Cos’è il Vaccino Antipertosse? Quando bisogna farlo e quanto dura? Tutte le informazioni necessarie per prepararsi al vaccino obbligatorio: il richiamo, gli effetti collaterali e le caratteristiche sul vaccino studiato per combattere la Pertosse. I vaccini sono degli strumenti indispensabili per combattere quelle malattie e patologie che, solitamente, si sviluppano durante l’infanzia. Nonostante, negli ultimi tempi, questa pratica stia diventando sempre più criticata e poco sicura, il vaccino resta comunque l’unico mezzo per evitare contagi, malattie e problematiche che potrebbero condizionare negativamente la nostra vita.
Difatti, determinate malattie come la Poliomielite, il Tetano, la Difterite, la Pertosse, la Rosolia ecc., è bene sfuggirle e l’unico modo per farlo è vaccinarsi. Dal Calendario dei Vaccini obbligatori 2018-2021 spunta anche quello antipertosse. Ma cos’è la Pertosse e quali sono i sintomi di questa malattia? A cosa si potrebbe andare in contro se si sceglie di non vaccinarsi? Vediamo insieme tutte le informazioni necessarie riguardanti la Pertosse e il Vaccino Antipertosse.
Vaccino Antipertosse
La Pertosse è una malattia molto contagiosa e acuta, che si sviluppa tramite un batterio: il Bordetella pertussis. Si tratta di una patologia che solitamente colpisce i bambini sotto i 5 anni di età e, per questo motivo, insieme ad altri, l’antipertosse è obbligatorio. Come l’antipoliomielite, l’antitetanica, l’antidifterite, o più comunemente l’esavalente, l’antipertosse rientra, a tutti gli effetti, tra i vaccini obbligatori 2019. La gravità di questa malattia risiede nel fatto che può colpire anche i neonati con madre immune, per tale motivo il vaccino è estremamente importante!
Il Bordetella pertussis, che nell’organismo dell’uomo trova terreno fertile per sopravvivere, causa infezioni respiratorie; talvolta anche molto gravi soprattutto per i neonati. Si tratta di una malattia che è altamente contagiosa e può essere trasmessa solo tramite contatto tra esseri umani; principalmente per via aerea. La Pertosse è, infatti, considerata una delle malattie più contagiose che si conoscano, tanto che un solo bambino potrebbe contagiare circa il 90% dei soggetti non immuni con cui viene in contatto! Il periodo di incubazione solitamente si aggira sui 10 giorni ma la Pertosse si caratterizza per diverse fasi di sviluppo che presentano sintomi differenti e più acuti di volta in volta. Andiamo a vedere nello specifico con quali sintomi si presenta la Pertosse.
Sintomi della Pertosse
Come abbiamo anticipato, la Pertosse si caratterizza per un progresso dei sintomi spesso identificabili in diverse fasi dello sviluppo della malattia.
- 1 fase: il periodo iniziale è quello più contagioso. In questo frangente di tempo la Pertosse si presenta con sintomi come: tosse lieve (specialmente notturna), qualche linea di febbre, raucedine e dura solitamente un paio di settimane.
- 2 fase: è quella più complessa. In questa fase, che dura solitamente tre settimane, si nota: una tosse persistente e parossitica, difficoltà di respirazione e difficoltà ad alimentarsi.
- 3 periodo (se non curata in tempo): se non viene eseguito nessun trattamento, si passa alla terza fase che può essere pericolosa e, talvolta, anche mortale. Si tratta di un periodo in cui la Pertosse è altamente incisiva, si notano, infatti: casi di apnea, cianosi, vomito, tosse convulsiva. Nei casi più gravi si potrebbero verificare anche: sovrainfezioni batteriche, polmoniti, bronchiti, affezioni neurologiche, encefaliti, otiti, emorragie nasali ecc.
Vaccino Antipertosse: quando farlo e richiami
Il vaccino Antipertosse, spesso associato all’antidifterico e antitetanico (Dtp) si basa su batteri interi inattivati dal calore ed è uno dei vaccini che compongono l’Esavalente. La vaccinazione è obbligatoria principalmente per i bambini e fa parte del calendario vaccini dei neonati. Si effettua, infatti, a partire dal 3° mese di vita mentre i richiami vanno effettuati: al 2° anno e al 6° anno di vita.
Spesso, infatti, è proprio nel momento in cui il bambino inizia le scuole elementari che i richiami dei vaccini devono essere realizzati; proprio per prevenire contagi. Nel caso della Pertosse, infatti, abbiamo visto come il contagio sia alto: non vaccinare un soggetto portatore della malattia, potrebbe provocare l’insorgenza della malattia a circa il 90% di chi è in contatto con quest’ultimo: una percentuale davvero molto alta! Come tutti i vaccini, anche per l’antipertosse è consigliabile un richiamo ogni 10 anni.
Vaccino Antipertosse: effetti collaterali
Gli effetti collaterali del DTP, possono essere:
- Rossore e gonfiore passeggeri nel punto in cui è stata effettuata l’iniezione
- Irritabilità
- Sonnolenza
- Febbre
- Convulsioni da febbre superiore a 40°C (casi rari)Altri Vaccini Obbligatori
Vaccino antipertosse in gravidanza
Una delle preoccupazioni più sviluppate in merito ai vaccini e ai possibili effetti collaterali riguarda le conseguenze di un possibile vaccino di questo genere in gravidanza. Nel caso del vaccino antipertosse, però, per le donne in gravidanza è consigliato e raccomandato in particolar modo. Questo perché, come abbiamo specificato in precedenza, si tratta dell’unico modo – se non dell’unico metodo certo e efficace – per contrastare la malattia; che in questo caso è la Pertosse.
Con la vaccinazione, infatti, la mamma svilupperà gli anticorpi necessari che passeranno al bambino attraverso la placenta prima della nascita. Questi anticorpi proteggeranno il bambino nei primi mesi di vita, finché non avrà ricevuto le prime due dosi di vaccino e comincerà dunque a produrre i propri anticorpi. Anche per le donne in gravidanza e che siano immuni, è consigliabile ri-effettuare un richiamo: spesso intorno al terzo trimestre.
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