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Vaccino Antipoliomielite: Quando farlo, durata e richiami

Cos’è il vaccino antipoliomielite e a cosa serve? Il vaccino contro la poliomelite è uno di quelli obbligatori nel calendario vaccinale 2021. Quali sono le funzioni principali, da quali sostanze è composto il vaccino e quali sono i possibili effetti collaterali? In questo articolo andremo ad analizzare il vaccino ideato contro l’insorgenza della Poliomielite e le informazioni utili al riguardo.

Quando si parla di vaccini, soprattutto negli ultimi tempi, potrebbero presentarsi dubbi e incertezze sulla sicurezza del sistema sanitario così come sull’efficacia degli stessi. Sicuramente durante la fase infantile, è raccomandabile vaccinarsi, soprattutto quando si tratta di prevenire malattie particolarmente debilitanti e gravi come la Poliomielite.

Vaccino antipoliomielite

La Poliomielite è una patologia estremamente virale e contagiosa che solitamente colpisce proprio i bambini, principalmente sotto i cinque anni di età. Si tratta di una malattia molto grave causata da tre ceppi diversi di virus che vanno ad infettare il sistema nervoso provocando, quasi immediatamente, forme di paralisi. La Poliomielite si diffonde per via orale e può presentare sintomi generici, come:

  • Febbre
  • Mal di gola
  • Meningite
  • Disturbi gastroenterici
  • Nausea
  • Vomito
  • Dolori addominali

Inoltre la malattia potrebbe comparire anche senza alcun sintomo, quindi asintomatica per il 90-95% dei casi. Per l’1% dei casi, invece, la Poliomielite potrebbe determinare una paralisi flaccida che può portare ad una paralisi delle gambe così come a quella che è definita come “forma bulbo-spinale” di Poliomielite. Nel 3% dei casi, infine, questa patologia potrebbe infettare il sistema nervoso centrale provocando l’insorgere di meningite non paralitica asettica. Ciò comporterebbe sintomi come: dolore al collo, mal di testa, mal di schiena, irritabilità, letargia ecc.

Vaccino Antipoliomielite: quando farlo

Il Vaccino Anti-Poliomielite e quindi contro l’insorgenza di Poliomielite è obbligatorio ed è uno di quelli che compongono il classico Esavalente. Per consultare il Calendario 2017-2019 delle Vaccinazioni obbligatorie basta cliccare sul nostro articolo dedicato: Vaccini Obbligatori 2019. Quelli dedicati principalmente alla Poliomielite sono due:

  • Vaccino IPV

Il vaccino IPV è quello più utilizzato, anche con i neonati, e chiamato solitamente il “vaccino inattivo” perché le sostanze che lo compongono sono i cosiddetti poliovirus inattivati, ovvero da iniettare. Testato nel 1954 e sviluppato dallo specialista Jonas Salk contribuisce a diramare nel sangue una immunità IgG-mediata che impedisce, così, la progressione dell’infezione. Il Vaccino IPV possiede caratteristiche che servono anche per la prevenzione di difterite, tetano e pertosse. E’ importante ricordare che l’IPV è composto da antibiotici come streptomicina, neomicina o polimixina B che potrebbero causare reazioni allergiche! Per cui è sempre raccomandabile affidarsi ad esperti che possano chiarire qualsiasi dubbio nel momento in cui bisogna effettuare il vaccino.

  • Vaccino OPV

Il Vaccino OPV è quello orale vivo attenuato che produce effetti benefici, e quindi immunità, per lo sviluppo della poliomielite, in particolare modo in relazione all’apparato intestinale. Il vaccino prende il nome principalmente dallo scienziato Sabin, anche se alla sua scoperta hanno contribuito diversi gruppi di ricerca. Il Vaccino OPV blocca la trasmissione da persona a persona della patologia in questione ed è particolarmente efficace, quindi, per i soggetti che non hanno ancora provveduto a vaccinarsi per la Poliomielite.

Vaccino Antipoliomielite: Durata e richiami

Il vaccino obbligatorio IPV conferisce una immunità duratura. Solitamente, in passato, veniva effettuato entro il primo anno di vita, contemporaneamente ad altri vaccini definiti dal calendario. Il ciclo di base prevedeva una somministrazione di tre dosi di vaccino IPV (entro il primo anno di età) e una quarta dose di richiamo solitamente intorno ai 5-6 anni. Questo almeno fino al 2017, quando questo vaccino è stato inglobato nei 12 vaccini obbligatori fruibili in un’unica soluzione tramite una sola iniezione con un vaccino esavalente destinati ai vaccini neonati. È bene rivolgersi sempre ad un medico specializzato, in modo da avere tutte le informazioni necessarie e da chiarire eventuali dubbi al riguardo.

Vaccino Antipoliomielite: Effetti collaterali

Come tutti i vaccini, anche il vaccino antipoliomielite potrebbe comportare eventuali effetti collaterali. Per tale motivo, infatti, è importante considerare possibili allergie (per cui è essenziale rivolgersi al medico di fiducia). Nelle donne in gravidanza, il vaccino antipoliomielite non dovrebbe causare alcun problema al feto, ma anche in questo caso bisogna assolutamente valutare la condizione fisica della persona e, quindi, rivolgersi ad un medico specializzato. Tuttavia il vaccino antipoliomielite potrebbe comportare:

  • Episodi di rossore alla cute
  • Febbre
  • Dolore locale in prossimità dell’iniezione
  • Reazioni allergiche a antibiotici come, nei casi più gravi: gonfiore alla bocca, difficoltà di respirazione, shock o pressione bassa.

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