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Vaccino Anti-Hib: cos’è, quando si fa, richiamo e effetti collaterali

Cos’è il Vaccino Anti-Hib (Haemophilus influenzae tipo B)? Quando si fa? Il richiamo, i rischi, gli effetti collaterali di uno dei vaccini contenuti nel famoso Vaccino Esavalente: i sintomi, le caratteristiche dell’Haemophilius influenzae tipo B. Il vaccino per contrastare lo sviluppo dell’Haemophilius Influenzae Tipo B rappresenta uno di quelli contenuti nel celebre Vaccino Esavalente e, quindi, uno di quelli obbligatori per il Calendario dei vaccini 2019. Il vaccino esavalente contribuisce all’immunità per sei malattie:

In questa occasione andremo a capire cos’è l’Hib e come effettuare il vaccino contro l’insorgenza di questa patologia. Si tratta di una delle malattie che, fino alla fine degli anni Novanta, causavano, tra le altre cose, anche lo sviluppo della meningite nei bambini. Proprio per questo motivo, infatti, l’Anti-Hib è parte principalmente dei vaccini obbligatori per i neonati. Attenzione anche ai neonati, naturalmente.

hibVaccino anti-Hib (Haemophilius Influenzae Tipo B): cos’è?

Con la dicitura “HIB” si indica un batterio Gram-negativo e aerobio che può portare a condizioni patologiche anche molto gravi. Difatti, l’Hib spesso causa malattie infettive e contagiose, ed è particolarmente pericoloso per i bambini al di sotto dei 5 anni di età. L’HIB può causare problematiche, come:

  • Otiti
  • Sinusiti
  • Bronchiti e bronco-polmonite
  • Infezioni al sangue e ai polmoni
  • Danni gravi come sordità, dispnea, cianosi o coma

Stando a quanto si legge nella maggior parte dei siti web incentrati sulle malattie, l’Hib (Haemophilius Influenzae Tipo B), nei primi anni ’90, colpiva circa 200 bambini all’anno. Poteva causare gravi danni, anche respiratori e permanenti e, proprio per questo motivo, l’Anti-Hib è stato uno dei primi vaccini ad essere inseriti in quelli obbligatori. Non è raro, infatti, che l’Hib abbia portato anche a casi di decessi, cecità, asfissia o ritardi mentali.

Sintomi dell’Hib (Haemophilius Influenzae Tipo B)

Il batterio dell’Hib potrebbe rimanere in gola o nelle pareti nasali senza causare alcun tipo di sintomo: in questo caso il bambino in questione è un portatore tale da poter contagiare chiunque entri in contatto con lui. Difatti, questo tipo di malattia è anche molto contagiosa e può trasmettersi da persona a persona, tramite il contatto diretto ma anche per via aerea. I sintomi che spesso sono associato all’HIB, sono:

  • Difficoltà respiratorie
  • Tosse e starnuti
  • Febbre
  • Nausea o vomito
  • Dolori articolari
  • Inappetenza
  • ConvulsioniVaccino Anti-Hib

Vaccino Anti-Hib: quando farlo e richiami

Il vaccino Anti-Hib è un vaccino inattivato e va effettuato obbligatoriamente entro il primo anno di vita e in tre soluzioni. La prima dose deve essere somministrata al 3° mese di vita. I successivi richiami, inoltre, vanno realizzati:

  • Al 5° mese di vita
  • Dall’11 al 13° mese di vita

[md_boxinfo title=”Curiosità”]Si consiglia, comunque, di evitare di somministrare il vaccino a soggetti allergici perché l’esposizione al vaccino potrebbe provocare shock anafilattico e rischi molto più gravi. Per tale motivo, infatti, raccomandiamo sempre di fare le dovute prove allergiche e di rivolgersi al proprio medico di fiducia in qualsiasi caso.[/md_boxinfo]

Vaccino Anti-Hib: rischi ed effetti collaterali

Gli effetti collaterali e i rischi, in generale, di ogni vaccino non sono particolarmente gravi. Si parla, infatti di:

  • Febbre oltre i 39°
  • Arrossamento
  • gonfiore
  • lividi nel punto dell’iniezione

In generale, gli effetti collaterali del vaccino Anti-hib tendono a scomparire nel giro di 24-48 ore. Nel caso in cui febbre o arrossamento dovessero NON attenuarsi in due o tre giorni, è necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia o alla guardia medica.