Quali sono i vaccini neonati e il calendario per il 2020? La vaccinazione è uno strumento efficace per proteggersi, debellare e/o contenere le malattie infettive. È questo il motivo per cui i vaccini sono raccomandati su larga scala e per cui il sistema sanitario nazionale li mette a disposizione dei cittadini in modo gratuito. Un vaccino è una formulazione costituita da agenti virali o batterici che vengono attenuati, inattivati, spezzettati e trattati in modo che una volta iniettati non vadano a scatenare la patologia. Questo aumenta la nostra produzione di anticorpi.
Vaccini Neonati: Calendario 2020
Fino all’estate del 2017 il numero dei vaccini obbligatori era pari a 4 e includevano:
- anti-difterica
- anti-tetanica
- anti-epatite B
- anti-poliomielitica
Gli altri vaccini erano altamente consigliati e venivano messi a disposizione dal sistema sanitario nazionale in modo che i genitori potessero avervi accesso in modo gratuito. Con l’introduzione del Decreto Lorenzin, forse conosciuto dai più come Decreto Vaccini, il numero è salito da 4 a 10 vaccini obbligatori andando a includere anche:
- anti-pertosse
- anti-haemophilus influenzae di tipo B
- anti-morbillo, anti-parotite
- anti-rosolia
- anti-varicella
Leggi anche Vaccino Esavalente: sei malattie infettive con una sola iniezione. Il calendario vaccinale del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, attualmente in vigore, è facilmente reperibile online. Si tratta di una vera e propria tabella in cui sono riportate le età, da zero ad oltre 64 anni e tutte le vaccinazioni obbligatorie in modo che si possa avere un’immediata visione delle vaccinazioni obbligatorie e dei loro richiami. Sono riportate anche indicazioni per i soggetti a rischio.
Vaccini neonati: vaccinazioni e richiami fino a 6 anni
- IPV (antipolio inattivato): Sono previste tre somministrazioni nel primo anno ed un richiamo a 6 anni. Il vaccino IPV, o Salk, rispetto a quello disponibile in passato, è potenziato (ha un numero maggiore di antigeni). Non sono mai stati riscontrati effetti collaterali gravi ma è controindicato a chi è allergico ad alcuni antibiotici, come neomicina e streptomicina.
- EpB (contro il virus dell’epatite B): Sono previste tre somministrazioni nel primo anno. Si tratta di un vaccino sicuro ma può presentare effetti collaterali lievi tra cui dolore, rossore e gonfiore oltre che alla classica febbre. Sono rare le reazioni allergiche.
- HiB (contro le infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B): Sono previste tre somministrazioni nel primo anno. Contiene una parte del microrganismo legato ad una proteina. Non ci sono particolari indicazioni cliniche, tuttavia viene temporaneamente rinviato se in atto ci sono patologie in acuto con febbre. Tra gli effetti collaterali post somministrazione del vaccino è importante ricordare: rossore, gonfiore, sonnolenza e febbre che colpiscono in media un bambino su venti.
- DTPa (antidifterite– contro il tetano– contro pertosse acellulare): Sono previste tre somministrazioni nel primo anno ed un richiamo a 6 anni (e poi una a 14 anni). Questa formulazione contiene parti inattivate di tutti e tre i germi. Come tutti gli altri vaccini, gli effetti collaterali post somministrazione sono per lo più lievi. Compare febbre ad un bambino su tre e ci possono essere dolore o rossore nella prossimità del punto d’iniezione. Solitamente questi effetti permangono per circa due giorni dopo la somministrazione.
- MPRV (tetravalente morbillo, parotite, rosolia e varicella): Sono previste una somministrazione nel secondo anno di vita ed una a 6 anni. Di solito la somministrazione non è accompagnata da reazioni avverse, ma potrebbero verificarsi: febbre, reazioni al sito d’iniezione, esantema e in una persona su 100 gonfiore alle parotidi.
Effetti collaterali comuni dei vaccini
Soprattutto in questi ultimi tempi non è raro sentire parlare dei vari rischi ed effetti collaterali (talvolta anche gravi) che può andare incontro un soggetto post vaccinazione. Ovviamente i vaccini non sono sicuri al 100% ed eccezionalmente si sono riportati dei casi in cui questi temuti effetti collaterali si sono presentati. Se si prendono i dati su ampia scala, tuttavia, questi rischi vengono considerati “accettabili”: i benefici sono importanti (se si scatenasse un’epidemia i danni sarebbero ben più gravi e meno contenibili).
È importante ricordare che la maggior parte degli eventi che viene ricollegata alla somministrazione di un vaccino non dipende dallo stesso. Molti infatti sono casuali e questo avviene soprattutto durante il primo anno di vita quanto le vaccinazioni sono talmente frequenti che è normale che possano essere vicine a dei malesseri. Con i neonati bisogna fare attenzione. Ci sono poi alcune risposte fisiologiche che possono essere considerate “normali” come la febbre. Le reazioni avverse riscontrate più frequenti sono, in linea di massima:
- febbre
- reazioni locali e cutanee
- dolore
- nausea e vomito
- mal di testa
- coliche e irritabilità
È altrettanto importante però ricordare che grazie alla vaccinazione su larga scala alcune patologie sono scomparse.
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