasta collezione del museo che comprende circa 1000 sculture.
Le denunce di atti vandalici e danni a tali beni culturali e opere d’arte sono aumentate dalla pandemia di Covid-19, con la scalinata di Piazza di Spagna, non lontana dalla sede del Museo Chiaramonti, che negli ultimi mesi è stata danneggiata. Nel frattempo, gli attivisti per il clima che si sono incollati a preziose opere d’arte per protestare contro la mancanza di azione governativa a sostegno delle misure ambientali potrebbero aver contribuito ad aumentare tale vandalismo.
La Procura di Roma si è subito attivata per procedere contro il turista, che adesso si vede inputato di diversi capi d’accusa tra i quali deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici. L’uomo verrà molto probabilmente messo a processo e rischia una pena severa che spazia dai 2 ai 5 anni di carcere, oltre a una importante sanzione pecuniaria. Insomma, se l’è proprio cercata!